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Tilde pov
Continuavo a scendere le scale con questo sorriso sulle labbra che non andava via
- perché sorridi ?- disse erik
- ah ? Cosa hai detto - non lo sentii proprio
- ho detto perché sorridi come una scema ?- ripetè lui mettendosi sotto braccio con me
- no perché la lezione con Cami è andata benissimo - dissi
- vado a cambiarmi, aspettami eh - dissi entrando in camerino
- non avete idea ragazze - sentivo le altre ballerine chiacchierare
- oggi c'è nathan il figlio della direttrice-dissero
- si l ho visto nei corridoi , è bellissimo con quella giacca di pelle - non smettevano di commentare sul mio ragazzo, a dirla tutta mi dava fastidio
- ah si tu vivi con loro giusto ?- dissero guardando nella mia direzione
- si più o meno - dissi
- come mai ? Siete cugini ? Parenti?- dissero
Ma io un po' me ne vergognavo a dire che ero la figlia della governante quindi presi le mie scarpe con il tacco e andai fuori Che mi spettava già erik
- le ho sentite spettegolare - disse lui
- lasciale perdere - mi sorrise

- NON CI CREDO - sentiamo dal palco
- erik e quel bellissimo cioccolatino - disse kikko da sopra al palco
Attraversammo la navata del teatro e vidi nathan seduto nei posti più dietro dove le luci non battevano
- io non ci credo oggi facciamo lezione con te - dissi entusiasta. Kikko aveva un metodo tutto suo per insegnare e faceva ridere
- non perdiamoci in chiacchiere. Vi ricordate un po' il pezzo ?- domandò
Sia io che erik annuimmo e così la musica partì
Erik era possente quando ballava, una bella sensazione
- stop stop stop - disse kikko
- zuccherino... caccia questo bel culetto brasiliano che ti ritrovi,ti voglio sexy - disse
- immaginati che al posto di erik ci fosse il ragazzo che ti piace - disse
- e pensa che tu ci stia facendo L amore - si mise dietro di me e afferrò i miei fianchi
- fai roteare queste gambe e alza sta gonna sennò che la teniamo a fare -
- e ora musica -
Cercai di pensare il più possibile a nathan mentre ballavo, avrei volentieri fatto L amore con lui in quel momento
- sii bravi bravi così - disse
- un ultima volta - la musica riparti
Avevo tutte le mani rigide il collo idem e tutto il resto del corpo indolenzito
- forza erik -
- basta così per oggi ! Bene possiamo migliorare - disse scendndo dal palco
- a chi pensavi quando ballarvi ?- mi domandò erik
- a nessuno stupido - sorrisi imbarazzata
- chissà perché non ti credo -
- vado a cambiarmi che devo andare a casa a studiare - disse erik
- si io vado giù a prendere delle scarpette nuove e poi vado via -
Erik lascio il teatro e andai vicino a nathan
- devo andare giù nel  deposito vieni  ?- dissi
Così mi avviai avanti seguito da lui, appena chiusi la porta del deposito nathan si fiondò su di me
- non c'è la facevo più - disse prendendomi in braccio
- quanto mi sei mancata - mi guardò negli occhi e arrossì
Era bellissimo sentire le sue labbra sulle mie, la sua lingua che toccava la mia, mi spinse contro uno scaffale facendo cadere qualche scarpetta
- c'è nessuno ?- sentimmo
- O mio dio - dissi staccandomi
- nasconditi qui - si rannicchiò sotto la scrivania
- tilde sei tu - disse Camilla
- oddio cami. Che paura - dissi
Il cuore stava per esplodermi, avevo paura che ci sgamasse
- sono venuta a prendere degli elastici, per le mie scarpette - disse lei avvicinandosi alla scrivania
- eccoli sono qui - dissi dandogli quelli che avevo preso io
- oh grazie- li afferrò e si allontanò dalla scrivania
- che c'è tutto bene ? Ti vedo nervosa ?- domandò
- oh no sto bene sono solo stanca - dissi
- va bene ci vediamo a casa allora - Cami finalmente andò via
Quando sentii la porta chiudersi tirai un sospiro di sollievo e nathan uscì da lì sotto
- per poco non ci ha scoperto - disse lui
- devo andare a studiare piccola - disse nathan baciandomi
- ci vediamo a cena allora - sorrisi io e così andammo via da lì sotto.
Andai nei camerini, feci una doccia veloce
- è stupendo - ancora... parlavano ancora di nathan
- voglio chiedergli di uscire - sentii, la saliva mi andò di traverso
- sta già uscendo con una ragazza - dissi asciugando il mio corpo
- chi è ?- disse questa ragazza, carina, bionda con gli occhi piccoli
- non la conosco neanche io - mentii
- sarà sicuramente qualcuna di passaggio - disse
- si sa che non si lega a nessuna- continuò lei
Il tarlo di questa cosa mi entrò in testa e mi salì il magone.
- ciao io vado - dissi uscendo da lì
Corsi giù le scale e chiamai mio padre
- papà - dissi
- vieni a prendermi - attaccai ero fuori L Accademia che aspettavo mio padre
- tutto bene tilde ?- mi salutò affettuosamente
- si papà tutto bene sono molto stanca - dissi
- ora vai a casa e ti riposi -
- devo studiare - purtroppo
Mi lasciò fuori i cancelli della villa
- devo andare a prendere il signor Alessandro a dopo piccola - mi salutò e andò via
Decisi di tagliere per il prato anziché proseguire per la stradina con i ciottoli
Ma all improvviso sentii uno spruzzo
- AHHH- partirono gli irrigatori in lontananza vidi nathan con il tablet di controllo degli irrigatore che rideva
- NATHAAAN- urlai
- smettila - cercavo di scappare ma gli irrigatori si giravano dove andavo io così corsi vicino a lui
- sei impazzito - urlai
- ti ho visto dalle telecamere - sorrise ancora
- guarda sono tutta bagnata -
- avrei voluto farmi bagnare in modo diverso piccola- mi abbracciò
- va via- sorrisi
- vado ad asciugarmi - mi avviai verso casa mia
- vieni a studiare in camera con me ?- urlò lui
- ci vediamo dopo - risposi
///
Le avevo fatto proprio un magnifico scherzo e per fortuna non si era neanche arrabbiata molto
- è tornata tilde sophia - dissi vedendola in cucina
- hai fame nathan?- domandò premurosa
- caso mai più tardi mi porti qualcosa sopra - dissi io salendo le scale e andando in camera mia.
Sentii bussare alla porta di camera mia
- chi è ?- dissi
- io tilde-
- ehy ciao - entrò in camera mia
- allora che studiamo ?- disse lei
- in realtà avevo altri programmi - dissi io alzandomi dalla sedia
Tilde mi guardò malissimo
- volevo andare a fare un po' di shopping- dissi guardandola, appena sentì quelle parole tirò un sospiro di sollievo
- ma dovremmo studiare- mi abbracciò lei
- studieremo sta sera giuro - le diedi un bacio
- andiamo ?- scendemmo giù
- sophie noi usciamo - dissi lasciandole un bacio sulla guancia
- ciao mamma- la salutò tilde
Andammo in centro, volevo fare qualche regalo a tilde
- andiamo?- vidi Balenciaga
- che devi prendere ?- disse lei
- vieni - le presi la mano
- salve vorrei le nuove sneakers balenciaga monocromatiche - dissi
- ma le indossi già al piede - disse tilde
- quanto parli - alzai gli occhi al cielo
- che numero e che colore ?- domandò la commessa
- 37 rosa - dissi
- nathan fermati cosa fai - disse tilde quando capi che le scarpe erano per lei
- voglio farti un regalo oggi e non fare storie- dissi dandole un bacio
- no non voglio che spendi tutti questi soldi per me -
- tilde smettila! Lo sai che non sono un problema i soldi e poi sei la mia ragazza e posso regalarti quello che voglio - le strinsi i fianchi
- ecco a lei - la commessa le passò le scarpe e io strisciai la carta di credito
- grazie - disse lei
- come facevi a sapere che le volevo ?- mi domandò lei
- io osservo tutto, il tuo sguardo cadeva sempre su di loro quando era hope ad indossarle, e so anche che vorresti il nuovo zainetto della Fendi -
- non ti permettere Nathan-
- quel coso costa 1.600 dollari -
- ehy guardami - le accarezzai la guancia
- non mi importa, voglio accontentarti in tutto e poi 2.000 dollari li guardano in una sera quindi ti prego lascia che ti faccia qualche regalo - disse lui
- grazie - mi baciò
* COFF COFF*
- buon pomeriggio- sentimmo dire
Mi pietrificai
- ciao hunter - sorrisi imbarazzatissimo
- hai fatto shopping vedo - disse tilde guardando le buste che hunter aveva in mano
- non cambiare discorso mia cara -
- dovete dirmi qualcosa ? - disse lui
- tu vuoi sapere qualcosa ?- dissi io
- siii! Che cosa stavate facendo ?- mi guardò lui
- shopping ?- disse tilde
- sbagliato! Vi stavate baciando - disse lui
... silenzio tombale ...
- da quanto va avanti ?- si arrese hunter
- poche settimane ma non dirlo a nessuno ti prego -
- eh va bene starò zitto ma voi fate attenzione o vi scopriranno subito... proprio come ho fatto io - disse lui accendendo una sigaretta e andando via
Appena fu abbastanza lontano, io e tilde scoppiammo a ridere
- forse ha ragione - rise aggiustandosi i capelli
- andiamo a casa? sta sera ho un incontro!-
- posso venire con te sta sera ?- disse lei
- sei sicura ?- lei annuiii
- va bene andremo io tu e papà - dissi
///
Era ormai sera ed eravamo tutti a cena
- Alessandro sta sera posso venire con voi ?- disse tilde guardando mio padre
- certo che puoi tesoro- Disse papà
- posso andare ?- guardò i suoi genitori che sorrisero e annuirono con il capo
- vado a prepararmi - dissi alzandomi da tavola e andando in camera mia.
Ero molto nervoso per questo incontro, avrei combattuto in strada... un po' fuori dalla città con un ragazzo con cui non avevo mai lottato:
Ismail Zaz
- posso ?- sentii bussare alla porta di camera
- entra - vidi mia sorella sedersi sul mio letto
- sei molto nervoso- era evidente
- perché ? Tu non sei mai nervoso. Non hai mai perso sei Nathan Ferris-
- perché se perdo i zii e papà non mi faranno mai entrare in gabbia e papà alla mia età già combatteva nelle gabbie - dissi
- sai cosa significa combattere nelle gabbie fratello? Sei senza protezioni, su un ring chiuso da rete metallica, e se rimbalzerai li non sarà morbida come le corde, avrai sempre lividi ovunque e le nocche nelle mani rotte - disse mia sorella
- lo so hope lo so bene ma se c'è L ha fatta papà voglio farcela anche io - presi le ultime cose
- in bocca a lupo! Credo in te! E rompigli il naso - disse prima di uscire.
Tirai un sospiro presi il borsone e scesi giù
- andiamo ?- dissi, erano tutti in sala e tilde era fantastica, aveva un pantalone nero a vita alta, un maglione nero a collo alto e le balenciaga che le avevo regalato
- si andiamo - disse papà
- ciao amore- salutò mamma
- mi raccomodo  Nathan, stai attento ti prego, e chiamatemi sempre - disse lei abbracciandomi
- mamma non sto andando al patibolo tranquilla-
Le lasciai un bacio tra i capelli
- non fare il coglione - disse mia sorella senza neanche alzare lo sguardo dal telefono
- hai capito stronzo?- disse lei guardandomi intensamente con quei suoi occhi verdi che era quasi inquietante
-  hope non dire parolacce - disse mamma
- ma tu non fare il coglione - mi guardò
- ci vediamo sta notte - lo salutai quando sentimmo papà suonare il clacson
- grande capo ci chiama - dissi ridendo
- non impressionarti se vedi del sangue - dissi io a tilde
- non è il primo combattimento che vedo- disse lei
- questo è diverso -
Entrammo in auto e papà iniziò con le sue raccomandazioni
- papà... sono 10 anni che combatto devi fare queste raccomandazioni ogni volta... non sono mai cambiate da quando avevo 7 anni - scherzai
- nathan sei senza protezioni hai solo il paradenti,io sono entrato prima in gabbia e poi ho fatto la gara che stai per fare tu poco prima che sposassi tua madre e fidati fa male combattere sull asfalto... ti brucerà la schiena e i piedi avrai le mani sbucciate e se cadi avrai difficoltà ad alzarti perché non rimbalzi come fai sul ring quindi sta attento e cerca di non cadere resta in piedi. So che ne sei capace, più di me-disse lui parcheggiando l auto
- posso farcela- scesi dall'auto
Tilde non parlava era silenziosa e non si staccava dal mio fianco, tutti la guardavano, era bellissima  con questa nuvola di capelli che le incorniciavano il volto.
- nathan Ferris - sentii dire il mio nome
- Ismail zaz - dissi stringendogli la mano
- buona fortuna - disse lui
- anche a te - era più sportivo di quanto pensassi.
C'era gente da tutta ny e papà conosceva tutti, e tutti conoscevano lui, molte persone scommettevano su di lui quando era giovane e ora scommettono su di me.
- pensa che almeno il 60% di queste persone scommettono su di te e fidati scommettono tanto- mi disse papà avvicinandosi all orecchio
- va a cambiarti - disse lui dandomi il borsone e così mi diressi nel chiosco.
Nella foto sono NATHAN e TILDE
Lo so ... lo so ... sono pessima non aggiorno da un paio di giorni ma spero di farmi perdonare con questo capitolo
Vi amo sempre
Xoxo
Silvia❤️

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora