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Scusate questo ragazzo coglione, ho avuto alcuni problemi.
Sapete consigliarmi qualche canzone (niente italiano)?
Ascolto quasi tutto, i consigli sono ben accetti.

Proverò a finire il prima possibile ma se per caso qualcuno saprebbe aiutarmi nel fare il finale, scrivetemi o nei commenti o in privato.
Grazie.

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"Minchia se sei stupida." si mise a ridere di gusto, ridere di fronte a quella ragazza che gli aveva confessato la sua cotta.
Yuri lo guardò estremamente confusa, finché continuando a sentire la risata troppo divertita del ragazzo non creò il suo ventaglio e gli colpì forte la nuca.
"Ahia porca troia!" porto subito le mani sul punto colpito, con volto furioso, ma subito dopo cambiò espressione capendo la cazzata appena compiuta di fronte alla sua lei.
L'espressione dell'albina infatti era qualcosa di terribilmente triste ed offeso, come c'era da aspettarsi.
"Non-" "Aveva ragione otō-san. Sei solo uno stronzetto..." le scivolarono con serietà le parole di bocca, alzandosi dal letto sotto lo sguardo del biondo.
In quel momento per ogni farfalla che gli volava nello stomaco finí anche l'ultimo minuto della sua vita, durata troppo poco.
Il cuore fece un tuffo nel silenzio dopo che la porta fu chiusa.
Ma non chiusa con rabbia,
chiusa tranquillamente come nulla fosse, senza provocare rumore inutile.
Ed i muscoli si rilassarono dopo esser rimasti contratti per troppo tempo.
Pochi attimi dopo, realizzò.
Si alzò e aprì la porta senza curarsi del fatto che avrebbe fatto un rumore quasi assordante sbattendo al muro; la ragazza stava appena scendendo le scale.
La afferrò con forza e la spinse sul muro, incurante; le prese il mento e la 'costrinse' ad alzare il volto verso il suo.
Nuove farfalle aprirono per la prima volta le loro ali nel suo stomaco,
quasi ne poteva sentire il rumore in quel silenzio tombale creatosi in tarda sera.
"Cosa-" le parole furono rudemente fermate dalle labbra del più grande,
niente pensieri,
nulla di nulla,
solo il forte rumore dei loro cuori che ai loro ritmi diversi riuscivano a combaciare perfettamente.
Di cui il rumore sentivano così forte nelle orecchie.
E che dettava ogni movimento.
Nessuna paura, nessun pensiero...
e chi se ne fregava se li vedevano...
Aizawa chi?
Regole? Sono fatte per essere infrante, non interessano a nessuno.

Come quando leggi un libro,
quando leggi le parole fatte d'inchiostro sulla pagina e non riesci a staccarne gli occhi, troppo preso.
Quel momento si poteva paragonare alla lettura di un libro che si ama, in una scena particolare, di cui non riesci a saziarti dopo averla letta una, due, tre, volte.
Anche dopo aver analizzayo ogni parola ed averne approvato la perfetta armonia con le altre.
"Lo sapevi già stronzetta, non è così?" "Non c'è il bisogno di sapere sempre come andrà." poggiò la mano sul suo collo sorridendogli tranquillamente.

Di colpo lo abbracciò, spostandolo di qualche passo.
Gli scivolò letteralmente sul busto, fermandosi con le braccia strette ai suoi fianchi.
"Amo Katsuki!" si sentí da sopra il tessuto della sua maglietta, in cui la ragazza si era fiondata a riparare dal suo sguardo da dominante.
Roteò gli occhi, alzandola in piedi e stringendola con più delicatezza a se.
"È fottutamente palese e scontato, ma ricambio fottutamente di più di te." udí dei passi sulle scale del piano di sotto.
"Vai, prima che il fottuto sensei mi ammazzi." si liberò della sua presa, ma non la poté guardare scendere le scale, era sicuro il prof o qualcuno della classe, se l'avrebbe visto lì a guardarla con quei occhi così patetici glielo avrebne ricordato a vita.
Per cui torno in camera con un mezzo sorriso increspato sulle labbra.
Mia.

Just An Experiment 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora