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Lo guardo ridere e scoppio a ridere anche io.

"Sono davvero così ridicola?" Chiedo.

"Non ridicola, sei solo un po' buffa." Mi dice dolcemente

Apre la portiera posteriore e tira fuori una sua maglia bianca a maniche corte, molto simile a quella nera che sta indossando ora.

Lo guardo e me la porge.

"Tieni,metti questa." Mi dice.

"Oh no, posso prenderne una in valigia." Dico imbarazzata.

Scuote la mano e capisco che non rimetterà la sua maglia in macchina; la guardo e poi guardo lui.

"Entra in macchina. Ai finestrini posteriori ci sono delle tendine che oscurano. Basta alzarle e non ti vedrò,se è questo il problema." Mi dice sorridendo.

Lo guardo e non so da dove prenda tutto questo coraggio,ma sbottono lentamente la mia camicia,la tolgo davanti a lui e resto in reggiseno. Mi guarda e si lecca le labbra.

Speravo di fargli questo effetto, così con estrema tranquillità e lentezza mi avvicino,mi alzo sulle punte e proprio quando sono ad un millimetro dalle sue labbra prendo la maglia dalle sue mani e mi allontano di scatto,mettendomi a ridere.

La indosso e faccio un nodo, è troppo lunga.

Mi guarda sorpreso e sorride stupito.

"Ragazzina,come devo fare con te? " Dice con voce roca,facendomi venire in brividi.

Lo guardo e lui mi guarda.

"L'auto?" Chiedo cercando si cambiare discorso.

Questo punzecchiarci a vicenda non va bene,non ora. Non resisteremo molto se continuiamo.

"Uhm, parte,ma credo sia meglio chiamare un meccanico e pranzare mentre la controlla." Mi dice sicuro.

"Va bene." Gli dico.

Prende il telefono e compone il numero di quello che sembra essere il meccanico più vicino,che fortunatamente è solo a due chilometri da qui.

"Si... No si è bloccata all'improvviso."

"Ora parte,ma sarebbe meglio controllare." Lo sento parlare.

"Va bene,grazie,ci vediamo tra poco." Conclude e mi guarda.

"Allora?" Chiedo curiosa.

"Mi ha detto di andare nell'area di servizio più vicina,a circa un chilometro e mezzo da qui. Mentre noi mangiamo lui controllerà l'auto." Mi dice.

"Cazzo." Dice frustrato e si passa nervosamente una mano tra i capelli.

"Ehi, tranquillo, capita. Ora mangiamo qualcosa e ripartiamo." Dico accarezzandogli la guancia.

Sospira ed entriamo in macchina.

Dopo cinque minuti siamo già davanti all'area di servizio e Shawn parla con il meccanico.

"Per le 13:30 dovrei finirla,l'officina è a quattrocento metri alla vostra destra." Dice il meccanico e Shawn annuisce,si salutano e il meccanico va via con l'auto.

"Andiamo." Mi dice ed entriamo.

"Buongiorno ragazzi." Ci saluta una signora sui cinquanta anni.

"Buongiorno." Rispondiamo all'unisono io e Shawn.

Ci sediamo ed ordiniamo due pizze.

Dopo circa due ore andiamo dal meccanico e riprendiamo l'auto.

Ci rimettiamo sulla strada e Shawn sorride soddisfatto mentre guida.

Accende la radio e canticchio qualche canzone,mentre guardo fuori dal finestrino il paesaggio.

Passano circa quattro ore e finalmente arriviamo a Malibu.

Guardo le luci, i palazzi e la gente camminare in fretta.

"Metti il maglione,qua fa freddo." Quasi mi ordina Shawn togliendo la mano dalla mia coscia per cambiare marcia.

"Uhm giusto." Dico slegando il nodo e sistemando la maglietta,per poi indossare il maglioncino bordeaux.

Arriviamo davanti ad un grande hotel luminoso. Parcheggia ed entriamo.

Alla reception troviamo un signore anziano.

"Salve giovanotti! Come posso esservi d'aiuto?" Ci chiede gentilmente.

"Dovremmo fermarci qui per tre notti." Dice Shawn, poggiando una mano sulla mia vita.

"Bene,avete avuto fortuna, c'è un'ultima doppia disponibile. Va bene con il letto matrimoniale,giusto?" Chiede aggiustandosi gli occhiali.

"Si." Affermo sicura,prima che Shawn possa rispondere.

"Perfetto,ecco a voi le chiavi." Dice l'anziano.

Shawn paga e lo guardo male,lui ride in risposta.

Saliamo in ascensore e mi guarda.

"Quanto sia spavalde oggi eh?" Mi dice e lo guardo.

"Alla faccia della timidezza!" Continua ridendo e usciamo dall'ascensore. Shawn prende le borse e arriviamo davanti alla nostra camera.

Appena entrati Shawn lascia le borse ed io resto a bocca aperta mentre ammiro la stanza.

"Ti piace,ragazzina?" Mi chiede il ragazzo affianco a me.

Annuisco tutta sorridente e velocemente sistemo le valigie.

"Che ne dici se uscissimo un po' per cena?" Mi chiede.

"Devo lavarmi e cambiarmi." Dico

"Anch'io." Afferma leccandosi le labbra.

Rido e scuoto la testa.

Mando un messaggio a mamma,metto il telefono a caricare,prendo il cambio ed entro in bagno,ammirando l'enorme vasca idromassaggio davanti a me.

Apro l'acqua e faccio solo una doccia. Prima di andare via la devo assolutamente provare. Quella che ho nel bagno in camera è perennemente inutilizzata ma questa la voglio sfruttare.

Metto l'accappatoio e qualcuno bussa alla porta.

"Shawn,entra." Dico chiudendo al meglio l'accappatoio.

Entra e lo guardo.

"Hai già fatto?" Mi chiede quasi deluso.

"Si. Ti serve qualcosa?"

"No. Dovevo solo fare questo." Dice avvicinandosi e baciandomi con foga.

Potrebbe sembrare volgare,ma non lo è per niente. Poggia delicatamente le mani sulle mie guance e subito schiudo le labbra a lo tiro a me per avvicinarlo. Sposta le mani sull'accappatoio,in direzione della mia vita.

Poco dopo si stacca e mi guarda soddisfatto mentre io mi lascio sfuggire un mugolio di dispiacere.

"Calma gli ormoni,ragazzina." Mi dice ridendo ed io arrossisco un po'.

"Senti chi parla." Dico ridendo anche io.

Prendo i vestiti ed esco dal bagno per cambiarmi fuori,dato che Shawn sta per fare la doccia.

Decido di asciugare prima i capelli con calma,per poi truccarmi.
Sto per togliere l'accappatoio,quando esce Shawn dal bagno.

Mar❣️

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