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Hope pov
Non sapevo che sensazione provassi in questo momento, sembrava solo un incubo, era tutto così irreale
" sta attenta hope, stai bene hope ?, hai freddo hope?, hai fame hope?, hai sonno ?" Ormai solo questo sentivano le mie orecchie
Cercavo di non far pesare la cosa a nessuno anche se ogni volta che vedevo mia madre piangere si creava una frattura nel mio cuore e Nathan ormai non mi mollava un secondo,l'unica che cercava di trattarmi nel modo più normale possibile era quella stronza di Isabelle, la adoravo ma sapevo che stava anche lei male. Tutti stavano male per me ed io stavo male per loro.
- hope c'è hunter che ti aspetta - entrò mamma in camera
- hai pianto mamma ?- dissi
- no tranquilla tesoro, sarà il periodo delle allergie lo sai - mi baciò la fronte e sorrise, ricambiai ... finsi di crederle
- papà io vado - dissi scendendo le scale
- stai attenta Okey?- mi strinse forte come se fosse un addio
- tranquillo tra un paio di ore torno - gli scompigliai i capelli ricci che gli scendevano sulla fronte
- a dopo figliola - sorrisi
La macchina di hunter era parcheggiata fuori i cancelli di casa mia, il viale di sampietrini sembrava infinito
- hope - corse da me hunter
- ciao - sorrisi
- come stai ?- domandò lui
- non mi vedi ? Sono in splendida forma - scherzai o almeno ci provai
- vieni andiamo - ci avviammo verso il nostro posto segreto
- non ho preparato nulla, volevo solo stare con te e abbracciarti - disse lui
- ti concedo questo affetto solo perché siamo in una situazione particolare ma ricordati che non stiamo insieme - lo guardai
- non ho mai detto il contrario - alzò le mani in segno di resa
- sono stanca - legai i capelli e mi buttai sul letto seguita da hunter
- è bello stare qui con te...- dissi
- chissà per quanto tempo ancora potremmo farlo - abbassai lo sguardo
- hope, per tutto il cazzo di tempo che vuoi abbiamo una vita davanti-
- da ormai un mese la mia vita si sta sgretolando, la malattia, tilde che se ne va, la mia nuova zia- sbuffai
- sono tutte cose momentanee... tu guarirai, tilde tornerà e aria andrà via - mi baciò la fronte
- ti dispiace se mi addormento ?-
- tranquilla, è anche casa tua - disse lui sorridendomi così tolsi il codino dai capelli... e non solo, una ciocca di capelli lunghi era nel palmo della mia mano... stavo iniziando a perdere i capelli, stavo perdendo la mia identità
- sono solo capelli, ricresceranno- hunter tolse la ciocca dalle mie mani
- accompagnami a casa hunter ti prego - dissi scoppiando a piangere
- vieni andiamo - mi prese la mano
///
- sei già a casa tesoro ?- disse mamma
- venite tutti in giardino- dissi entrando in cucina dove c'erano tutti anche gli zii
- Nathan prendi la macchinetta per rasare i capelli e uno specchio - dissi
- hope ...-
- ti prego Nathan fallo per me -
Così andammo in giardino e mi sedetti davanti allo specchio
- oggi ho perso la mia prima ciocca di capelli... non ho intenzione vedere i miei capelli poco a poco cadere -dissi scoppiando a piangere
- sono solo capelli, cresceranno di nuovo - dissi tagliando con le forbici la prima ciocca
- non sei costretta a farlo - disse mamma
- ma voglio farlo -
- isa, erik, hunter, Nathan - li chiamai
- sono solo capelli - iniziarono a tagliarmi i capelli tutto insieme
- sono solo capelli - scoppiai a piangere disperata
- sei ancora in tempo hope -disse isa
- sono solo capelli Isabelle, cresceranno- passò il rasoio sulla mia nuca... dallo specchio vedevo mia madre piangere e gli zii immobili
- ecco fatto - disse Isabelle quando finì, passai la mano sulla mia liscia nuca
- allora ? Come sto ?- mi girai piangendo.. ma sorrisi
- sei bellissima- mi prese in braccio papà
- grazie papà- lo abbracciai forte
- ti ho comprato una cosa, L ho posata nel tuo armadio quando eri fuori con hunter - disse
- cosa mi hai preso ? Perché mi hai fatto un regalo isa - mi sedetti sul letto
- tieni - mi diede questa scatola di Luis Vitton
- che cos'è ?- dissi
- spero ti piaccia - disse lei
Era un fazzoletto
- è di seta così non ti darà fastidio alla testa, è starai al caldo- mi spiegò lei
Scoppiai a piangere
- grazie, sei la migliore amica che potessi chiedere - la abbracciai forte
- resti qui sta notte ?- le chiesi
- resto per tutto il tempo che vuoi - ci stendemmo sul letto abbracciate
Nathan pov
- Nathan dove vai ?- disse mia madre quando presi le chiavi della moto
- lascialo andare tesoro - disse papà
Non volevo più stare lì, per nessuna ragione al mondo, per me era difficile vedere mia sorella così...non ero ancora pronto a realizzare tutto questo
