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"Sveglia Bakugo! Avanti e tardi sveglia! Ci sei?!" la voce di Kirishima infastidí Katsuki, che voleva solo riposare in pace sul suo letto dopo la giornata stancante di ieri. Composta prima dalle normali lezioni, poi dall'allenamento e dopo ancora dall'allenamento per la licenza provvisoria per fare il tirocinio ed agire al fianco di un vero Eroe.
Eroe. Chi sa per i Villains cosa significasse questa parola.
Per Katsuki Bakugo un guadagno, un lavoro, uno stile di vita, un titolo, il suo traguardo o forse l'inizio di una vita migliore.
O forse ancora un sogno infantile che la vita non gli avrebbe permesso di avverare.
Il biondo apri la porta e Kirishima gli sorrise in modo abbastanza pacato.
"È una bellissima giornata, ti va di uscire assieme a me?" il ragazzo lo guardò alcuni secondi, intanto Mineta sussurrò all'amico che gli stava camminando affianco qualcosa tipo:
"Kirishima può essere nella lista dei gay visto da un certo lato, anche Bakugo, hai visto che vita stretta?" dopo ciò il biondo ebbe il forte istinto di lanciarlo dalla finestra, ma si sentì buono. Chi sa se a Yuri sarebbe andato bene, se lo avesse maltrattato in quel modo.
"Se tu fossi la madre di Yuri lo farei pure." il rosso lo guardò abilito.
"Ma è-" "esatto." lo interruppe, andandosene verso le scale con le mani in tasca.
Kaminari si avvicinò al rosso, affranto, non riusciva proprio a risollevare il morale a quel ragazzo testardo a con cui era sempre riuscito ad essere d'accordo, in qualche modo.
"Da quando Yuri è stata presa, sembra che il peso che ha sulle spalle si sia fatto ancora più grosso. Si incolpa del suo rapimento, credo." il biondo dalla saletta nera guardo Bakugo scendere le scale.
"Fallo parlare con qualcuno di adatto, forse potrebbe alleggerire questo suo...peso." gli dette un colpetto sulla schiena e si allontanò di nuovo.
Kirishima andò nell'alla femminile del piano e bussò alla porta della ragazza dai capelli castani, Ochaco
La porta fu aperta quasi subito.
"Kirishima-kun tutto ok?" il ragazzo le spiegò cosa volesse che facesse o che provasse almeno a fare, Uraraka accettò di aiutare l'amico, sorridendo anche lei in modo poco splendente, quasi spento, stanco.
Entrambi tra poco avrebbero avuto una missione, non c'era poi così tanto tempo per certe cose...
Nel mentre Bakugo si stava comodamente gustando un panino apoena fatto mentre osservava con la guancia spiaccicata al tavolo il suo telefono, ma non c'era nulla di nuovo, nulla che gli potesse interessare.
Apparte una cosa: ci si imbatté per puro caso, scorrendo le notizie, 'B04, la cavia salvata' il titolo continuava ma non lo aveva letto tutto.
Aprí la pagina è cominciò a leggere, il sito degli incidenti della città e dintorni solitamente era colmo di cose che non gli interessavano nemmeno un po', però non sapeva nulla su Yuri Aizawa -o B04-, e come ogni persona con un pelo di curiosità rimase a fissare quello schermo scordandosi anche di masticare la colazione.

Just An Experiment 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora