"Sei un fottuto ipocrita!"
"Per quanto ancora dovremmo parlarne, Lì?"
Liam accelerò con decisone, superò l'autobus che ci bloccava la strada da mezz'ora.
"Fin quando tu non ammetterai che è vero."
Scossi la testa, rivolsi lo sguardo alla giornata grigia e piovosa che scorreva lentamente fuori dal finestrino, mentre tentavamo di sgusciare via dal traffico del centro.
"Quindi sarei ipocrita perché ho baciato Lou?" chiesi in tono piatto.
La domanda retorica lo fece innervosire ancora di più.
"Beh sì, dato che un momento prima cercavi di convincermi a non andare a letto con Zayn."
Sorrisi, mio malgrado, al suo tono scocciato. Era da due giorni che parlavamo solo di quello, e lui non faceva che tirare in ballo sempre gli stessi argomenti: "Non ti fidi di me, però poi vai a sbaciucchiare Lou", "Io ti dico tutto della mia vita, invece tu mi prendi per il culo". E infine, la mia preferita: "Ti sei alleato col nemico, Harry".
Sinceramente, non capivo perché diavolo fosse così ossessionato da quello che aveva visto.
Sì, avevo baciato Louis.
E sì era mio cugino, lo stesso che fino a poco tempo prima pensavo di odiare con tutto il cuore; lo stesso che avevo costretto a farmi un pompino nel sottoscala (e questo era meglio che Liam non lo scoprisse); lo stesso che ora rischiava di mandare in frantumi il mio muro.
Non so come fosse stato possibile, ma lui era riuscito ad insinuarsi in una delle crepe sulla superficie, a superare l'apparenza, ad arrivare pericolosamente vicino a quel qualcosa dentro di me, che io stesso ancora non sapevo identificare.
Ed io non potevo permetterlo.
Quel bacio era stato un errore. Ma l'attimo appena precedente era stato anche peggio.
I suoi occhi mi avevano denudato di tutte le difese, mi avevano strappato di dosso l'arroganza, la determinazione e l'orgoglio, lasciandomi in balia di quel blu angelico. E gli era bastata una mia unica, piccola debolezza: il desiderio schiacciante ed essenziale di essere amato.
Ma non sarei caduto di nuovo nella sua trappola, non avrei ceduto al bisogno di essere capito o consolato. Non volevo ammettere che quei pochi secondi passati con le labbra sulle sue, con la sua saliva in bocca e le sue mani intrecciate tra i capelli, fossero stati i più belli ed esaltanti che avessi vissuto in quell'ultimo anno."Vedi, non lo vuoi ammettere!"
La voce petulante di Liam mi riscosse ed un brivido mi attraversò la schiena mentre scacciavo il ricordo insinuatosi a forza nella mia mente.
Non dovevo pensarci. Eppure farlo era così rassicurante, così appagante...
"C'è un dettaglio importante che non riesci a cogliere, Leeyum" sospirai.
Storse il muso nel sentire quel nomignolo. "Sarebbe?"
"Che io non sono innamorato di Louis. Ergo lui non riuscirà a prendermi in giro. Ergo non sono ipocrita per averlo baciato."
"Beh neanche io sono innamorato di Zayn, quante volte te lo devo ripetere?" si imbronciò mentre ci fermavamo al semaforo.
Scoppiai a ridere. "Vedi, adesso sei tu a prendermi per il culo."
Mi rivolse un'occhiata a metà tra il divertito e lo scocciato.
"In ogni caso sei un ipocrita" continuò, ignorando la mia battuta. "Perché è evidente che tu e Lou vi odiate. Allora perché baciarlo?"
Una fitta di risentimento seguì le sue parole. Cosa poteva saperne lui, si quello che c'era tra noi? Come si permetteva di giudicare così quel mio unico momento di debolezza? E soprattutto perché le sue domande portavano ad una sola terribile risposta nella mia testa? L'avevo baciato perché lo volevo, perché mipiaceva...
"Si può sapere" sbottai, per scacciare quel pensiero "...perché ti importa tanto che l'abbia fatto?"
Lui sollevò le spalle, intimorito dal mio improvviso accanimento. "E' solo che mi sembra strano. Anche perché siete cugini."
La mia irritazione passò velocemente quando vidi l'espressione quasi disgustata sul suo volto, e scoppiai a ridere di nuovo.
Povero Payne, l'aver visto due persone con lo stesso sangue pomiciare in un bagno doveva aver sconvolto la sua pura e perfetta razionalità.
"Guarda che anche sposarsi tra cugini è perfettamente normale."
"A me sembra strano comunque, ok?"
Sorrisi del suo imbarazzo. "Pensala come vuoi. In ogni caso tra me e Lou c'è un legame di sangue, ma nient'altro. Non siamo cresciuti insieme, non siamo amici del cuore; per me è un estraneo, e come con un qualsiasi altro estraneo, se mi va lo bacio."
Liam rise guardandomi con fare sconsolato.
"Quindi per te baciare gli estranei è normale. Questo dovremmo aggiungerlo alla lista dei Comandamenti di Harry Styles."
"Sai ho cambiato idea, vai pure a scopare con Malik, almeno così mi eviterò questi tuoi attacchi di acidità."
L'altro aprì la bocca per ribattere, ma subito dopo il suo sguardo fu catturato da qualcosa, oltre il vetro cosparso di goccioline del parabrezza.
Strizzò gli occhi per vedere meglio, mentre io lo osservavo confuso e poi "Quello non è Niall?" chiese, indicandomi il marciapiede.
Mi voltai di scatto.
Rintanato sotto un balcone per ripararsi dalla pioggia, accanto al portone che conoscevo tanto bene, c'era un ragazzetto biondo, avvolto in giubbino troppo leggero, il viso affondato in una sciarpa candida, i capelli umidi e spelacchiati, lo facevano assomigliare ad un pulcino.
Sì, era Niall.
"Accosta" ordinai a Liam e mi preparai a scendere.