"Un cognome, un potere"

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"Dammi solo un po' di tempo, oggi parto per Miami promesso" Parlavo al telefono con un mio contatto in America.

Si chiamava Franco Vincent, controllava tutte le auto appena uscite, e quelle che si potevano vendere lui le vendeva.

Lui diceva che il comunismo è il mostro più lungo del mondo,
Ha la testa in Cina,
I piedi in Venezuela,
E i coglioni in Italia.

Non gli diedi torto.

A volte avrei solamente voluto fare una vita di vacanze, ma quel tempo arriva solamente nella vecchiaia. Che sciocco, già a pensare alla vecchiaia stavo.

"Sì ma muoviti, non ne posso più di sentire le tasche vuote!" Urlò ridendo come uno scemo.

"Vabene Frank, fanculo" Fanculo era la nostra parola in codice, quando dicevamo fanculo intendavamo dire buonanotte.

Frank Vincent era controllato dagli sbirri in tutti i sensi, pure mentre andava al cesso.

"Fanculo" Agganciò ridendo e non riuscì a capire se mi mandò a fanculo per davvero.

Risi bevendo un po' di caffè con un po' di cognac, la notte era troppo giovane e breve per sprecarla a dormire.

Andai nel mio studio a smistare un paio di giornali di mio nonno, più vecchi diventavano più soldi valevano.

È che quando una persona invecchia e vede il cambiamento del mondo soffrendo, non gli viene dato niente come ricompensa.

A un giornale invece sì, perché nel mondo gira tutto attorno ai soldi.

Nazisti arrivati in Italia! Il Führer sta davvero facendo del bene?

Il Führer in Austria!

Il Führer, Il Führer, Il Führer...

Solo quello c'era come titolo su quei numerosi giornali. Che noia però, a volte mi chiedevo come sarebbe stato stare in Europa durante la guerra.

Ma un titolo attirò completamente la mia attenzione:

Bonnie and Clyde are making New York City insecure!

Bonnie e Clyde erano una coppia 'filibustieri' o almeno così li definiva mio nonno. Al tempo, loro facevano il gossip in tutti i paesi dicono.

Bluff di accappatoi, se c'è una etichetta americana non puoi strapparla via e mettercela russa!

Mi fece pensare quel titolo. Mi fece pensare e venire una gran idea.

Se avessi preso i miei guanti della Yves Saint Laurent, e ne avessi strappato l'etichetta nessuno sapeva più che erano Saint Laurent.

Se avessi fatto la stessa cosa con le auto?

Insomma, se avessi preso il modello Ferrari e ci avremmo messo il mio marchio non sarebbe stata la stessa cosa? Sarebbe stata un'idea geniale.

Solo che per farlo servivano dei permessi.
I metalli qui a Cuba costavano il triplo del normale.

Se invece avessi comprato il metallo in Cina lo avrei pagato molto meno e io ne avrei guadagnato sopra.

Tutto ciò che serviva per produrre un automobile in Cina costava un botto in meno di quello che avrei speso in qualsiasi altro paese, strano no?

Alla gente importa solo il bel vedere, è come con le donne. Le vogliamo belle sì, ma quella bellezza serve se poi è scarsa dentro? Allora è meglio una Cadillac vecchia e usata che però, le sue ventimiglia al ora le fa bene.

Tutti i ricchoni e star di Hollywood volevano le belle auto, ma anche i poveracci le volevano.

Chissà se pure Castro me ne avrebbe comprata una! Solo a pensarci mi viene da ridere.

Feci in fretta i bagagli, presi dieci bottiglie di whisky e partì per Miami.

Il viaggio sarebbe stato lungo e a me serviva qualcosa per distrarmi, ovviamente con il mio tesoro che si chiamava Whisky.

Al aeroporto non mi dicevano nulla quando trasportavo alcol, ma non perché ero figlio della gallina bianca. Ma per il semplice fatto che tutti conoscvano il cognome Ferrez.

Solo nei Stati Uniti non potevo trasportare nulla perché il mio nome non era ancora conosciuto e non avevo lo stesso potere che avevo a Cuba.

Vi chiederete di che genere di potere sto parlando, ed è esattamente quello che sarebbe dovuto rimanere un segreto.

Ma penso che con la vostra fantasia possiate già immaginare qual'era il mio potere.

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