Se solo avessi saputo leggere il futuro, o almeno parlare al passato, forse oggi non sarei ciò che sono."Un gran figlio di puttana sei!" Frank spaccò il bicchiere sulla scrivania dalla felicità.
Mi svegliò dai miei pensieri ad occhi aperti e mi resi conto che non era così che volevo finire la frase.
"Sei un fottuto genio! Tanti lo avevano fatto, ma non come lo avresti fatto tu!" Disse prendendo una bottiglia di whisky.
"L'unico problema è quel Castro, come cazzo facciamo?" Mi chiese con gli occhi puntati nei miei.
"Non ho idea Frank" Dissi con lo sguardo perso nel vuoto.
"Pensiamoci domani, come sta la tua famiglia?" Mi chiese con un sorriso sincero.
"Benone, ho rivisto Lolita.." Dissi ispirando il fumo della mia sigaretta.
Il suo studio era cupo, delle vecchie librerie e una scrivania enorme. Lui seduto su una poltrona enorme e io sulla sedia di pelle con la caviglia pogiata sul ginocchio.
"Aragona Lolita?" Mi chiese sgranando gli occhi.
"Già" Pensare che era anni che non la vedevo, assurdo no?
"Si dice in giro che va a letto con i politici, lo sapevi?" Era come un pugno al cuore, ma che potevo dire?
"L'ho notato la sera in qui l'amico di Castro ci provò con lei" Risposi seccato.
"L'amico di Castro? Stai scherzando?" Frank si alzò col bicchiere di whisky in mano guardando fuori dalla finestra.
"A che stai pensando?" Gli chiesi.
Frank era come un padre per me, un padre mai avuto. Aveva quarant'anni e aveva tanta esperienza in ciò che faceva, anche nel fare il delinquente ci vuole esperienza.
Lo conobbi a New York, ero in un bar nel Little Italy ed era una fredda giornata newyorkese.
L'entrata era concessa solo ai calabresi e siciliani, ma a me mi fecero entrare per un affare andato male.
Quel affare l'avevo chiamato L'Affare Quantin. Conobbi per caso Frank al tavolo dove si giocava a carte, e lui mi aiutò.
Avevo l'incarico di amazzare Filippo Quantin, un poliziotto corrotto che mandava a puttane parecchi affari, lo chiamavano La Spia.
Frank provava lo stesso odio come me verso esso, e assieme facemmo saltare la testa a quel essere viscido.
Dico padre mancato perché mio padre non è mai stato fiero di me, ero come un cucciolo non voluto. Mi mancava qualcuno che mi portasse al lavoro, mi insegnasse qualunque cosa facesse un padre.
A me mancava.
L'unica donna che amavo veramente era mia madre, perché essa ha dato anima e cuore per me.
Io davo lo stesso a lei, io trattavo le persone esattamente come mi trattavano.
Se mi trattavano di merda io trattavo di merda.
"Sto pensando che devo dirti di nuovo che sei un testa di cazzo" Mi disse con il suo sarcasmo, ma comunque serio.
"Prima mi hai detto figlio di puttana Frank" Dissi divertito con un sopracciglio alzato.
"Beh non ha importanza, è lo stesso" Disse gesticolando nervoso.
"Sei lo stesso un testa di cazzo!" Ripetè nervoso.
"Arrivi a cosa voglio dire Orlando? Lei è la donna dei politici e tu hai un debole per lei! È geniale" Disse guardando fuori dalla finestra.
Adesso capì cosa voleva dire.
"Non se ne parla Frank" Mi alzai fumando nervosamente la mia sigaretta.
"Invece se ne parla, vuoi mandare al aria tutto? La chiave di tutto questo è Aragona, capisci?" Insistette ancora e ancora finché dissi sì.
Il suo piano era evidente: dovevo avvicinarmi a Lolita.
La cosa mi faceva sentire strano, ma il mio cuore lo voleva.
La mia mente diceva no, ma il cuore sì.
Ti avrei finalmente rivista, o almeno lo speravo.
Non fare che siano voci maligne a fare della tua vita una vita non vissuta,
Fai della tua energia un energia investita nella passione di vivere,
Fai di quella passione un abitudine.
Vivi con gusto ogni secondo della tua vita,
Perché non è ne una scelta ne una decisione,
La vita non la si può più comperare.
Se distrutta, cerca di camminare su quei frammenti con un sorriso.
Poi sai, diventa un abitudine.
![](https://img.wattpad.com/cover/197586240-288-k960026.jpg)
STAI LEGGENDO
L'Affare Rosso
RomanceOrlando Ferrez è il cugino di Lolita Carmen Aragona. Sono cresciuti assieme nel quartiere più povero di Cuba ma una volta cresciuti inseguono il cosiddetto 'Sogno Americano'. Per caso dopo anni, Orlando si mette in proprio come meccanico. Penserete...