17.

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Natasha's pov

Indossa un giubbotto di jeans imbottito,e sinceramente mi chiedo come faccia ad indossarlo senza avere freddo.

Prende le chiavi dell'auto.

"C'è la mia" dico "Non si vede perché è parcheggiata un po' lontano." Continuo.

"Oh no,andiamo con la mia." Afferma duro e non provo neanche replicare.

Scendiamo le scale e usciamo dal cancello. Guardo per terra cercando di evitare il ghiaccio, d'altronde con questi tacchi non è il massimo della comodità.

Ma come se me la fossi chiamata,poggio il tacco su una sottile lastra di ghiaccio e scivolo non appena giriamo l'angolo.

Poco prima di cadere sento due mani afferrare la mia vita e sostenermi. Mi rialzo e guardo Noah negli occhi.

"G-grazie." Dico sistemandomi il pantalone.

"Di niente,solo sta' attenta." Ridacchia.

Entriamo nell'auto nera e mette in moto.

"Dove vuoi andare?" Mi chiede.

"Uhm non lo so,sono le 18:00,dove potremmo andare?" Chiedo.

"Andiamo da Granny's?" Mi chiede e non capisco di quale locale stia parlando.

"Uhm,va bene." Dico senza pensarci,mi fido di lui.

Passiamo circa dieci minuti in silenzio,e poi arriviamo davanti al Granny's. È una pasticceria.

Noah mi apre la portiera dell'auto e sorride.

"Che galantuomo!" Rido.

"Ovvio." Risponde ridendo anche lui.

Entriamo nel locale e ci sediamo vicino al tavolo. Noto alcune ragazze guardare Noah e altre guardare me con invidia. Ad essere sincera lo farei anche io se fossi in loro.

Noah sembra non farci caso.

"Cosa prendete?" Chiede il cameriere,non mi ero neanche resa conto che fosse arrivato.

"Uhm,io un frappè al cioccolato." Dico guardando velocemente il menù.

"Io uno alla menta." Dice il ragazzo di fronte a me.

"Okay." Dice semplicemente il cameriere "Arrivano subito" conclude.

"Dove hai passato questo Natale?" Chiede Noah.

"Da zia mia Helen." Dico.

"E tu?" Continuo.

"Dai miei nonni."

"Oh,okay."

C'è un silenzio assordante,se non fosse per il brusio causato dalle ragazze che ci circondano.

"Ecco a voi." Dice il cameriere poggiando i due bicchieri sul tavolo.

"Grazie." Dico gentilmente e mi fa l'occhiolino.

Sorrido e mi giro per bere il mio frappè.

"È davvero buono!" Esclamo.

"Non eri mai stata qui,vero?" Chiede con un sorriso sghembo.

"No." Ridacchio "Ma sarei dovuta venire prima." Continuo.

"Addirittura!" Ride.

"Certo!" Rido anche io e bevo con gusto il mio frappè.

"Di solito le ragazze con le quali esco non prendono mai il frappè." Dice "Tutte il classico caffè, per mantenersi in forma."
Continua.

"Non è il mio caso." Affermo seria.

"Fai bene;sei una piuma e come direbbe mia nonna,che è italiana, mangia di più!" Dice con un accento strano e sorrido.

"Se mi vedessi mangiare cambieresti idea." Ridacchio e subito mi schiaffeggio mentalmente per la cavolata che ho appena sparato.

"Ma dai,la perfetta Natasha che mangia troppo?" Mi prende in giro.

"Ma dai,il grande Noah da fare dei complimenti?" Dico riferendomi al perfetta detto pochi istanti prima.

"So fare anche buone azioni." Risponde.

"Mh." Dico bevendo il mio frappè con gusto.

Finiamo i frappè e vado alla cassa per pagare.

"Ho già pagato,andiamo." Mi dice aspettandomi all'ingresso.

Ma quando diavolo si è alzato dal tavolo per pagare? Non mi faccio altre domande e lo seguo.

Entriamo in macchina e accende l'aria condizionata. Chiudo gli occhi beandomi dell'aria calda.

Sento la macchina accendersi e dopo poco Noah si ferma al parco.

Scende dall'auto e lo seguo.

Ci fermiamo a guardare il laghetto, ghiacciato da oltre una settimana.

"E comunque grazie." Dico.

"Per cosa?"

"Per il frappè e per il complimento."

"Di nulla. Pensavo davvero ciò che ho detto,e te lo direi altre mille volte per fartelo credere." Sospira.

Gli sorrido e lui fa lo stesso.

"Dovresti avere più autostima,ti facevo più sicura di te." Dice "Sai, vedo ragazze non essere nessuno e credersi tutto. Quindi fallo anche tu,che puoi permettertelo." Afferma serio.

"Sembro una sicura,ma non lo so. Non è facile. E poi le ragazze che non sono nessuno sono molto più belle di me, è ovvio che credano molto più in loro stesse." Sospiro.

Si gira e mi guarda negli occhi, per un attimo che sembra essere eterno.

"Non pensarlo neanche." Quasi sussurra guardandomi.

"Ci proverò." Dico e sorride soddisfatto.

"Hai un po' di cioccolato qui..." Dice toccandomi il labbro inferiore e avvicinandosi.

Arriva a un centimetro dalle mie labbra.

"Noah,ti prego,non giocare." Sussurro quasi disperata.

"Non lo farei mai,non con te." Dice prima di fiondarsi sulle mie labbra.

Sento il cuore battere all'impazzata, mentre lui gioca con le mie labbra.
Picchietta con la lingua sulla mia bocca e io la schiudo,come se non aspettassi altro da anni. Ed effettivamente, è così.

Ci stacchiamo dopo qualche minuto e sorrido, incapace di fare altro. Sorride a sua volta e guardo l'ora al telefono,notando anche 7 chiamate perse da Alyx.

"Io dovrei andare." Dico e ci incamminiamo verso l'auto.

Ad un tratto lui mi tira a sè mettendo una mano sulla mia vita e istintivamente poggio la testa sulla sua spalla.

Entriamo in macchina e poco dopo arriviamo davanti casa sua. Parcheggia e scendiamo.

Lo saluto con la mano e ride.

"Vieni qui." Mi dice.

Con due falcate arrivo di fronte a lui e mi abbraccia,per poi lasciarmi un bacio a fior di labbra.

"Ora ci siamo salutati per bene." Sorride soddisfatto e faccio lo stesso.

Entro in macchina cinque minuti dopo,e mi tocco le labbra,incredula per ciò che è successo.

Raga ho voluto fare un capitolo un po' diverso, che ne dite?
Fatemi sapere.
Mar❣️

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