Capitolo 10

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Danny's pov

Cammino avanti e dietro per la stanza, in preda al panico.
Un'ora fa ho accompagnato Mavis a casa di Liz e da quel momento abbiamo smesso di sentirci.
Vorrei poter essere lì, con loro.
Vorrei potermi travestire da donna e imbucarmi al pigiama party.
Nonostante i consigli di Alan, non sono riuscito a rivelare a Mavis di Savannah e credo che non riuscirò mai a farlo. Prima o poi lo scoprirà da sola, e quel giorno sarà la fine per la nostra relazione.
Tuttavia non ci riesco, è come se parlare a Mavis di Savannah potesse in qualche modo sporcare l'amore che provavo per la mia vicina di casa.
Mavis è la mia ragazza, mentirle non faceva parte dei miei piani. Eppure lo sto facendo... Sto mentendo alla ragazza che mi piace per proteggere un amore destinato a rimanere confinato nei meandri del mio cuore per l'eternità.

Ad un tratto un'idea malsana, ma perfettamente fattibile, mi attraversa la mente.
Ma certo...come ho fatto a non pensarci prima?
Afferro il telefono dal comodino e inizio a digitare convulsamente sullo schermo.
Se non posso essere presente alla festa, sarà la festa a venire da me.
E Cassidy farà da tramite.

Cassidy, come sta procedendo la festa?

Premo invio e vado a sedermi sul letto, in attesa di una risposta. Deve rispondere, non può ignorarmi. Sono il suo migliore amico, e ai migliori amici si risponde sempre. Giusto?

Non commento, sarebbe superfluo farlo.

Aspetto e aspetto senza ottenere risposta. Mentre controllo il telefono per la centesima volta, sento qualcuno bussare alla porta.
Devo proprio rispondere? Vorrei potermene rimanere in pace, crogiolarmi nell'autocommiserazione e...

"È ora di uscire fratellino, sei pronto?" Alan fa irruzione nella stanza, sprizzando gioia da tutti i pori.
Non appena si accorge del mio stato, la sua espressione cambia radicalmente.
"Oh no, non dirmi che..."

"Esatto, non ho detto nulla a Mavis e adesso sto impazzendo."
Il telefono vibra ed io lo sblocco all'istante, rimanendo però deluso quando mi accorgo di aver ricevuto una e-mail da un mio vecchio compagno di scuola.
"Che palle." sussurro.

"Stai da schifo, fratello." si affretta a farmi notare Alan, con la sua solita aria spensierata. "Raccontami tutto." Si siede al mio fianco ed io non posso fare altro che sfogarmi con lui.

"Come ti ho già detto, ho preferito lasciare Mavis all'oscuro di tutto e fare finta che Savannah non sia mai esistita nella mia vita. La verità, però, è che non ci riesco. Non riesco a non pensare a lei e a quello che eravamo. Mentire a Mavis non mi rende uomo, mi rende soltanto uno stupido, ma smettere di pensare a Savannah mi rende infelice."

"Sei nei guai, Danny. Te lo dice uno che non ha smesso di amare la propria ragazza neanche dopo averla tradita e lasciata."

"Lo so, cavolo, lo so. Mi sento uno schifo, mi sento un traditore e un bugiardo." Mi passo una mano tra i capelli, ho la mente in subbuglio, sono confuso e non so cosa fare.

"Sei ancora innamorato di Savannah?" La voce di mio fratello arriva forte e chiaro alle mie orecchie, tuttavia avrei preferito di gran lunga non aver sentito.

Alzo lo sguardo, perplesso. "No, cosa te lo fa pensare?"

Lo osservo scuotere la testa. "Le tue parole. Hai detto di non riuscire a dimenticare Savannah, stai mentendo a Mavis e hai i nervi a fior di pelle. Questo, a mio avviso, è il tipico atteggiamento di una persona innamorata ma troppo cocciuta per ammetterlo."

Sta vaneggiando, ne sono sicuro. "Alan, non dire cavolate. Io non sono innamorato di Savannah, la mia ragazza è Mavis." Ma allora perché non riesco a dirle la verità e a togliermi dalla testa l'immagine di Savannah?

Il mio adorabile rimpiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora