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La mano del ragazzo era ancora sulla sua testa, lui era seduto su uno dei divanetti con lei sulle gambe.
Toga parlava con un Villain di cui il nome a Yuri veniva continuamente nascosto.
La ragazzina aveva occhi rossi da cui scendevano le lacrime ogni tanto, mentre i suoi muscoli erano contratti e pronti a farla scattare via. Ma era debole.
Indifesa intanto che il collare antri-Quirk faceva il suo lavoro e la mano di Dabi, del ragazzo dalle cicatrici così freddo e menefreghista che la stava scaldando con il suo tepore corporeo -o forse solo il suo quirk-, scivolava per i suoi capelli e veniva di nuovo poggiata sulla sua nuca, a ripetizione.
La sua mano era calda, al contrario dell'altra, che sfiorava avvolte quella dell'abina. Era anche molto grande e bruciacchiata con cicatrici. All'inizio della serata, poco prima quando il corvino aveva voluto sedersi, per alcuni secondi, Yuri, seduta solo tra le sue gambe si era sentita avvolta dal tepore di Katsuki o forse di Shota, la sua mente cercava in tutti i modi di rilassarla, di farla sentire al sicuro.
Ma il momento era stato spezzato dagli ordini di Dabi, che le imponevano di sedersi sulle sue gambe.
Dopo quello la sua testa non era più riuscita ad ingannare la realtà.
Che fosse un bene o un male l'albina non lo capiva.
Lei ora era tra i Villain, chi sa dove nella città, sedeva sapendo che prima o poi l'avrebbero coinvolta o l'avrebbero uccisa; non poteva ignorare questi fatti. Questa sua vita. Questo momento.
"Hai fame piccoletta?" chiese Shigaraki. La ragazza annuì, ho mangiava da sola o la obbligavano, non aveva scelta.
Il ragazzo su cui era seduta le mise di fronte un panino, non guardò cosa contenesse lo prese e lo morse e basta.
Non badò di cosa sapesse, se fosse buono o meno, continuò solo a fissare il tavolo di fronte.
Cercò di sbriciolare il meno possibile, non sapeva se Dabi si sarebbe arrabbiato o meno, comunque era meglio non tentarlo.
Dopo, si ranicchiò come meglio poté al corpo del ragazzo dalle scure bruciature, che la lasciò fare chiudendo gli occhi e lasciando che il passato che lo aveva reso in "Villain", o qualsiasi cosa fosse, gli scorresse nella mentre come un film di quelli brutti. Di cui lo sceneggiatore dovrebbe andare e suicidarsi...
"Quale bellissimo trofeo abbiamo ricevuto, vero Kurogiri? Te lo dicevo." Rise, Yuri si strinse. Le emozioni contrastanti e la voglia di urlare contro a quelle persone, ribellarsi.
Ed invece solo un ago che le preleva a del sangue e poi un altro ancora in cui liquido sembrava lo 'yogurt', non lo aveva ancora provato quel cibo per lei  strano, ma lo aveva visto in una pubblicità mentre camminava quel primo o secondo giorno di affidamento.
"Non...voglio...." Sussurrò cercando di farsi forza e di rimanere sveglia, ma le palpebre si chiusero senza che lei volesse e il nero più denso la avvolse. Poco dopo un orribile scenario: il suo Quirk si era di nuovo attivato ed ora le mostrava...

Just An Experiment 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora