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- svegliati medison siamo arrivati - dissi
- non ci credo ancora - sorrise lei
- è fatta -dissi
- questi sono tuoi - le diedi dei documenti falsi
- che sono ?- domandò lei naturalmente
- legalmente ti ho sequestrata - risi
- da oggi in poi sarai allison parker - sorrisi
- mi piace il mio nuovo nome -ora era felice
- mio zio ti darà una mano, starai da lui finché non troverai una sistemazione e un buon lavoro - dissi
- sono in debito con te - disse lei
- tranquilla! Basta che tu sia felice -sorrisi
Il telefono mi squillava in continuazione
" mamma pronto" risposi
" Nathan dove sei ?" Disse lei preoccupata
" sono a Boston da zio Diego"
" NATHAN QUANDO TORNI A CASA TI PICCHIERÒ COSÌ TANTO CHE... TI AMMAZZO CHE CI FAI A BOSTON? DIEGO LO SAPEVO ?" Urlò così tanto che dovetti allontanare il telefono dall orecchio
" si mamma zio lo sapeva, tranquilla sto bene torno presto"
" Diego mi sentirà quello stronzo"
" ti voglio bene" dissi
" anche io ma non fare più scherzi del genere" attaccò
- e ora ?- domandò medison
- eccoli ! I miei zii - dissi vedendo Diego e Carlotta in lontananza
- zii- li salutai
- ci sei mancato ragazzo - mi abbracciarono
- lei è medison Anacleti cioè allison parker - dissi ridendo
- è un piacere conoscerti allison, vedrai starai bene- disse Carlotta
- io sono Diego, è un piacere aiutarti - disse gentile mio zio
- grazie vi sono debitrice -
- oh sta tranquilla poi troverai un modo per sdebitarti - disse lui
- andiamo a casa ?-
::: due giorni dopo
- io devo tornare a casa - dissi
- lo so - medison si sedette al mio fianco
- qui starai bene, per qualsiasi problema chiamami questo è il mio numero - dissi scrivendo su un foglio il mio numero
- ma non ho più il mio telefono -
- questi sono tuoi - le diedi una busta
- sono 5.000 dollari, puoi compare un telefono e qualche vestito -
- non posso accettarlo Nathan sono troppi hai già fatto tanto - Chiuse la busta
- medison, tranquilla, accettali ti prego - li posai sulla scrivania
Mi abbracciò forte
- grazie - disse ancora
La baciai
- troverai un ragazzo che ti ami per ciò che sei- le accarezzai i capelli, le scese una lacrima
- tutto quello che c'è stato tra di noi ... è stato bellissimo, non lo dimenticherò mai! - le sorrisi in modo dolce
- addio allison parker - ero fermo sulla porta della sua stanza, aprii la porta... ma poi la richiusi, mi girai e alle mie spalle vidi medison
- resta altri 10 minuti - mi chiese
- anche venti - la baciai, le nostre lingue si cercavano... nessuno dei due poteva negare la forte attrazione fisica che c'era.
Mi toccò il bordo della maglietta fin quando non la tirò via, si allontanò da me, iniziò lentamente a sbottonare i bottoni della camicia mentre mi fissava intensamente
- così mi fai impazzire- la tirai a me e la baciai.
La feci sedere sulla scrivania e avvolse le sue gambe intorno alla mia schiena, il mio membro premeva su di lei e questa cosa a lei piaceva infatti mi slacciò velocemente la cintura e mi abbassò i jeans, le alzai la gonna e le sfilai gli slip, senza troppi preliminari e perdite di tempo entrai in lei... per un momento le mancò il fiato, aveva le sue unghie infilate nelle mie spalle e il suo bacino andava a ritmo con il mio, ero sudato, e anche lei aveva la pelle lucida e i capelli scompigliati era bellissima.
Dopo aver fatto sesso ci rivestimmo, mi sedetti sulla poltrona e lei sulle mie gambe
- grazie- disse
- per cosa ?- accesi una sigaretta
- vuoi ?- continuai
- volentieri - disse così glie La passai ... tossì e sorrise
- andrà meglio - aspirai
- grazie perché ho fatto sesso per la prima volta - cosa... non è possibile che era vergine me ne sarei accorto, medison cioè allison vide la mi faccia perplessa
- quando Manfredi mi toccava a me faceva schifo, faceva i cavoli suoi e poi andava via come se fossi una prostituita- disse
In quel momento pensai a tilde e alla situazione che mi aspettava quando sarei tornato a casa
- invece con te è stato diverso - sorrise dandomi un bacio sul naso
- ti voglio bene Nathan - mi scompigliò i capelli
- anche io allison - le sorrisi gentile
- ora devo andare - mi alzai
-addio medison- uscii da camera sua
- sto andando via - salutai gli zii
- so che con voi è in buone mani! Grazie per avermi aiutato - li abbracciai
- la tratteremo come una figlia- disse Carlotta
Ero felice che medison era lì con loro, purtroppo Carlotta non poteva avere figli e aveva tanto amore da dare e medison era la persona giusta
- sta tranquillo ho parlato io con tua madre torna a casa tranquillo -
-grazie di tutto - chiusi la porta del suo appartamento
///
- sono a casa - dissi entrando in salone
- NON FARLO MAI PIÙ - disse mamma
- scusami hai ragione - la abbracciai
- che sei andato a fare da zio Diego ?- disse hope
-ora vi racconto - ci sedemmo sul divano e raccontai tutta questa storia, tralasciando baci e carezze
- TU SEI PAZZO NATHAN, i fratelli cugini quel che sono ti cercheranno - disse hope
- ma non sanno che sono stato io ad aiutarla-
- è tutto finito ora sta bene, e Diego e Carlotta sono felici- buttai la mia schiena contro il divano
- allora com'è andata la chemio ?- ricordandomi che L aveva fatta ieri
- sono ancora stanca ma sto bene - disse lei
- allora ? Tu e medison - mi guardò sorridendo quando salimmo in camera sua
- no ma sei scema! L ho solo aiutata - dissi
- come sta tilde ?- domandai
- non è più lei. È molto silenziosa, sempre assente, e ogni volta che un uomo che sia papà o jeff provano a sfiorarla quasi piange - si buttò sul letto
In quel momento pensai che L avevo persa per sempre, ma non dovevo essere egoista e pensare prima al suo bene.
- caso mai le parlo in questi giorni -
- se si lascerà avvicinare -
-cambiamo discorso - dissi
- che ha detto il medico ?- domandai
- che sto guarendo che il tumore si sta rimpicciolendo e che non dovrò asportare il seno- disse felice
- finalmente una bella notizia - sorrisi
- avrò ancora per molto tutte e due le tette- disse
- smettila di parlare di tette hope- le lanciai un cuscino
- perché cos hanno le mie tette ? - disse lei
- non lo so domandalo ad hunter che sicuro  le ha viste - dissi, la buttai li ... sottile sottile
- NATHAN NESSUNO HA VISTO NIENTE  CHIARO - rise lei imbarazzatissima
- redoan sta bene ? Ha ancora tutti i denti ?- scoppiai a ridere
- sta meglio e si ha ancora tutti i denti -
- peccato -
- comunque ho una cosa da raccontarti ma giura che non lo dirai a nessuno neanche ad Isabelle- le allungai il mignolino che lei afferrò con il suo
- giuro !- E così gli raccontai che in quel bagno redoan non era solo
- può essere davvero che doveva andare in bagno -
- e perché in quel bagno se c'è ne erano altri tre liberi! Che pisciano insieme nella stessa tazza ?-
- non lo so! E non puoi saperlo neanche tu -
- io so quello che ho visto hope Ginevra Ferris - sorrisi
- tu pensi che erik sia-
- gay - conclusi la frase
- e perché non l ha detto ?- disse lei
- bho forse ha paura-
- però Isabelle dice che scopano bene -
- dai hope può mai dirti che non scopano come si deve  ?- dissi
- non lo so, può essere che mi sbaglio e lo spero per Isabelle non è giusto che viva in una menzogna, ed erik dovrebbe dirlo siamo i suoi migliori amici insomma cosa cambia chi si porta a letto - sospirai quasi sconsolato
- oddio ora mi sento in colpa, dovrei dirlo a isa ma ho promesso cazzo, ti odio Nathan non devi dirmi queste cose cazzo - si avvilì
- non devi essere tu a dirlo a isa ma lui quindi fatti i fatti tuoi hope -
- hope scusami, per caso hai una penna ?- entrò tilde in camera
- oh non vi disturbo - disse chiudendo la porta
- TILDE FERMATI - dissi spalancando la porta
- entra per favore vogliamo parlare e mi terrò a distanza se è questo quello che vuoi - alzai le mani in segno di resa, mi guardò con quei suoi occhioni teneri, abbassò il capo ed entrò in camera e si sedette a debita distanza da me
- noi eravamo amici, migliori amici perché ora sei così distaccata ?- disse hope subito
- non ti chiediamo che tutto torni come prima ma che almeno non ci tratti come degli estranei - dissi io
Stavo davvero male, e forse pensare a risolvere i problemi di medison mi aveva fatto dimenticare i miei, ma ora ero lì e mi stavano arrivano addosso come una valanga.
- io...io non lo so perché non riesco più a trattarvi come prima e non è una cosa che vorrei -
- impegniamoci tutti a risolvere questo contrattempo- le sorrisi gentile
- come vedi Nathan, è sempre il solito coglione, non ti sfiorerebbe mai contro la tua volontà, nessuno mai lo farebbe, papà ti ama come una figlia e jeff... lui è tuo padre come potrebbe mai farlo?-  hope la rassicurò
- qui nessuno ti vuole fare del male, siamo sempre i soliti, la solita famiglia di qualche tempo fa-
- che ne dici se vi stringete la mano ?- hope ci guardò
- così senza impegno- allungai la mano... tilde fissava la mia mano come se fosse il male, la scrutava, la studiava
- ti stringerò la mano e basta - la invogliai ad afferrare la mia mano, guardò hope, forse per farsi dare sicurezza.
La afferrò un po' titubante al suo tocco... rabbrividii, come dei flash tutta la nostra storia mi passò davanti gli occhi
- vedi! Non è successo nulla - dissi alzandomi
- ci vediamo giù - uscii e andai in camera a cambiarmi

SIAMO AGLI SGOCCIOLI.. PIANGO 

BOXE or DANCE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora