Capitolo 4

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Danny's pov

Per tutta la notte non ho fatto altro che ripensare alle parole di Mavis, alla sua confessione e alla fiducia che ha dimostrato di avere nei miei confronti. Non avrei mai immaginato che una ragazza solare come lei avesse dovuto affrontare delle prove così difficili. Per me, sapere del trapianto è stato come ricevere un pugno in faccia.
Non sono pentito di aver instaurato un rapporto con lei, e non lo sono nemmeno di aver deciso di passare del tempo in compagnia dei suoi genitori.
Mavis è una ragazza fantastica ed io mi impegnerò affinchè riceva sempre del bene, non solo da me ma anche dal resto del mondo.

"La amo ancora, porca miseria." Alan fa irruzione nella mia stanza, distogliendomi dai miei pensieri.

"Ti sembra questo il modo di entrare in camera mia, fratello?" gli urlo, in preda all'irritazione.

"Scusami, hai ragione ma non ho resistito." Alan viene a sedersi sul bordo del mio letto, e d'istinto mi sposto per lasciargli spazio.

"Cos'è successo? E dov'è finita la ragazza con la quale ti ho visto parlare ieri sera davanti casa?"

"Non lo so e non mi interessa. Ho capito di star commettendo un grande errore. Non posso lasciarmela scappare."

"Avresti dovuto pensarci tempo fa. Cassidy non ti ama più, Alan, devi fartene una ragione." Mi alzo a sedere, e gli appoggio una mano sulla spalla in segno di conforto.
Sta soffrendo, me ne rendo conto, però non c'è nulla che lui possa fare per sistemare le cose.

"E se invece stesse mentendo? Non riesco a rassegnarmi, ho cercato di passare il maggior tempo possibile con altre ragazze, ma non ho fatto altro che mentire a me stesso. Non potrò mai dimenticarla, perché lei è la ragazza che amo e che voglio al mio fianco per il resto della mia vita. "

"No Alan, sappiamo entrambi come stanno le cose. Sapere del tradimento ha fatto scattare qualcosa dentro di lei, e ha spezzato quel poco legame che ancora vi univa." Mi dispiace essere così duro con lui, purtroppo non ho altra scelta. "Dovresti iniziare a guardarti intorno sul serio, sono sicuro che prima o poi arriverà la ragazza giusta per te, quella ragazza che ti farà battere il cuore come nessun'altra prima d'ora."

"E se non dovesse mai arrivare?" I suoi occhi sono spenti, carichi di tristezza. Gli voglio un gran bene, quando lui soffre una parte di me soffre con lui.
Nonostante tutto, è mio fratello.

"Vorrà dire che sei troppo speciale e che nessuno è alla tua altezza." scherzo.

Alan fa spallucce, si alza per poi sgranchirsi le gambe. "Basta parlare di me, tu piuttosto, com'è andato il pranzo con la famiglia di Mavis? Ieri ho dimenticato di chiedertelo."

Amo il modo in cui riesce a cambiare argomento e a mascherare i suoi sentimenti. Io, purtroppo, sono un libro aperto. "È andato tutto bene, i suoi genitori sono delle persone davvero gentili." Mi alzo a mia volta, e a passo deciso mi avvicino all'armadio. "Pensa che si sono perfino offerti di ospitarmi, per tutta la durata dei miei studi."

Alan spalanca la bocca, visibilmente colpito dalla mia confessione. "Wow, ricchi sfondati e pure generosi da morire."

"Già." Evito volontariamente di parlargli  della malattia di Mavis, Alan potrebbe fraintendere e trarre conclusioni affrettate. Non sto con Mavis soltanto perché mi fa pena, sto con lei perché mi piace. E poi, ne sono venuto a conoscenza soltanto due giorni fa.

"Savannah sa del tuo imminente trasferimento?"

"Si." Afferro una maglia nera e la butto sul letto. " Gliel'ho detto la sera in cui le ho fatto capire chiaramente di aver chiuso con lei." Le sue parole bruciano ancora, mi dispiace di averle fatto credere di averla abbandonata definitivamente, ma non c'è niente che io possa fare per farle cambiare idea.

Il mio adorabile rimpiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora