Vuoi avere soldi? Vuoi avere rispetto? Vuoi essere potente? Impara a essere povero prima.Tante volte mio nonno mi disse questa frase, e aveva ragione cazzo.
Io e quel Maccini scesimo assieme da quel aereo.
I poliziotti di frontiera ci controllarono dalla testa ai piedi per assicurarsi che non trasportavamo nulla, ci fecero anche un piccolo test.
Non avevo preso niente prima del volo, ma a quanto pare Maccini no.
Dalle analisi del sangue videro che prima del volo aveva preso della eroina, ed era allora che avevo la mia occasione di ficcare il naso.
"Un imprenditore non si fa di eroina" Dissi divertito guardandolo.
"Un imprenditore non ha quel tatuaggio" Mi disse fissando il mio tatuaggio, potevo dire la stessa cosa di lui.
"Senti credo che ci siamo smascherati a vicenda. Sono Rino Maccini, sono disoccupato e faccio il corriere. Tu?" Mi disse con un sorriso.
Apprezzo che sia stato sincero, questo approva che non è falso.
"Sono Orlando Ferrez, sono disoccupato e faccio cose illegali. Lieto di conoscerti Rino" Gli porsi la mano con sorriso.
Gli tirai scherzosamente una pacca e dopo i controlli andammo a mangiare assieme qualcosa per Cuba.
Volevo presentare Rino a Warren, in poche ore diventammo buoni conoscenti.
Non definivo mai troppo in fretta un tizio come 'amico' perché non potevo fidarmi facilmente degli altri.
"Cuba è bella, ma è molto sporca dentro" Gli dissi.
"Che intendi?" Chiese.
"Dai, sai di cosa parlo. Havana non è di certo un posto per le suore" Dissi sbuffando leggermente.
"Quindi fai la suora?" Mi chiese.
"No stronzo.." Lui scoppiò a ridere difronte la mia espressione leggermente irritata.
Dopo mangiato mi fermai a parlare con della gente di paese mentre Rino faceva semplicemente capolino con la testa salutando le persone con cui parlavo.
"Orlando!" Dietro di me c'era Rosalia, mia sorella.
Mi saltò al collo e mi abbracciò fortemente, indossava un vestito rosso fino a metà coscia e aveva i capelli legati con un fiocco.
Appena Rino la vide gli caddero fuori quasi gli occhi dalla testa.
"Rino, questa è mia sorella Rosalia" Gli dissi. Volevo vedere se ci provava, e se ci provava con mia sorella lo avrei sicuramente massacrato. Okay, forse non massacrato ma picchiato.
"Piacere" Lui gli pose la mano con uno sguardo molto dolce che farebbe sciogliere qualsiasi donna.
Ma essendo io presente, Rosalia abbassò semplicemente lo sguardo dicendo un silenzio 'Piacere'.
"Dai sù! Venite tutti e due a casa mia. Vieni Rino, ti presento il mio compagno di lavoro" Dissi entusiasmato di presentarlo a Warren.
"Sì, così magari dopo mi fate vedere dove si trova Havana" Mi rispose lui ancora con gli occhi su mia sorella.
Mentre Rosalia camminò, lo presi per la spalla, ma non violentemente.
"Vacci piano, è mia sorella" Dissi scherzosamente dandogli una pacca sulla testa.
"Tranquillo, ho rispetto per le sorelle dei criminali" Rispose lui e scoppiammo a ridere.
Mi piaceva Maccini, era da tanto che non incontravo una persona come lui.
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L'Affare Rosso
RomanceOrlando Ferrez è il cugino di Lolita Carmen Aragona. Sono cresciuti assieme nel quartiere più povero di Cuba ma una volta cresciuti inseguono il cosiddetto 'Sogno Americano'. Per caso dopo anni, Orlando si mette in proprio come meccanico. Penserete...