Capitolo 18

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La stanza viene illuminata dalla luce del sole, è già mattina...ho dormito pochissimo. L'ansia si sta impossessando di me. E' diventata come il pappagallino che di solito hanno i pirati sulla spalla. Ho il cuore accelerato, credo di avere la tachicardia. Prendo delle gocce naturali per controllare l'angoscia, le uso sin dal liceo soprattutto quando avevo delle verifiche importanti che mi mettevano molto sotto pressione. Dopo pochi minuti mi sento subito più rilassata, ma non troppo. Pensare soltanto che fra poco dovrò baciare Ross mi fa uscire gli occhi dalle orbite, il cuore dal petto, mi fa venire da vomitare. Ho troppa paura che qualche sentimento nascosto nelle profondità del mio cuore possa risalire in superficie e rovinare la mia relazione con Lino, del tutto.  Aiuto! Mi sembra di stare vivendo in un incubo credo il peggiore che io abbia mai fatto.

Sto odiando Ross in questo momento, con tutta me stessa. Forse se non mi avesse fatto vedere quella foto non sarebbe successo tutto questo, magari non lo avrei scoperto e non avrei dubitato di Lino. 

Una parte di me vuole credere a Lino perché sa che lui non mi farebbe mai qualcosa del genere, ma l'altra non riesce a fidarsi, si sente presa in giro e ha paura di soffrire. 

Mi alzo dal letto e inizio a prepararmi. Appena mi specchio vedo un'altra me, non sono la solita. Ho gli occhi spenti, non riesco a sorridere neanche se penso a momenti divertenti passati ultimamente.  Cerco di nascondere le occhiaie con un po' di correttore e metto un filo di mascara. Come al solito guardo l'orologio e noto con piacere che si sta facendo tardi, MOLTO TARDI. Raccatto la borsa dal pavimento, gli occhiali da sole e il copione, mi fiondo fuori dalla porta, quasi non la lascio aperta per quanto sto correndo. 

Sto facendo una lotta contro il tempo per arrivare in orario, odio essere in ritardo. Mentre guido il telefono squilla, mi fermo e guardo chi mi cerca. E' Lino di nuovo. Non rispondo, non voglio rovinarmi ulteriormente la giornata.

Arrivo e parcheggio, mi dirigo verso il set. Vado alla postazione trucco e mi siedo. Poco dopo arriva Ross che come se niente fosse si piega e mi da un bacio sulla guancia. Ma guarda questo. 

"Cosa credi di fare Mcall?" 

"Niente Mastronardi, sto solo dimostrando il mio affetto verso te."

"Ecco, dimostralo standotene al posto tuo." Lo fulmino con lo sguardo e lui indietreggia alzando le mani a mo' di resa. 

"Are you ready for the kiss?" 

"No and I hope something happens in such a way as not to give it to you." 

"Così mi piaci Alessandra, cattiva." 

"Vaffanculo, se sono in questa situazione con Lino è anche colpa tua.  Soprattutto tua."

" E io cosa c'entro?" 

"Non so il perchè, ma ho il presentimento che tu e Antonietta tramiate qualcosa."

"Vuoi fare Sherlok Holmes e metterti a cercare prove sulla mia colpevolezza?" 

"Potresti lasciarmi in pace? Sennò dopo invece del bacio ti do un calcio tra le palle." 

"All right. I think I have to go." 

Lo odio, vorrei spaccargli in faccia tutto quello che ho a portata di mano, tra l'altro ho anche il ciclo, perciò sono più irritabile. 

Dopo un'ora il regista ci chiama in scena, è arrivato il momento. Non sento più le gambe per l'agitazione, come se stessero per cedere improvvisamente. 

"Ciak....Azione." 

Mi avvicino lentamente a Ross che mi accarezza la guancia, mi lascio trasportare dal suo tocco. Ad un tratto ci guardiamo dritto negli occhi e come se fossimo due magneti ci baciamo. Appena le nostre labbra si sfiorano, in me si propaga un calore, uno strano calore. Non provavo questa sensazione da un po' di tempo...dall'ultima volta che mi sono baciata con Lino. Cosa significa questa cosa? Sono innamorata di Ross? I  miei sentimenti stanno mutando? Sto diventando scema? Mi sento come nell'Allieva anzi sono messa molto peggio di Alice, sono un caso disperato, un caso umano a tutti gli effetti. 

Dopo ben quattro ore di registrazione, il regista ci congeda e ciascuno di noi torna nel proprio camerino per prepararsi per tornare a casa. Mentre mi dirigo verso lo stanzino, sento qualcuno seguirmi, mi giro e vedo di nuovo la faccia irritante di Ross. Alzo gli occhi al cielo e ignorandolo continuo a camminare fino a che non mi blocca per il polso e mi fa voltare verso di lui. 

"Cosa vuoi ancora?"

"Hai provato anche tu quello che ho sentito io?"

"No." 

"Non ci credo."

"Ross, non ho provato niente. Ora lasciami. Non provare a toccarmi." Lo guardo infuriata e me ne vado lasciandolo in mezzo al corridoio con gli occhi di tutti i colleghi puntati addosso. 

Entro in camerino e ad un tratto una grande sensazione di nausea mi pervade, inizia a girarmi la testa, devo vomitare subito, all'istante. Corro nel minuscolo bagno e rigetto. Mi sento come nell'esorcista. Mentre sono in bagno, sento il telefono nella tasca squillare. 

Mi siedo a terra e vedo che è Lino. Questa volta rispondo. 

"Lino..." Rispondo con la voce rauca e tremolante. 

"Alessandra...cosa hai fatto?" 

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Ciao a tutti/e, 

scusatemi per il lungo periodo di assenza, ma la scuola mi sta impegnando molto. Rimedierò questa estate. Vi voglio bene e spero che questo capitolo vi sia piaciuto...Fatemelo sapere nei commenti. 

Ilaria


IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora