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N/B LEGGI LO SPAZIO AUTRICE A FINE CAPITOLO 

- tieni questi sono per te - dissi
La ragazza dal caschetto nero e la pelle mulatta alzò il volto che prima era coperto dalla frangetta
- Nathan- per poco non svenni quando la vidi
- Nathan sono io - si tolse la parrucca
- sto impazzendo sta sera! HUNTER - lo chiamai
- che c'è fra.. tilde - sbarrò gli occhi
- la vedi anche tu quindi non sto impazzendo -
- ragazzi sono io - disse lei scoppiando a piangere
- tilde - la strinsi a me, a dirla tutta piansi anche io, vedevo che lei era strana mi abbracciava a stento come se avesse paura
- che ci fai qui... dovevi essere dall altra parte del mondo - disse hunter
- portatemi via - disse lei
- andiamo - le presi la mano, ma lei la tolse camminava lentamente
- ecco, hanno preso la nuova - commentarono le altre ragazze
- fatti pagare bene o Cristian non sarà felice - disse una di loro
- Cristian ?- guardai tilde che scoppiò a piangere
- andiamo via da qui -
- tieni - le diedi la mia felpa, stava tremando dal freddo
- che è successo non capisco - dissi sbattendo le mani sul volante
- non sono mai partita, sono rimasta due mesi e mezzo chiusa in un casolare, la sera ci mandavano a lavorare qui, e se non portavamo i soldi a Cristian ci picchiava-
- era il vostro protettore- dissi
- si è quando scoprirà che sono scappata si arrabbierà molto - disse lei impaurita
- non può farti più niente ora sei con noi - disse hunter girandosi e toccandole il ginocchio, ma lei si scansò e abbassò la testa
- siamo a casa - dissi scendendo giù in garage
- TI SEMBRA L ORA DI TORNARE A CASA RAGAZZINO ?- mi sgridò mamma
- mamma ho una cosa da dirti -
- che è successo ?- domandò lei
- ciao cami - tilde entrò in salone
- che ci fai qui ?- corse ad abbracciarla
- non sono mai andata via -
- CHE COS'è QUESTO CAOS, CHE STA SUCCEDENDO CAMILLA - urlò papà scendendo le scale
- tilde-
- cioccolatino che ci fai qui - papà andò ad abbracciarla ma lei non si staccò da mia madre
- che ti succede cara - disse mamma
- vado a prepararti un the - disse papà
- io chiamo jeff e sophie -dissi
- JEFF, SOPHIEE- bussai contro la porta della depandace
- che succede Nathan -
- venite correte - dissi correndo verso casa
- vieni tesoro - disse jeff
- posso sapere che succede Nathan - dissi aprendo la porta di casa
- tilde ...-
- figlia mia - sophie corse ad abbracciarla
- mammina- entrambe scoppiarono in lacrime
- bambina mia - disse jeff , ma anche questa volta tilde non si lasciò toccare
- che ti succede che ci fai qui ? - ci sedemmo tutti quanti intorno a lei, iniziò a raccontare quello che le era successo
- è tutta colpa mia! Perdonami tilde - scoppiò a piangere mia madre
- te lo giuro la pagherà - disse papà guardando jeff
-non è colpa tua Cami non è colpa di nessuno, non potevamo saperlo - disse lei
- è tutto finito! Ora sei qui con noi - le sorrisi
- vieni andiamo ti accompagniamo a fare un bel bagno caldo -
- ho perso tutti i miei averi, telefono, scarpe, vestiti - disse lei scoppiando a piangere
- non ha importanza ne compreremo di più belli - disse mia madre
Tilde pov
L'incubo era finito, ero a casa finalmente, quasi avevo perso le speranze di poter tornare a casa.
Il mio eroe mi aveva trovato, ma purtroppo non riuscivo a dimostrare la mia gioia.
Avevo il terrore che qualsiasi uomo mi toccasse
- vieni andiamo-disse Cami
Salimmo su per le scale
- è tutto finito piccola - mi abbracciò mamma
- non avete idea di quanto sia felice - dissi
- mamma perché hai acceso le luci è tardi - vidi uscire hope dalla sua camera, con gli occhi chiusi
- hope- dissi
- oddio sto delirando sembra di vedere tilde - girò le spalle per rientrare in camera, ma si fermò di botto
- tilde - mi guardò
- TILDE - corse ad abbracciarmi
- cosa hai combinato ai tuoi capelli?- sorrisi toccandole la testa liscia
- è una storia lunga, te la racconterò domani ma tu che ci fai qui ?-
- è una storia lunga - dissi sorridendole
- va a dormire hope - disse Cami
- a domani -
::::
Eravamo tutti seduti sul divano di casa, tutti piangevamo... avevo saputo della malattia di hope
- scusami se non ci sono stata - dissi abbracciandola
- tranquilla ora sei qui - disse lei
- e tu chi sei ?- domandai... era una donna con i capelli ricci neri e occhi verdissimi, molto silenziosa, sempre sulle sue
- sono aria - disse semplicemente
- la sorella di papà- disse hope
- Ale ha una sorella ? Quante cose mi sono persa - sorrisi
- mi dai una mano a preparare il the ?- disse Nathan
Sapevo che quel momento sarebbe arrivato, dovevo affrontarlo
-pensavo che non ti avrei mai più vista - mi incastrò tra il suo corpo e il bancone della cucina
Provava a baciarmi
- lasciami. Lasciami stare non mi toccare - scoppiai a piangere
- che succede tilde ? - si spostò
- scusami non ci riesco! Ho paura - dissi
- io sono io Nathan- disse lui
- lo so ma sei un ragazzo - dissi
- ho capito- disse lui andandosene, sicuramente  era deluso ma non era colpa mia, fino a ieri ero costretta ad andare con uomini schifosi, viscidi e ora avevo paura anche del mio Nathan.
Nathan pov
La rabbia mi scorreva nelle vene, buttai il the a terra insieme a tutto ciò che trovavo davanti, avrei voluto ucciderlo a quel vigliacco vile
- Nathan fermati - papà cercò di bloccarmi
- lasciami! LASCIAMI- continuavo ad urlare mentre mio padre cercava di mantenermi
- CALMATI NON RISOLVERAI NULLA- urlò lui è così mi calmai
- quel figlio di puttana la pagherà - disse papà
- ci puoi scommettere - mi liberai andando via verso L' Accademia di mia madre.
Ero fuori nel parcheggio, scesi dalla moto ed entrai come una furia
- ciao Nathan- mi saluti Vanessa
- dov'è Redoan - dissi guardandola intensamente
- non lo so - disse lei
- DOV'È - urlai battendo le mani sul bancone
- non lo so dov'è- continuò lei
- REDOAAAAAN- urlai per tutta la scuola
- che sta succedendo qui ?- uscì mio zio kikko dal teatro
- dov'è quel figlio di puttana- dissi
-REDOAAAAN- salii le scale, aprii tutte le sale e tutti i camerini
-REDOAAAN- entrai nel bagno, una porta non si apriva
- ti ho trovato - dissi
- apri questa porta - dissi ma non ebbi risposta
- e va bene - inizia a dare  forti spallata contro la porta
-apri o la butto giù - lo minacciai
La porta cadde è quello che mi trovai davanti mi gelò il sangue
- CHE CAZZO CI FAI CHIUSO NEL  BAGNO CON QUESTO ERIK - urlai
- che cazzo vuoi Nathan, ti devo dire anche quando piscio - disse lui
- parleremo dopo - lo scaraventai via
- ti giuro che ti ammazzo con le mie mani figli si putttana - gli diedi il casco in faccia
- Nathan sei impazzito -
- stanne fuori erik -
Iniziai a riempirlo di pugni calci
- lo ucciderai così - erik mi tirò via da lui
- sei solo figlio di un pappone e ti ucciderò- andai via da lui verso i lavandini, sciacquai il casco e le mie mani dal suo sangue
- e ora dimmi CHE CAZZO CI FACEVI NEL BAGNO CON LUI - guardai il riflesso di erik nello specchio
- pisciavo -
- ah da quando si piscia in compagnia! Dimmi la verità erik - diedi un pugno contro lo specchio che si frantumò di mille pezzi tagliandomi la mano
- non sono cose che ti riguardano - si alzò Redoan da terra con il volto tumefatto che sgocciolava sangue
- TU...hai ancora le forze per parlare allora non ne hai avute abbastanza - dissi avvicinandomi a lui
- fermati Nathan che cazzo ti prende - disse erik mettendosi in mezzo
- vuoi saperlo ? E va bene suo padre non è mai andato da nessuna parte con tilde ma la faceva prostituite su un ciglio della strada - dissi con il sangue che circolava velocemente nelle vene, lo sentivo, lo sentivo scorrere all impazzata
- che cazzo dici Nathan stai fuori di testa - disse erik
- togliti dalle palle o picchio anche te -
- se hai il coraggio fallo - mi sfidò erik
Alzai il pugno ero pronto a colpirlo  ma colpii la parete a fianco al suo volto.
Gridai. Gridai fortissimo
- che cazzo è successo qui ?- venne mio zio
- chiama un ambulanza Kikko - disse erik
- ma come cazzo hai fatto nathan?- mi domandò mio zio guardando il volto di redoan
- per poco non L hai ammazzato sei impazzito!- disse mio zio
- andate a fanculo tutti - dissi andandomene via
Appena uscito dal bagno tutti gli alunni erano fuori le porte delle sale ad origliare
- e voi cosa avete da guardare - me ne andai via da lì.
Non avevo intenzione di tornare a casa
" papà" mi chiamò
" che cazzo è successo all Accademia Nathan Ferris?"
" non ne voglio parlare" dissi accendendo una sigaretta
" so come ti senti ..."
" NO! Non lo sai perché la tua ragazza non è mai stata costretta a fare la puttana" urlai
" ora calmati e torna a casa non sei nelle condizioni di guidare figliolo"
" non mangio a casa ci vediamo sta notte"attaccai il telefono senza aspettare la sua risposta

 buongiorno  belliiii, ho fatto un po di ritardo ad aggiornare perchè sono letteralmente sommersa dallo studio DEVO FARE L'ESAME DI QUINTO SUPERIORE... ANSIAMO MOOD, coomunque, tilde è tornata  a casa ma non è più la stessa... naturalmente, riuscira a tornare la nostra dolce tilde ? riuscirà ad amare ancora nathan? secondo voi ha fatto bene nathan a picchiare redoan ? il figlio del  protettore della sua amata ? fatemi sapere nei commenti vi prego.. le visualizzazioni crescono sempre di più ma i commenti sono scarsi vorrei tanto avere un rapporto con voi.. e commentare insieme le avventure dei ragazzi 

xoxo silvia <3 

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora