"Maccini"

24 3 0
                                    


Piace a tutti rischiare e fare cose fuori dal normale.
Poi se non hai il coraggio di rischiare, cosa stai facendo ancora qui?

Se hai fallito non è perché hai sbagliato.
Forse perché non eri all'altezza di un gioco nel quale la tua forza non contava nulla.

Non mi fermo dove si sono fermati gli altri giusto perché si sono accontentati di essere arrivati lì.
Io mi fermerò dove nessuno ha mai osato fermarsi.

-

Mi sono innamorato così tanto che a pensarla mi veniva da piangere.
Mi sono innamorato così tanto da non levarmela più dalla testa.

Stare con lei mi ha cambiato, ormai non riuscivo a stare senza di lei.

Erano passati due lunghissimi mesi, dovemmo tornare a Cuba per controllare che le auto entrassero bene al porto.

E stando lì mi accorsi cosa significa stare lontano dalla persona che ami.

È lì ne ebbi ma conferma, amavo Smeralda.

I soldi mi piovevano dal cielo, stavamo facendo un affare grosso come avevo previsto.

Warren era fiero di me. Con i soldi che avevamo guadagnato si comprò un bunker in Australia, disse che voleva cambiare aria insieme alla sua donna.

Mi incazzai perché dopo sarei stato solo, sì c'erano un mare di persone attorno a me, ma solo Warren mi conosceva.

Ero triste, non sapevo come reagire. Per la prima volta nella mia vita mi sentì solo.

La solitudine è una brutta compagna, ti insegue pure nella notte.

Così tornai a Miami con le borse piene di soldi, si dice che non bisogna mai farsi di ciò che si vende vero?

Io ero strafatto. Avevo bisogno di distrarmi via con la mente, pensavo a tutte le cose che mi facevano male. E una volta che facevo uso di droge, io dimenticavo.

E io volevo dimenticare. Ero agressivo e arrabbiato, sul volo buttai per aria lo champagne della hostess e lei si spaventò.

Andai in bagno a controllarmi e avevo tutti gli occhi rossi, tirai fuori la polverina e ne tirai ancora un po' per calmarmi.

Mi sedetti sul sedile e chiusi lentamente gli occhi una volta uscito dal bagno, ero nella prima classe e non c'era quasi nessuno.

C'era seduto solo un signore con una collana d'oro e un paio d'occhiali grossi, aveva i capelli tirati all'indietro col gel ed era vestito molto elegante.

Lui prese un bicchiere nel vedermi e si sedette accanto a me.

"Dato che è una noia mortale viaggiare mi siedo qui a chiacchierare con lei, posso?" Mi disse.

Lo fissai un minuto senza dire niente.

"Certo che puoi" Gli avevo dato del 'tu' senza accorgermene. Ero talmente pensieroso che avevo scordato le maniere, al diavolo! Il mio rispetto lo merita solo chi mi conosce.

"Siamo molto preoccupati oggi, vedo.." Disse lui girando al polso il suo Rolex.

"Scusi la diffidenza, ma lei chi è?" Chiesi.

L'Affare RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora