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"Ti prego! Ti prego chiama il tuo capo!" Urlò Yuri, prima che Toga le infliggesse un altra lesione che non l'avrebbe mai portata alla morte.
Strinse le mani alle catene mentre la bionda sorrideva nuovamente in modo sadico uscendo dalla stanza.
Cosa gli stava costando non provare più dolore...? Ma non c'è la faceva più.
Si guardò le gambe e le braccia, le ferite avevano smesso di perdere sangue, fortunatamente -o forse no-.
Tomura arrivò sorridendo.
"Ebbene ti sei decisa?" L'albina annuì.
"Allora siamo d'accordo. Niente torture e tu collabori." Yuri annuì, non poteva più sopportare. Stava crollando.
Ora però, da dove le trovava le forze per andare assieme a loro contro i Hero, contro il suo tutore che le voleva un mondo di bene e la stava cercando, contro Bakugo, Todoroki, Midoriya, Ochaco e tutti quei ragazzi che le avevano sorriso sin dalla prima volta e che volevano solo il meglio per lei...?
Shigaraki tolse l'ago della flebo e la liberò dalle catene. Aveva i polsi sanguinanti le facevano male, ma non ci badava.
Dabi la bendò; più tardi e le procurò una lunga felpa nera, dei pantaloni e delle scarpe diverse da quelle che portava prima.
Yuri si vestì, sotto la stretta osservazione di Toga, poi fu portata da Shigaraki e ci stette mano nella mano tutto il tempo.
Con i brividi a fior di pelle mentre il suo Quirk si attivava di continuo mostrandole le varie morti di fronte agli occhi. Uccisa da Toga, da Dabi, da altri Villain, polverizzata da Shigaraki, suicidata di suo volere, costretta al suididuo, uccisa per l'inutilità, lasciata morire, ammazzata dopo essere stata trovata...ammazzata perché non aveva rispettato le regole che le avevano imposto ore prima e che neanche riusciva a ricordarsi.
La mano del ragazzo si strinse alla sua, mentre uscivano la sera. La polizia andava da parte in parte con la sirena e le luci accese illuminando gli occhi rossi e impassibili di due che avevano subito troppo. Una che non aveva ancora finito di subire ed un'altro che aveva deciso di far subire ad altri.
I capelli bianchi sporchi e ora diventati più di un grigio tagliati corti in malo modo che le accerchiavano il viso stanco, coperti da un cappuccio.
Shigaraki aveva una mascherina bianca, quelle da ospedale, sul viso. Yuri invece una sciarpa.
"Se il tuo Quirk sia attiva e vedi un Hero dirigersi verso qui dimmelo subito." Gli suonavano in testa le sue parole. La mano grande dell'azzurro stringeva con forza la sua piccola e più delicata, scoperta e quindi fredda.
Le ferite le facevano ancora male, nonostante avessero già qualche giorno, forse due, forse tre.
Alzò lo sguardo e vide Aizawa saltare di palazzo in palazzo, voleva urlare e corrergli dietro scusarsi per aver accettato e non aver continuato a sopportare, ma lo seguì semplicemente con lo sguardo continuando a camminare al fianco del Villain. Andarono in un negozio e comparono un po' di roba da mangiare, poi tornarono, Yuri non poté guardare la via dove si trovava il posto in cui la tenevano, quasi tutto il tempo ebbe gli occhi chiusi al ritornò.
Quando entrarono e lei fu spinta contro Dabi, andando a scontrarsi con la sua maglietta bianca, ebbe il forte istinto di colpirlo e correre verso quella che aveva capito fosse l'uscita, il teletrasporto che si chiudeva, ma invece rimase ferma sentendo la mano del corvino sulla sua testa, mentre le accarezzava i capelli.

Just An Experiment 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora