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"Che hai?" domandò Bakugo, avvicinandola a sé ed accarezzandole la testa, i capelli grigi diventarono rosati, poi azzurrini, di nuovo bianchi ed ancora grigi mentre la ragazza non faceva in tempo ad asciugare le lacrime che altre solcavano il suo viso arrossato.
"I mie-i genitori son-o stati ucci-isi perché son- n-nata...questo fa...fa di me un c-cattivo?" singhiozzò.
Bakugo le prese le spalle, abbracciandola, Todoroki si avvicinò a lei e si abbassò, guardandola stringere la maglia nera del ragazzo esplosivo.
Prese la sua mano e le mostrò un sorriso pieno di rammarico e tristezza.
"Yuri, non è colpa tua se i tuoi genitori sono morti, sono quelli che hanno fatto gli esperimenti su di te che li hanno uccisi. Non è colpa tua, assolutamente."
"E non pensarlo neanche, non è colpa tua." aggiunse Bakugo, guardando la più piccola mentre stringeva la mano del ragazzo dalla bruciatura con le lacrime che rallentavano la loro corsa sulla sua pelle candida e quasi diafana.
Ora si che si sentiva bene, nessun peso sulle spalle che potesse schiacciarlo ed il cuore in pace mentre stringeva di nuovo la ragazza a se, per rassicurarla e, in un certo senso, cercare di tenerla al sicuro.
....anche se era in parte l'egoistico voler tenerla solo per se e non sentirsi male per la mancanza....
Quel piccolo angioletto salvato dagli inferi doveva essere protetto, e questo compito l'avrebbe preso lui, strappando con tutte le forze le regole che gli imponevano per fare si che rimanesse affianco a lui, illesa.

"Aizawa in un certo senso ha fatto bene..." mormorò Yamada.
"Povera quella ragazza...non hai pensato che lo shock era appena finito? Poveretta..." Midnight guardò male il corvino, che in tutta risposta sospirò.
"Yuri merita di sapere tutto, non dobbiamo tenerla all'oscuro." disse BloodKing, sulla difensiva, appovava la scelta del collega.
Tutti meritavano di sapere ciò che li riguardava, Yuri non era esclusa.
"Ma non ora. È troppo presto, non immagino come si senta." ribatté di nuovo Midnight.
"Adesso è con la 1A, si sentirà meglio lì con loro-" cercò di dire Aizawa, ma fu bruscamente interrotto.
"Dopo il fallimento con la B l'hai portata dalla A? Secondo me peggiorerà solo la situazione."
"Lì c'è il signorino Bakugo, andrà tutto bene." disse Nezu, spuntando dalla sciarpa di Eraserhead, sapeva di avere un posto suo ma gli piaceva stare lì.
"Aha...l'innamorato esplosivo..." farfigliò la professoressa, sorridendo maliziosamente.
"Aizawa, ti chiedo di tenere a certa distanza i due, senza separli totalmente però." disse All Might.
"Se quel ragazzo punta alla vetta come dice e dimostra, allora dovrà staccarsi e non pensare alla giovane Yuri. Non può pensare sia all'amore che alla licenza, soprattuto quella da Hero." Il corvino annuì, anche se i sensi di colpa ancora non lo colpivano lo avrebbero fatto presto, troppo presto.
Si congedò, tornando ai dormitori e trovando Bakugo con in mezso alle gambe Yuri, mentre i buffoni della classe la intrattenevano parlandole di ciò che non sapeva e rendendo tutto melodrammatico e divertente.
Il biondo era al quanto rilassato, con la ragazza che indisturbaga stava su di lui, Shota mandò un occhiataccia all'alunno che però rimase a guardarlo tranquillo.
Molto più tranquillo del solito.
"Cosa sarebbe il sesso se non inteso in maschi e femmine?" il professore sobbalzò girandosi con sguardo arrabbiato e riprendendo i due alunni, chiamando poi Yuri a se. La ragazza si alzò delicatamente da Katsuki, salutando tutti e andando con l'adulto verso la sua nuova stanza.
"Coglioni che siete." commentò Bakugo, guardando i compagni di classe con sguardo disgustato i quali rotearono gli occhi sbuffando, visto che era finito il divertimento.

Just An Experiment 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora