"Isaac...Isaac...trovato!" Clicco sul nome in evidenza, curiosa di scoprire qualcosa in più sul suo conto.
"Isaac Fitzgerald, nato a Detroit, vent'anni." Leggo le informazioni elencate su Facebook con grande interesse. Sul profilo sono presenti pochissime immagini, però ne sono sicura. Si tratta di lui. Non potrei mai dimenticare quel viso e quegli occhi così profondi. Continuo a curiosare, finché non trovo quello che stavo cercando. Il suo numero di telefono.
Senza perdere tempo, digito sul cellulare e premo il tasto verde. Dopo tre squilli, la voce di un ragazzo mi rimbomba nelle orecchie. "Pronto?"
"Isaac Fitzgerald?" chiedo.
"Si, sono io. Con chi ho il piacere di parlare?" La sua voce è esattamente come la ricordavo: ammaliante.
"Sono Savannah. Ti ricordi di me?" Okay, Savannah, respira. Puoi farcela.
Isaac scoppia a ridere. "La ragazza aggressiva dell'altro giorno. Sei difficile da dimenticare, dolcezza." Un'altra risata, che scaturisce in me una voglia matta di prenderlo a calci. "Allora, come te la passi, piccola stalker?"
Piccola stalker a chi? "Bene, grazie. E, per tua informazione, non sono una stalker. La prossima volta dovresti evitare di scrivere il tuo numero sui social, è un consiglio che ti do."
"Bla bla bla." commenta ironico. "Cosa ne diresti di uscire, io e te, senza amici impiccioni tra i piedi?"
Uscire...io e lui...senza Leah e Ryan a fare da guardia. Mi sembra un'idea..."Assolutamente no, mi dispiace." Non ho intenzione di incontrarlo, volevo soltanto ringraziarlo per avermi "salvato". L'altro giorno non sono stata molto gentile con lui.
"Va bene, dolcezza, come vuoi. Comunque, posso sapere a cosa devo questa chiamata?"
Ecco, ci siamo. Forza Savannah, diglielo. " Volevo ringraziarti per...per avermi aiutato qualche giorno fa. Non eri obbligato a farlo, eppure..."
"Eppure l'ho fatto ugualmente." Isaac completa la frase al posto mio.
"Già." concordo. "Non volevo essere sgarbata, è solo che tendo a diffidare di tutto e tutti ultimamente. Spero che tu possa perdonarmi."
"Come mai hai cambiato idea e hai deciso di scusarti?" mi chiede, invece di limitarsi ad accettare le mie scuse.
La verità è che non lo so nemmeno io il perché. In questi giorni non ho fatto altro che ignorare i miei amici, quando in realtà avrei dovuto semplicemente abbracciarli e chiedere loro perdono. Quello che mi è successo non è colpa loro, non è neanche colpa di Isaac. Quel ragazzo così carino e sfacciato si è trovato nel posto giusto al momento giusto. Ed io sono stata così stupida ad arrabbiarmi.
"Non lo so, l'ho fatto e basta. " Rimango sul vago, per evitare possibili fraintendimenti.
Isaac sussurra qualcosa di incomprensibile, e subito dopo si sentono rumori strani provenire da chissà dove. "Cosa stai combinando? " chiedo.
Si sente un altro rumore seguito da un altro ancora. "Senti ora devo andare, ci sentiamo dolcezza." La chiamata si interrompe, con mio sommo sgomento.
Fisso lo schermo del mio cellulare, indecisa se richiamare e riempirlo di insulti o lasciar correre. Alla fine, opto per la seconda opzione. Al momento, preferisco concentrarmi su altro.
Esco dalla stanza, con un nuovo obiettivo in testa. Scusarmi con Leah e Ryan.
Li trovi seduti sul divano, pop corn in una mano e cellulare nell'altra. Stanno guardando un film dal titolo per me sconosciuto.
Mi avvicino lentamente, senza disturbarli, e mi accomodo sulla poltrona posta al fianco del divano."Mi dispiace." esordisco, durante la pubblicità. "Avete tutto il diritto di avercela con me, anzi se fossi in voi eviterei di accettare le mie scuse." Abbasso lo sguardo, gli occhi puntati sulle mattonelle.
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Il mio adorabile rimpianto
RomanceSequel de "Il mio adorabile vicino di casa". Una notte, mille ricordi, un solo rimpianto. Danny Owen, l'unico amore della sua vita. Dopo un inverno passato a Londra, insieme a Leah e Ryan, per Savannah Fisher sembra essere arrivato il momento di r...