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- SONO NATHAN FERRIS... e non sarà una ragazza a farmi stare male, il mare è pieno di pesci nathan - dissi a me stesso guardandomi allo specchio, ma in realtà ero distrutto, in mille fottutissimi pezzi

- posso dormire con te?- mi affacciai nella stanza di hope
-vieni - disse facendomi spazio nel suo letto
- ho sentito tutto, mi dispiace fratellone- disse abbracciandomi
- sapevo che sarebbe finita, ma non pensavo che per lei non fosse mai iniziata- strinsi hope a  me, si era addormentata perchè non ebbi risposta e cosi mi addormentai anche io .

tilde pov
- non ti amo nathan ferris - dire quelle cose mi faceva star male
- vaffanculo tilde- appena lui salì le scale scoppiai a piangere, lo amavo, lo amavo alla follia ma stavo vivendo un periodo cosi difficile e lui non si meritava di sopportare questa cosa con me. perciò l'ho lasciato andare, forse un giorno non mi odierà, e capirà il motivo della mia scelta.le lacrime scendevano come un fiume in piena, non si fermavano anzi aumentavano ogni secondo che passava

-tilde, piccola svegliati - mi sentii dondolare
-mhh- mi svegliai
- oddio tilde ma che è successo ? non hai dormito sta notte ?- mi domandò camilla
- sto bene, mi sono addormentata tardi per vedere un film- inventai una bugia

-buongiorno- sentii la sua voce
- buongiorno nathan, buongiorno hope - camilla salutò i suoi figli
- ma che succede ragazzi? nathan hai delle occhiaie terribili- si sedettero a tavola, neanche lui aveva dormito.. proprio come me, li raggiunsi anche io, mi sedetti al fianco di hope che a mala pena mi guardò

-buongiorno- dissi io
- giorno- disse fredda come il ghiaccio hope
- ieri ho bevuto un po troppo mamma, ma ora sto bene sta tranquilla che non succederà più- disse nathan baciando sulla fronte la madre
- noi andiamo a scuola - disse lui

- figliola dovrai ricominciare ad andare a scuola anche tu - mi disse mia madre porgendomi la colazione
- grazie mamma ! e lo so che devo ritornare a scuola, domani andrò anche io - dissi guardando il cibo che c'era nel mio piatto, non avevo fame
- non ho fame - scostai il piatto
- che ne dici se oggi vieni con me all' Accademia?- disse cami
- faremo un po di risveglio muscolare, niente di pesante, solo io e te, senza maschi - mi sorrise
- va bene- dissi alzandomi da tavola, andai in camera mia, aprii le poche cose che mi restavano di danza, christian aveva bruciato tutto in un grande falò, migliaia di euro buttati tra le fiamme. Dopo tre mesi presi le calze, un body e una tuta, misi tutto in una borsa e andai da camilla

- andiamo ?- disse lei vedendomi arrivare, io annuii con la testa e ci avviammo verso l'auto, dove c'era gia mio padre che mi aspettava. Anche la situazione con lui era difficile, prima eravamo una cosa e ora a stento gli parlo ma solo io so che mesi di inferno ho passato.

era una situazione difficile, vivevamo in questo casale abbandonato, con enormi camerate di letti, sempre con i stessi vestiti a dosso, senza riscaldamenti .ogni giorno tutti gli uomini di Cristian si "divertivano" con noi, ogni giorno speravo che fosse l'ultimo, ogni giorno speravo di non risvegliarmi più, le ragazze si suicidavano nei bagno come se nulla fosse e le "veterane" erano abituate a vedere e a vivere quello scempio, neanche gli animali dovrebbero vivere come stavamo noi. Ogni sera ci portavano in strada al freddo, le sere erano sempre umide, le ragazze speravano che qualcuno si avvicinasse solo per sentire il calore dell'auto sulla pelle, invece io preferivo morire di freddo. molte volte non mi avvicinavo neanche alle auto, infatti ero quella che guadagnava di meno, e Cristian ogni notte mi picchiava per questo. la voglia di scappare ogni volta che si avvicinava un'auto cresceva sera dopo sera... ma infondo chi avrebbe aiutato una ragazza di strada, sopratutto le persone che venivano da noi, era persone violente, masochiste, feticiste, che volevano cose che alle mogli non potevano chiedere e di sicuro non avrebbero aiutato noi... per meglio dire me .
-andiamo ?- camilla mi risvegliò dai miei incubi
- ciao papà- lo salutai con un sorriso
- andrà bene - disse camilla, prendendomi la mano

ed aveva ragione il primo giorno in accademia andò bene, era bello sentire la musica e ballarci su, chiudere gli occhi e non vedere Cristian ma solo la musica

- è andata bene brava tilde - mi accarezzò la schiena camilla mentre scendevamo le scale
- buongiorno- a sentire quella voce il sangue si gelò nelle vene, iniziai a tremare come una foglia
- che hai fatto il volto, Redoan... non sembri tu - disse cami, a sentire quel nome avevo la pelle d'oca...in lui vedevo il padre... era uguale
- tilde, mi dispiace, io... non sapevo nulla, ho denunciato alla polizia mio padre, non pensavo si potessero vivere due vite parallele- disse lui eppure io non gli credevo, non ci riuscivo
- Nathan, mi ha ridotto cosi... è stato lui a dirmi di mio padre, ma lo capisco, sarei impazzito anche io se avessero fatto al mio ragazzo quello che mio padre ha fatto alla sua ragazza- camilla aveva appena scoperto di me e di nathan nel peggiore dei modi
- non respiro- vedevo tutto offuscato
-calmati tilde, sei qui con me, sono camilla... ascolta la mia voce, sei qui con me, siamo a NewYork, sei all'accademia, sei al sicuro- mi sussurrò cami nell'orecchio e mi calmai
- scusatemi vado via- redoan andò via finalmente
- andiamo a casa- disse camilla
- resta qui, chiamerò papà e andrò a casa, tu qui sei impegnata, non preoccuparti- dissi, camilla insistette ma riuscii a convincerla, e quindi chiamai papà e sarei andata in auto da sola. ero fuori all'accademia ad aspettarlo, quando vidi la moto di nathan, aveva accompagnato Erik a lezione

-ciao tilde- disse erik passandomi di fianco
- ciao erik - lo salutai, invece nathan mi passò di fianco, le nostre spalle si toccarono, i nostri sguardi si incrociarono eppure sul suo volto vedo solo un senso di odio infatti non mi salutò nemmeno. mio padre era arrivato pochi minuti dopo che nathan era entrato in accademia

- ciao papà- lo salutai
- devo chiederti scusa, non meriti di essere trattato cosi !so che non mi faresti mai del male, papà perdonami - dissi senza mai guardarlo, forse perchè non riuscivo a dire quelle cose guardandolo senza scoppiare a piangere
- figlia mia perdonami tu! ti ho mandato all'inferno, pensavo che saresti stata la ragazza più felice del mondo, volevo solo renderti felice. Tilde, io non so cosa sia successo, ma lo posso solo immaginare, e aspetterò tutto il tempo che tu vorrai, anche se mi manca accarezzarti e toccarti i capelli - mi guadò e sorrise, lo guardai anche io, avevamo entrambi le lacrime agli occhi
- grazie papa, ma ora non voglio rovinarti la giornata. andiamo a casa- dissi asciugando le mie guance Se Nathan era uscito da scuola significava che anche hope era uscita ed era casa, cosi appena fui a casa salii di corsa le scale verso camera sua
-posso entrare?- domandai
- entra- disse lei mentre era stesa sul letto con il telefono in mano
- e successo qualcosa?- dissi stendendomi al suo fianco
- ieri sera, al pub, abbiamo incontrato una certa Tiffany e mandava tanti baci alla ragazza di nathan TILDE- disse lei sedendosi in mezzo al letto, e cosi mi sedetti anche io
-tutti sappiamo di voi... inoltre io so anche che sei una stronza bugiarda, come hai potuto fare questo a mio fratello . ieri vi ho sentiti se non fosse abbastanza chiaro- aggiunse hope
- non è come sembra hope- mi buttai a peso morto sul cuscino
- io amo nathan con tutta me stessa, lo amo più della mia vita, non voglio che soffra più per me, so che per lui sarebbe troppo difficile vivere questo momento con me! forse non tornerò mai più com'ero e lui non merita di rimanere per sempre cosi! non voglio che soffra hope- scoppiai a piangere

-oh cioccolattino, mi dispiace così tanto aver dubitato di te. questa situazione si risolverà, Nathan ti ama tanto, e fidati quando questo momento finirà, perchè finirà, è solo un brutto periodo mica una brutta vita, lui sarà lì ad aspettare te, ne sono sicura amica mia - mi abbracciò, sapere che hope mi credeva mi consolava tantissimo, e ora che anche lei sapeva la verità i sentivo il cuore più leggero

-ma... non condivido questa cosa, nathan sarebbe pronto a condividere questo peso con te e lo sai che lo farebbe- disse lei 

- non posso essere cosi egoista, starei troppo male a vederlo distruggersi per me- dissi quasi piangendo 

BUONGIORNO RAGAZZE MANCANO 3 CAPITOLI... quindi visto che aggiorno ogni tre giorni, tra 9 giorni leggerete l'ultimo capitolo ..<3 

spero questo capitolo vi piaccia 

xoxo silvia 

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora