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Nathan pov

erik mi aveva chiesto il favore di accompagnarlo all'Accademia visto che aveva l'auto dal meccanico, cosi ne approfittai anche per vedere com'era la situazione lì, insomma volevo vedere se Redoan era ancora li o aveva capito la lezione. Stavo parcheggiando la moto quando la vidi, con gli occhi bassi e le mani incrociate sul petto, i ricci che le uscivano dalla pettinatura e la pelle traslucida, insomma era bellissima

- vai a casa ?- disse Erik scendendo dalla moto

- no, mi trattengo qui - dissi togliendomi il casco, ora senza visiera la vedevo ancora meglio, e sentivo il mio cuore strapparsi come un pezzo di stoffa quando si squarcia, potevo giurare di sentire il rumore dello strappo... ma era tutto nella mia mente, il mio cuore era ancora nel mio petto ed era intero eppure io sentivo il contrario.

per pochi secondi i nostri sguardi si unirono, mi sentivo i suoi occhi penetrarmi, mi stava studiando, avrei voluto urlarle contro che la amavo ma mi trattenni, le passai di fianco, ignorandola.

-ci vediamo dopo - disse erik salendo le scale 

-ciao vanessa, dov'è mia madre ?- le domandi posando il casco dietro la sua scrivania, smanettò un po' al computer e poi parlò

-o è nel suo studio o nei camerini perchè dalle telecamere non la vedo - la ringraziai e salii le scale 

- ciao nathan - le ballerine mi salutavano, ma io neanche le conoscevo, non avevo mai guardato nessuna, i miei occhi erano solo per lei, ma ricambiai i vari saluti, fino a quando entrai nello studio di mia madre

-ciao mamm... che cazzo ci fa ancora qui ?- mi bloccai appena lo vidi seduto su una delle poltrone 

- non ti è bastata la lezione Redoan ? non sei il benvenuto qui - mi avvicinai pericolosamente a lui 

- fermati nathan, allontanati- mia madre si mise tra di noi 

- siediti figliolo-mi sedetti, e continuò a parlare 

- credo che tu debba chiedere scusa, avrebbe potuto denunciarti Nathan.. quando capirai che le cose non si risolvono così - 

- stai scherzando vero ? lui scusa a me ? SUO PADRE è UN PAPPONE CAZZO- alzai la voce

-Nathan io non sapevo nulla, non avrei mai avuto il coraggio di stare qui se fosse stato il contrario - disse lui 

-Redoan non c'entra niente con il padre Nathan- 

- non mi interessa, non lo voglio vedere mai più - mi stavo agitando e non volevo che succedesse niente più, ma non riuscivo a controllarmi

-sto male anche io per questa situazione, credevo di conoscere mio padre... era il mio idolo, invece aveva una vita parallela- quasi piangeva, ma non me ne facevo niente delle sue lacrime da coccodrillo

- non riesco a gestire questa situazione, non solo tu hai perso la persona che ami Nathan- disse lui 

- e tu chi hai perso ? tuo padre o il tuo ragazzo ?- dissi 

- come hai potuto, con lui...- 

-io ho perso entrambi - disse lui abbassando la testa 

- non vi seguo , di chi parlate ?- disse mia madre

- niente mamma non preoccuparti, lui ha capito- 

-comunque, redoan ha deciso di andare via, di tornare con nikki, sua madre, anche se nessuno sa di questa cosa, se arresteranno il padre, non vuole  stare qui - disse mia madre

- se arresteranno ? lo arresteranno o io lo ammazzo - sentivo il sangue che mi ribolliva nelle mani 

- ora smettila Nathan, devi calmarti. qui tutti stiamo male per Tilde- disse lei 

- MAMMA IO E TIILDE STAVAMO INSIEME ! come ti sentiresti tu nella mia situazione, sapendo che la tua ragazza è stata violentata per mesi, CAZZO - Sbattei i pugni sulla scrivania

- tu e tilde stavate insieme? da quanto ?- 

- davvero mamma ? sai dire solo questo ?- mi alzai 

- e comunque scusami se ti ho ridotto cosi - guardai Redoan 

- ma non ti voglio vedere mai più - me ne andai via 

- ehy ehy nipote dove vai ?- incontrai zio Kikko sulle scale

- non è il momento zio- dissi evitandolo

- tua madre me l'ha detto, mi dispiace nathan- mi diede una pacca sulla spalla 

- grazie zio- dissi scendendo le scale e uscendo 

- dì ad erik di chiamare jeff, lui capirà- dissi a vanessa prima di andare via 

ero in moto, dovevo tornare a casa e parlare con papà anche se avrei preferito evitarlo.. non lo so perchè, non volevo parlare degli allenamenti, ora non era la mia priorità.

- sono  casa- dissi entrando in casa 

- Nathan tuo padre ti aspetta nello studio- disse sophie, cosi la ringraziai e andai da papà

- eccomi. mi voglio prendere una pausa degli allenamenti - dissi appena entrai 

- come stai figliolo ? sono prima tuo padre e poi il tuo allenatore non te lo dimenticare- mi guardò negli  occhi, sapevo che con lui dovevo dire la verità, sapeva sempre quando mentivo.

- di merda, sono appena tornato dall'Accademia e ho avuto una specie di discussione con mamma - sospirai 

- so cosa hai fatto a redoan, figliolo  non ti alleno per questo e lo sai bene, lui non ha colpe, ah se punissero i figli miei per tutte le cazzate che ho fatto- disse lui con un sorriso in volto 

- si ma tu non hai mai fatto prostituire nessuno papà, lo so che lui non c'entra ma ero accecato dalla rabbia-mi coprii il volto con le mani, non era la cosa di cui andavo più fiero 

-lo so figliolo, e mi dispiace che tu debba vivere tutto questo, se potessi mi prenderei tutte le tue pene- mi diede una pacca sulla spalla

- comunque per me va bene che prendi una pausa dalla boxe, ma figliolo ricordati, la boxe non è un obbligo, dovrebbe essere un tuo spazio sicuro, usala per questo vedrai che starai meglio... non trascurare la tua passione se è quello che davvero vuoi fare nella vita, sei bravo in quello che fai Nathan, sei un campione- mi incoraggiò

- lo sono più di te papà- risi 

- ora esageri... tu sei un campione ma io sono una leggenda- disse lui atteggiandosi ironicamente 

- ora va di la, finisco di lavorare e poi esco anche io- 

ero appena uscito dallo studio di papà, stavo andando in cucina ma la vidi scendere le scale con hope, mia sorella sorrideva... perchè sorrideva con Tilde dopo che aveva origliato tutta la conversazione di ieri, dovrebbe essere almeno un po arrabbiata con lei

-che fai fratello ?- 

- nulla uno spuntino, vuoi qualcosa ?- domandai 

- no grazie sto apposto così, stiamo aspettando Isabelle- in quel momento  mi arrivò un messaggio di erik

"sto venendo da te! è successo un casino" neanche il tempo di rispondere e di dissentire da questa cosa mi chiamò hunter 

"che c'è? " risposi

"panico totale amico, sto venendo da te "ma che pensavano che questa casa fosse un hotel 

- sophie prepara la cena per tutti! speriamo che resistano tutti fino a tardi - andai di la sul divano ad aspettare che gli altri arrivassero e che si scontrassero, perchè si, sicuramente si scontreranno  

- - NON PUOI CAPIRE CHE è SUCCESSO- erik ed isabelle entrarono contemporaneamente da due entrate diverse

- CHE CI FAI TU QUI ?-  continuarono a parlare all'unisono 

- intervieni su- guardai hope 

-e va bene, basta cosi, siete inquietanti. ditemi che è successo ?- hope li fece calmare, si sedettero alle estremità opposte del salone 

- allora ? chi inizia?- disse hope, mentre io continuavo a guardare silenziosamente Erik mentre cercava di non avvilirsi 

- mi ha tradito - disse isa e tutti gli occhi caddero su Erik

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora