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"Oh, mamma... Le chiavi di casa... Credo che serviranno più a voi che a me." Dice Shawn porgendo un mazzo di chiavi a Lizzie.

"Voglio che le tenga tu, è giusto così. E voglio che tu sappia che se ti dovesse servire qualcosa puoi chiamare e che quando vuoi e puoi vieni, o meglio venite, a trovarci." Dice Lizzie guardandoci e sorridendo.

Le sorrido di rimando e mi avvicino a Shawn.

"Uhm, va bene. Ora noi andiamo, ci vediamo mamma." Dice Shawn rimettendo le chiavi nella tasca del suo giubbotto.

"Siete sicuri di non poter restare almeno a pranzo?" Chiede Marco.

"Oh no, dobbiamo davvero andare, sarà per la prossima volta." Risponde Shawn.

Ci salutiamo e dopo poco torniamo in albergo. Dobbiamo prendere la nostra roba.

Una volta in camera decido di cambiare le scarpe: metto le mie converse e poggio nella valigia le dr Martens.

Mentre Shawn aggiusta le borse in macchina entro nel bar dell' albergo e compro due panini e dell'acqua.

Alle 12:35 partiamo da Chicago ed io non so se voglio realmente tornare a casa. Certo, la mia famiglia mi manca molto, ma sono stata davvero bene con lui.

Natasha's pov
*Due ore prima*

Esco di casa e trovo Noah che mi aspetta appoggiato alla sua auto. Mi avvicino e gli sussurro "Boo!" all'orecchio.

"Ehi bellissima." Dice dandomi un bacio veloce.

"Ciao." Dico con voce un po' acuta.

"Da Granny's?" Mi chiede ed io annuisco.

"Okay che non mi importa molto della linea, ma tu stai seriamente cercando di farmi ingrassare!" Dico ridendo e ridacchia anche lui.

"Uhm, dici?" Risponde ridendo guardando la strada.

"Non sei simpatico, sai?" Dico guardandolo con la coda dell'occhio.

"Io? Le altre dicono il contrario, sai?" Dice imitandomi e cercando di stuzzicarmi.

Per un attimo mi sento persa. Possiamo dire che ha colpito e affondato il mio cuore, anche se stava solo scherzando.

"Ah, bene. Sappi però che sono delle grandi bugiarde." Rispondo guardandolo con aria di sfida.

Si ferma davanti al Granny's e scende dall'auto.

"Scherzo, sai che sei l'unica." Mi dice tirando la mia mano affinché io mi avvicini a lui.

"Paraculo..." Sussurro guardandolo.

Nel parcheggio non c'è nessuno, nonostante il sole sia già abbastanza alto nel cielo e oggi sia una bella giornata.

"Nat, sai che non sono molto abituato a tutto questo... Ma ti giuro che sto cercando di fare del mio meglio." Dice dispiaciuto.

"Lo so..." Rispondo accarezzandogli la guancia.

"E voglio dimostrartelo sul serio. Voglio farti vedere che se voglio posso essere migliore. Quindi, ti va di essere la mia ragazza? Posso capire se non vuoi..."

"Ma certo che voglio!" Rispondo e lui mi bacia.

Mi sento così leggera, come se niente potesse minimamente rovinare il momento. Sento di poter toccare il cielo con entrambe le mani, non solo con un dito.

Gli sorrido e ci stacchiamo, per poi entrare.

"Il solito?" Chiede la cameriera, ormai abituata alla nostra presenza.

"Si, grazie." Dice Noah.

Aspettiamo i nostri frappè e parliamo del più e del meno.

"Quindi i tuoi sono andati a Chicago?" Chiedo.

"Si, dovevano prendere le cose che abbiamo lasciato lì. Non so se torneranno domani o dopodomani."

"Oh, va bene."

La cameriera ci porta i nostri frappè ed io inizio a gustare il mio.

"Hai sentito Alyx?" Mi chiede Noah.

Lo guardo e noto la preoccupazione nei suoi occhi. Lo capisco, è partita con un ragazzo che conosce ben poco. Sono stata io stessa a spingerla a conoscerlo, ma non so se partire con lui sia stata la scelta giusta. In ogni caso, Alyx sa quello che fa e pee questo mi fido ciecamente di lei.

"Si, mi ha scritto ieri sera, ha detto che sta bene e che oggi ritornano."

"Non mi fido di quel tipo." Dice scontroso.

"Non è vero. Ad Alyx piace e sai che lei ha la testa ben salda sulle spalle." Ribatto.

"Le parlerò quando tornerà in città."

"Non essere così possessivo!" Rido.

"Non lo sono!"

"Invece sì. Alyx è la mia migliore amica, se lei si fida di lui mi fido anche io. E dovresti farlo anche tu, sai?" Gli spiego.

"Quindi tu dai ragione alla tua migliore amica e non al tuo ragazzo?" Dice guardandomi male per poi scoppiare a ridere.

"Se è giusto si." Dico ridendo.

Finiamo di bere e dopo aver pagato usciamo. Facciamo un giro in macchina e poi andiamo a casa di Noah.

"Mi fai compagnia a pranzo? Lily è da mia zia e sono sicuro che stare con me non ti dispiacerà." Dice sogghignando ed lo guardo e scuoto la testa.

"Va bene, scrivo a mia mamma. E comunque no, non mi dispiacerà stare con te se sei un bravo cuoco." Rispondo maliziosa.

"Oh, pensavo di ordinare qualcosa da asporto. Non sono bravissimo come cuoco, sono più bravo a fare altro." Dice trascinandomi in camera.

"Ma davvero? E in cosa saresti così bravo?" Gli chiedo con fare ingenuo.

Chiude la porta e mi spinge delicatamente sul letto.

"Beh, se proprio vuoi saperlo, te lo dimostro subito." Sogghigna.

Rido anche io e poi mi bacia.

Mar❣️

PhilofobiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora