Alessandra's pov
Credo che il mio cuore stia letteralmente per scoppiare. Non riesco a spiegare le emozioni che sto provando in questo momento, sono mischiate. Paura, ansia, gioia, euforia, insomma un cocktail letale.
Sento che le lacrime iniziano a scendere lungo le guance, tremo, come se in me fosse in atto un terremoto.
Ci guardiamo negli occhi, i suoi sono lucidi. Il mio Lino ha un'espressione allarmata, molto probabilmente il mio silenzio lo sta preoccupando. Mi sono accorta solo ora di non aver proferito parola da quando mi ha fatto la proposta. La mia camera sembra essersi trasformata in una tomba, non vola una mosca.
Faccio un respiro profondo e senza dire nulla gli getto le braccia al collo e inizio a baciarlo in tutto il viso. Sto diventando pazza.
"SI, SI, SI, TI DIREI SI ALL'INFINITO." Lino inizia a ridere, mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia.
"Allora signorina Guanciale, le metto l'anello al dito." Penso che questo preciso istante lo ricorderò per tutta la vita, non lo scorderò mai. In questo momento è come se si stesse creando un legame indissolubile, che neanche la spada più affilata del mondo riuscirebbe a spezzare.
Mi sento emozionata come un'adolescente innamorata, ho miriadi di farfalle o meglio centinaia di cavalli che galoppano nel mio stomaco.
"Ti amo tanto."
"Io di più." Gli accarezzo la guancia. "Ora non potrà separarci nessuno."
"Nessuno."
"Vieni qui." Gli faccio segno di stendersi vicino a me nel letto. Ci guardiamo negli occhi, profondamente. Sembra che entrambi ci stiamo leggendo nell'anima. Torno a fissare il soffitto e inizio a immaginare il nostro futuro, nostro figlio, la nostra casa. Immagino le giornate che trascorreremo tutti insieme magari giocando, quando il nostro bambino o bambina sarà più grande, ad un gioco di società.
"Immagini quando nascerà? Quando avrà uno, due anni che inizierà a correre per le stanze della casa?"
"Sono sicuro che sarà come te."
"Come sono io?"
"Stupenda, meravigliosa, matta, insomma un angelo caduto dal cielo soltanto per me e nessun altro, che mi accompagnerà per il resto della mia vita."
"Se continui così mi farai piangere."
"Ti amo."
"Ti amo." Lino mi accarezza un guancia e poi appoggia la testa sulla pancia ed inizia a parlare al piccolo fagiolino dentro di me. Da piccola avevo paura al pensiero di rimanere incinta, pensavo solamente al dolore che avrei dovuto provare per dare alla luce un neonato. Ora invece credo che sia la cosa più bella che mi sia mai capitata. Porto in grembo il risultato dell'amore tra me e Lino. Siamo due cuori in un corpo solo e sono dell'idea che ciò sia straordinario.
Ad un tratto ricordo che ieri sera dopo aver litigato con Lino ho bevuto dell'alcol e il mio cuore inizia a battere come non mai. Avrò danneggiato il feto? O mio Dio. Sono una cretina.
"Lino...io ieri sera..."
"Lo so."
"Dobbiamo andare all'ospedale, devo fare dei controlli, non vorrei che..."
"Alessandra, tranquilla. Facciamo una cosa. Senza dire niente ai tuoi andiamo da una mia amica, è una ginecologa, la chiamo subito. Sono sicuro che ci aiuterà."
"Ok."
Clelia De Angelis, la dottoressa, ci ha fissato un appuntamento per questo pomeriggio. Non nascondo di essere in ansia. Ho paura. Se gli fosse accaduto qualcosa non me lo perdonerei. Quanto posso essere stata sciocca nel bere quel maledetto alcol. Se potessi tornerei indietro nel tempo.
Alle 16, entriamo nella sala d'attesa dell'ambulatorio. Ci sono molte donne incinta, sorridenti, che si accarezzano la pancia tondeggiante.
Io e Lino ci sediamo sugli sgabelli rossi, alcune persone ci riconoscono e ci chiedono un selfie o un autografo. Questa volta non abbiamo timore che la gente pensi che stiamo insieme, vogliamo farlo sapere a tutti. Vogliamo uscire alla luce del sole, a differenza di Alice e Claudio.
Dopo circa mezz'ora la segretaria ci chiama per fare la visita. Mentre la dottoressa fa l'ecografia Lino mi tiene forte la mano e spesso me la bacia. Guardiamo entrambi con gli occhi lucidi lo schermo, il nostro fagottino è lì. Non vedo l'ora di incontrarlo e riempirlo di baci.
"Cari mamma e papà, il feto sta bene. Mi raccomando Alessandra non farlo più! Questa volta è andata bene, la prossima non lo sappiamo."
"La ringrazio dottoressa."
"Grazie a voi, voglio rivederti fra tredici settimane, sveleremo il sesso del nascituro."
"Non vediamo l'ora, vero Lino?"
"Già, aspetteremo con impazienza, grazie dottoressa."
" A voi."

STAI LEGGENDO
IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)
RomanceLino e Alessandra, due complici sia dentro che fuori dal set, si completano a vicenda, sono più simili di quanto credono. La loro è un'amicizia bellissima che sfocia in una storia d'amore meravigliosa, ma colma di ostacoli. Scopri insieme a me cos...