Capitolo 19

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"Alessandra cosa succede? Stai male?"
Non riuscivo a parlare, le parole non uscivano. Non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto. 
"Ale...mi fai preoccupare! Perché non parli?"
"Lino, io...non so come di-dirtelo"
"Cosa?" La sua voce era tremolante, percepivo la sua ansia e la sua paura, la tensione.
"Lino, ho dovuto baciare Ross." Dico tutto di un fiato con gli occhi chiusi, senza pensarci due volte.
"È il nostro lavoro, tranquilla."
"Avrei potuto rifiutare."
"Ale respira, è il nostro lavoro. Sai quante volte dovremo baciare altre persone."
"Sei sicuro?"
"Poi puoi fare quello vuoi. Ora siamo liberi, non stiamo più insieme no?"
Inspiro e trattengo il respiro per qualche secondo.  "Giusto, non devo renderti conto di nulla. Ormai andiamo per strade diverse."
"Perché siamo arrivati a questo punto?"
"È stata colpa tua e di Antonietta."
"Mia? Io cosa c'entro?"
"Come cosa c'entri...sei stato visto con Antonietta in atteggiamenti intimi. Dimmi un po' tu."
"Alessandra te l'ho detto è questione di prospettiva. Ci siamo solo abbracciati perché siamo amici. Capiscimi siamo stati insieme per dieci anni. Non posso prendere e cambiare pagina."
"Non riesco a crederci."
"Fai come ti pare. Comunque quella che sta rovinando tutto sei tu, per la tua cocciutaggine. Ah comunque potevi rifiutare di fare la scena."
"Lino, vaffanculo." In preda all'ira riattacco e lancio il telefono contro il muro  e ovviamente il vetro si scheggia, ma questo è l'ultimo dei miei problemi.
Mi ritorna la nausea e torno al bagno, ho un brutto presentimento. Non ho mai vomitato così tanto. Mi stendo sul divano e chiamo mia madre, ma il telefono non parte, evidentemente l'ho tirato troppo forte.
Nella mia stanzetta è calato un silenzio tombale, riesco a sentire la voce dei miei colleghi negli altri camerini.
Improvvisamente qualcuno bussa alla porta e il momento di quiete viene interrotto.
"Avanti."
Giro la testa per vedere chi è entrato e vedo Ross.
"Cosa ci fai qua dentro, ti ho già detto che non voglio vederti!"
"Volevo chiederti scusa." Fa un sospiro e riprende a parlare. "Sono stato uno stupido a comportarmi così prima, soprattutto a farti dubitare della mia innocenza."
Io lo guardo attonita, non so cosa dirgli, non so cosa pensare, non so cosa fare. Una parte di me vorrebbe dargli uno schiaffo per quanto è arrabbiata l'altra vorrebbe abbracciarlo, ma non so il perché.
"Alessandra, io so che non ne vuoi parlare, ma io prima ho provato qualcosa di intenso." Mentre parla si avvicina a me, sempre di più.
Mi prende le mani e le porta al suo petto. "Lo senti? Senti quanto batte forte quando ti vedo?"
Non riesco a reagire, non so cosa dire.
"Perchè non dici niente."
"Non so proprio cosa dire."
Ad un tratto si avvicina e senza che io faccia in tempo a ritrarmi mi bacia.
Improvvisamente mi tornano in mente le parole di Lino "sei stata tu a rovinare tutto."
Il bacio si intensifica, in poco tempo finiamo distesi sullo scomodo divano e poi tutto vien da se.
                                     ***
"Cosa hai provato?"
"Non lo so."
"Come non lo sai?"
"Già non lo so. Forse abbiamo sbagliato. Ora mi sento in colpa. Anche se ci siamo lasciati."
"Finalmente."
"Scusa?"
"Alessandra, dai non prendiamoci in giro. Lo sapevi anche tu che non poteva durare."
"Perchè?"
"Semplicemente non è quello giusto per te."
"Tu invece?"
"Beh io sono il tuo vero e unico amore."
"È stato un momento di debolezza, abbiamo sbagliato. Non sono una di quella che va con tutti."
In questo momento tra le braccia di Ross mi sento bene, ma mi manca la dolcezza di Lino, il suo tocco magico, mi manca lui.
Forse peró quella con Lino è stata solo una cotta temporanea che non era destinata a continuare. Una parte di me vuole crederlo, ma un'altra no e soffre perchè le manca.
Mi sento uno schifo per aver ceduto ed essere stata con Ross. Mi sento una merda. Vorrei tornare indietro nel tempo. Vorrei proprio morire in questo momento.
Improvvisamente torna la nausea, più forte di prima. Mi alzo e in un lampo sono in bagno, piegata sul water a vomitare.
"Alessandra che hai?"
"Forse un pó di virus, niente di più. Spero."
Abbasso la tavoletta e tiro lo sciacquone.
"Domani dovresti andare dal dottore lo sai?"
"Già."  
                
                                  ***
Sono nella sala d'attesa del mio dottore, ho una leggera ansia, ma questo mi capita spesso quando   devo farmi visitare.
"Mastronardi!" Mi chiama la segretaria e io mi avvio verso lo studio.
"Salve dottore."
"Alessandra! Cosa è successo?"
"Sono un po' di giorni che ho la nausea, mal di pancia e mal di testa."
"Uhm." Mi guarda attentamente e poi mi sorride. "Potrebbe essere un virus, dato che in questi giorni sta girando." Fa un piccolo pausa e poi riprende. "Peró con  i sintomi che  mi hai descritto...Alessandra la tua mestruazione è regolare in questo periodo?"
"No, mi sono saltate alcuni gio...Oddio."
"Eheheheh, Alessandra qui forse attendiamo un bel pischelletto?"
Sono senza parole, non riesco neanche a respirare. Sono come paralizzata, ho il cuore a mille.
"Ti consiglio di prendere un test e poi queste pasticche per la nausea."
"Grazie dottore, la tengo informata."
Esco dallo studio e faccio un respiro profondo. Mi viene da piangere.
Mi dirigo verso la farmacia e compro il test.
Corro a casa, quando arrivo entro come una fionda. Mia madre mi guarda sfrecciare e inizia a seguirmi.
"Alessandra...che hai, non stai bene?"
"Mamma tranquilla devo solo fare una cosa...molto urgente. "
Entro in bagno e chiudo la porta a chiave.
Faccio il test.
Aspetto il tempo necessario. I minuti sembrano non passare mai, un tempo infinito.
Non so descrivere le emozioni che sto provando in questo momento. Paura, felicità, ansia sono tutte mischiate fra loro.
Mi siedo a terra, appoggio la testa sulle ginocchia e chiudo gli occhi fino a quando il timer del telefono non mi avvisa che il fatidico momento è arrivato.
Mi alzo, sto tremando.
Giro lentamente il bastoncino bianco...Positivo.

IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora