Era strano, ma la sera stessa in cui incontrai Aresel incontrai pure Lolita. A volte sembrava che Dio mi facesse dei brutti scherzi.E quando mi vide mi baciò appassionatamente, io ricambiai ovviamente ma a primo impatto rimasi sorpreso.
Pensavo che di me non ne voleva sapere più nulla. Non riesco a spiegare cosa provai, ma l'unica cosa che volli era che il bacio non finisse mai.
Avete in mente quella sensazione di potere? Quel potere di seduzione, sapete di attrarre una persona ma essa non ha mai ceduto, ma nel momento in cui cede avete vinto voi la battaglia.
Ecco io così mi sentivo, avevo vinto. Mi sentivo ancora più Alfa di quello che già mi sentivo.
Una donna non è un oggetto, ma sapere che ora lei era mia mi faceva sentire più forte.
Con la donna giusta puoi arrivare dove vuoi.
La portai a casa mia e la mattina seguente mi fece una domanda: "Vogliamo diventare Soci?".
Le risposi subito con un bacio, ed era già un sì. Avere la donna della mia vita come 'Socio' sarebbe stato ideale per le mie esigenze lavorative, anche se non si mischia mai una donna nei propri affari.
Rino anche si mise a lavorare per me, ormai la sua figura era importante per me e mi fidavo ciecamente di lui.
Facevo male? Non lo so.
"Chico, passami l'accappatoio" Mi disse in modo provocante dietro la porta del bagno."Non posso devo andare a cercare Warren ora. Prenditelo da sola" A volte ero uno stronzo, lo so. Ma era la mia natura.
"Vaffanculo" Urlò lei dietro la porta.
"Ti amo anch'io" Urlai uscendo di casa.
Avevo un sigaro in bocca e avevo la camicia mezza sbottonata.
Avevo paura che Warren si fosse cacciato nei guai. Non si faceva sentire da 5 giorni, e 5 giorni sono un 'brutto segno'.
Il primo posto dove andai era Havana, e ad Havana incontrai Rino.
Faceva caldo quel giorno, ricordo che erano 33 gradi fuori e il sole mi stava bruciando quasi il cervello. Rino stava parlando con due messicani e appena mi vide cambiò atteggiamento.
La cosa mi sembrò strana, molto. Mi invitò a chiacchierare con loro ma rifiutai dicendo che avevo da fare.
E appena mi girari il suo sorriso scomparve. Sentivo qualcosa di strano nell'aria.
Sentivo che avevo tralasciato qualcosa, ma non sapevo cosa.
Sentivo di aver sbagliato qualcosa, ma non so cosa esattamente.
Continuai per la mia strada e chiesi ai uomini più importanti di Havana se avevano visto Warren, ma nulla.
Nessuno sapeva niente di Warren. Forse era tornato in Australia Dalla sua ragazza? Forse era tornato in America? Ma me lo avrebbe detto cazzo! Forse era arrabiato che avevo dato Così in fretta fiducia a Rino? Non lo so.
Ero preoccupato. Avevo bisogno di chiedere anche ad Aresel, ai miei genitori anche se non mi volevano vedere. Dovevo chiedere a tutti se avevano saputo qualcosa di Warren.
Andai in spiaggia e trovai Aresel a leggere un libro, il vento le soffiò nei capelli come da bambina.
"Possiamo parlare?" Chiesi grattandomi la testa.
"Di cosa?" Distolse lo sguardo dal libro con un sorriso facendo finta che non fosse successo nulla.
"È scomparso un mio amico, lo hai visto?" Gli mostrai una foto di Warren.

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L'Affare Rosso
RomanceOrlando Ferrez è il cugino di Lolita Carmen Aragona. Sono cresciuti assieme nel quartiere più povero di Cuba ma una volta cresciuti inseguono il cosiddetto 'Sogno Americano'. Per caso dopo anni, Orlando si mette in proprio come meccanico. Penserete...