Ero lontano da casa... seduto su un marciapiede con una birra in mano, sconsolato quando vidi due ombre avvicinarsi. Alzai la testa
- CHE CAZZO CI FATE QUI?- quasi urlai
- sei nella nostra zona Ferris - disse jessica Anacleti
Mi sedetti di nuovo a terra
- che ci fai qui ?- disse medison, guardai jessica
- vado a fare una passeggiata, ma tra un ora torno, Manfredi ed andres non dovranno sapere nulla hai capito medison ?- disse lei alzandosi ed aggiustandosi la gonna lunga
- allora ? Cos'hai ?- disse medison
- non vengo a dirlo alla sorella o cugina del mio nemico - bevvi
- allora iniziò io - disse lei prendendo la birra dalle mie mani
- mi sposo - si scolò tutta la birra
- ma hai 16 anni !- dissi sconvolto
- mio fratello maggiore ha deciso così - disse lei
- e chi sarebbe ? Visto che ancora non capisco la vostra linea familiare -
- andres è mio fratello, ed è il capo famiglia... jessica è la sorella maggiore di jo,juan e Manfredi sono fratelli e siamo tutti cugini - disse
- chi è lo sfortunato ?- sorrisi sorridendole
- Manfredi- disse lei abbassando lo sguardo
- ma lo ami? Ma è tuo cugino - ero senza parole
- così vuole la tradizione non importa cosa voglio io - era davvero una situazione triste e la vidi lei era triste
- sai che sei molto più bella con i capelli sciolti e con la tuta- le sorrisi
- ma a me piacciono le gonne, lunghe-
- forse perché hai sempre messo quelle, è non consoci un pantaloncino o una mini gonna -
- andres non vuole - abbassò gli occhi
- andres non vuole molte cose -accesi una sigaretta
- vuoi una ?- le chiesi, sorrise e abbassò lo sguardo
- ho capito già, andres non vuole ?- scherzai
- esatto - si morse il labbro
- ecco jessica - la vedemmo arrivare in lontananza così misi il casco e salii in moto
- sei bellissima - dissi prima di andare via... era davvero bella, e odiavo quello che doveva vivere, non era giusto
Il giorno dopo
- buongiorno - io, hope ed isa scendemmo a fare colazione
- come avete dormito ?- domandò papà baciando hope
- così così - mi sedetti
- andate, su che è tardi - disse mamma
- andiamo ?- presi le chiavi dell'auto
Hope si fermò davanti lo specchio all'entrata, caccio un fazzoletto dalla borsa e lo legò in testa
- ci vuole stile... anche in questo caso - mi sorrise e fece L occhiolino
- buona giornata ragazzi- disse mamma
- ti guarderanno tutti hope ma tu non preoccuparti che ci siamo noi - dissi
- che guardino fratellone, sono bellissima - scese dall'auto
- buongiorno - ci riunimmo tutti quanti insieme
- buongiorno a voi -
- stanno venendo eccoli - disse hunter guardando oltre le mie spalle
- che cazzo è successo a quelle due ?- disse Isabelle
- sono state picchiate - sussurrai vedendo medison e jessica con gli occhi gonfi e pieni di lividure che cercavano di comparire con trucco o con i cappelli 
- poverine - disse hope
- entriamo - dissi abbracciando mia sorella. Tutti gli occhi erano puntati su di noi, anzi su di lei che camminava a testa bassa
- hope! Alza la fottuta testa, sei molto più bella tu senza capelli che loro con i capelli- disse Isabelle
- sei una Ferris non vergognarti mai -
- avete ragione, io L ho fatto per voi non vorrei che la mia bellezza oscuri poi la vostra - scherzò lei
- a dopo fratello - ci separammo
- quanto è dura vederla così- disse erik
- si hai ragione è bruttissimo- dissi sedendomi al mio banco.
Le lezioni passarono in fretta ma oggi dovevamo trattenerci anche il pomeriggio per non so quale motivo futile.
- vi raggiungo tra un attimo sugli spalti ragazzi -dissi allontanandomi appena vidi medison
Così la afferrai e la tirai nello sgabuzzino
- che ti è successo ?- dissi
- sono caduta - abbassò lo sguardo
- la verità medison -
- te lo detto Nathan sono caduta- le spostai i capelli
- ma che cazzo vuoi da me Ferris - mi strattonò
Per qualche istante ci guardammo negli occhi, aveva gli occhi cioccolato e i capelli neri, le labbra carnose e la pelle olivastra. Erano pochi secondi che ci guardavamo quando sentii le sue labbra sulle mie, mi staccai immediatamente
- che cazzo fai medison ?- dissi io guardandola
- scusami - stava per uscire da quel ripostiglio
- aspetta - la baciai, questa volta fui io a baciarla e lei ricambiò subito il bacio, ci staccammo le spostai i capelli per vedere il livido, fece una smorfia di dolore
- fa tanto male ?-
- poi passa non ti preoccupare- disse uscendo da lì

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ma quanto cazzo è forte hope per non parlare di medison e jessica 

insomma le nostre ragazze sono tutte GIRL POWER

vi amo 

xoxo silvia

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora