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Alla fine della giornata scolastica Bakugo, da solo visto che Shouto se ne era andato prima per un malore, stava portando in braccio la ragazza dai capelli che cambiavano dal bianco ai candidi colori chiari dei pastelli che Katsuki aveva nell'armadietto e che non usava mai.
Yuri dormiva, come già detto, portata in braccio dal ragazzo; la teneva per sul braccio mentre lei era agganciata con le braccia al suo collo e sonnecchiava con le cuffie del biondino alle orecchie.
Le erano piaciute molto le canzoni che aveva nel telefono. Non tutte, ma la maggior parte.
Arrivarono all'uscita della scuola, lì Aizawa stava parlando con un'altro professore.
Si stupì quando vide la ragazza addormentata tra le braccia del suo studente migliore. Migliore tutto tranne nel comportamento. Giurò a se stesso, mentalmente, che se Yuri avesse lamentato almeno una volta un suo comportamento, detto una parolaccia o fatto un gestaccio lo avrebbe sospeso per almeno 10 giorni.
Era esagerato, lo sapeva, ma Yuri ora occupava la sua vita e voleva che continuasse a crescere al meglio.
Il suo modo di comportarsi era cambiato molto rispetto ai primi giorni. Non era la ragazza di circa 13/14 anni che non aveva emozioni, quella era una ragazza piena di vita che sorrideva e che si esprimeva.
E lui avrebbe fatto di tutto per non 'rovinarla'
"Si è addormentata un'ora fa." Disse Bakugo al suo insegnante mentre gli dava tra le braccia Yuri.
"Dovrebbe portarla più spesso." Mormorò, Aizawa si stupì e continuò a guardare il ragazzo mentre camminava verso l'uscita.
Capì subito, avendo più anni di esperienza, cosa Katsuki avesse provato, i sentimenti che si erano accesi e che ora lampeggiavano come un'allarme. Intimorendo quel cuore che temeva di avere la delusione e di essere troppo debole per riuscire a raggiungere il traguardo.
"Kacchan..." sussurrò la ragazza, ancora dormiente, Shota le accarezzò i capelli, cominciando a camminare verso il parcheggio dove era parcheggiata la sua auto.
Un senso di pentimenti lo stava avvolgendo lentamente, aveva sbagliato a chiamare anche Katsuki; non gli era passato per la testa che Yuri potesse risvegliare con facilità certi sentimenti in un ragazzo come lui.
Aveva sottovalutato l'albina e la sua capacità, appena scoperta, di valutare le persone e riuscire a farsele amiche. Magari anche cambiarle.
Pentimento e compatimento.
Perché Yuri non avrebbe mai potuto avere una vita normale e, Bakugo, se davvero si fosse innamorato senza accorgersene e l'avrebbe voluta 'per se', avrebbe dovuto combattere. Anche contro Aizawa.
Perché Yuri non era un regalo che la vita gli avrebbe permesso di ricevere come ogni altro amore.
Katsuki nel mentre camminava tranquillo, ascoltando per la quarta volta la canzone che era piaciuta di più a Yuri, senza riuscire a capire perché le fosse piaciuta così tanto e senza neanche accorgersi di star sorrisendo.
Quella ragazzina l'aveva colpito in pieno cuore con un semplice sorriso senza che lui se ne fosse accorto.

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