Capitolo 12

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Alessandra's pov:
"Prossima fermata Stazione Porta Susa." Il treno si ferma e una signora accanto a me mi sveglia, mi sono addormentata per quattro ore, come sempre del resto. I viaggi con i mezzi pubblici mi fanno venire sonno, mi rilassano.
Scendo, tira un bel venticello che mi fa venire un brivido e mi stringo il giacchetto.
Sono veramente euforica di rivedere Lino, voglio vedere il suo viso e il suo sorriso. Sono impaziente di sentire sulla mia pelle il suo tocco e la sensazione di tranquillità e sicurezza che mi trasmette.
Mentre cammino verso l'uscita il mio stomaco brontola, ho una fame tremenda, non mangio qualcosa da quando ho pranzato.
Entro nel bar della stazione e ordino uno dei dolci di cui vado matta, la brioche con la nutella e una cioccolata calda.
Lino's pov
"Facciamo veloce perchè ho un treno, fra esattamente dieci minuti." Tutte le fan si fiondano verso di me chiedendomi foto, autografi e dandomi regali e poichè sanno che sono un goloso mi regalano sempre torte, pasticcini, biscotti al cioccolato, pastarelle di tutti i tipi.
Passano dieci minuti, passo in mezzo alla folla e nel frattempo continuano a chiedermi selfie e autografi.
Dopo cinque minuti riesco a liberarmi dalle fan e mi imbatto in una corsa contro il tempo.

Quando arrivo il treno è già partito, dovrò prendere quello  di domani mattina. Ho bisogno urgentemente di un caffè, entro nel bar della stazione.
Mentre bevo un'altra fan viene verso di me, mi abbraccia, mi chiede un autografo e un selfie. Mentre scattiamo la foto, il mio occhio cade su una persona che  mi sembra famigliare. Saluto la mia ammiratrice e mi avvicino alla donna. Mi metto in modo da poterle guardare il viso e rimango di stucco, con il cuore a mille.
Alessandra non si è accorta di me, continua a gustare la sua cioccolata e la brioche. Sembra una bambina, mentre  mangia  gli occhi le si illuminano.
Mi siedo davanti a lei, alza lo sguardo e mi guarda sbalordita. Sfoggia un sorriso sgargiante.
"Ciao!" Ha la voce tremante, emozionata.
"Che sorpresa! Che ci fai qui!?"
"Avevo bisogno di vederti."
"Aww, anche io. Amorino."
"Umm, che romanticone sdolcinato."
"Dai ti porto a mangiare in un ristorante eccellente. Ci vado ogni volta che vengo qui a Torino."
"Ok, ci sto."
Ci incamminiamo e in men che non si dica ci ritroviamo davanti all'entrata del bel ristorante torinese.
"È bellissimo."
"Aspetta di assaggiare le pietanze!!" Mi guarda e mi sorride, mi fissa con quei suoi occhioni enormi e teneroni.
La bacerei in questo momento, ma temo che qualche paparazzo possa coglierci in flagrante e pubblicare una nostra bella immagine su una rivista di gossip. Il mio odio per loro è enorme, non li sopporto.

Mentre ceniamo parliamo del più e del meno, mi chiede come sia  andato lo spettacolo.
"È stato una bomba, alla fine c'è stata una standing ovation!"
"Wow, beh del resto cosa ci si poteva aspettare da Lino Guanciale." Rido e lei mi guarda con gli occhi a cuoricino, mi salterebbe addosso in questo momento se potesse.
Dopo aver divorato il tortino al cioccolato, che le piace tanto, pago il conto e  ci avviamo verso l'hotel.

"Ascensore o scale?"
"Scale, almeno smaltisco il cibo di stasera."
"Ma cosa vuoi smaltire?"
"Perché?"
"Perchè sei perfetta così."
"Ruffiano." Sgnignazza e sale correndo le scale. Arriva al terzo piano in poco tempo.
"Quanto sei lento."
"Amore mio, ho 39 anni."
"Il mio vecchietto." Si avvicina e mi bacia prima ancora che riesca ad aprire la porta.
Non riesco a staccarmi dalle sue labbra, quindi provo ad infilare la tessera.
Una volta dentro la passione ci travolge come un'onda anomala. Iniziamo a toglierci i vestiti, il nostro respiro aumenta, i petti si alzano e si abbassano velocemente. Il cuore batte all'impazzata, una miriade di brividi corre dalla testa fino ai piedi ad ogni suo tocco.
Mi stendo sopra di lei sul letto e ci lasciamo trasportare.
"Stai bene? Ti faccio male?"
"No, tranquillo." Mi conficca le unghie nella schiena e mi bacia come se dovesse strapparmi le labbra, me le morde.
Dopo mezz'ora mi stendo accanto a lei , le cingo il busto con il braccio e ci addormentiamo. Quanto darei per dormire tutte le notti in questo modo, con lei al sicuro tra le mie braccia, piccola e fragile.
Quanto la amo, Dio! Non trovo neanche le parole per spiegare cosa stia provando in questo momento. Una miriade di sfumature diverse di emozioni.
Dorme tranquilla, respira lentamente, è rilassata. Avvicino il naso ai suoi capelli, odorano di vaniglia.

Alessandra's pov

La sveglia suona, tasto sul comodino in cerca del telefono per silenziarlo. Mi giro lentamente, sono ancora tra le braccia di Lino. Mi tiene stretta come se avesse paura che possa fuggire o che qualcuno possa rapirmi.
Il suono assordante della sveglia non lo ha svegliato. Dorme come un angioletto.
Poggio la mia fronte contro la sua e gli  do un bacio sul naso. Apre con difficoltà gli occhi e mi guarda sorridendo. Il suo viso si illumina e mi accarezza il volto riavvivando i capelli dietro l'orecchio.
Quando mi tocca i miei occhi si chiudono automaticamente e i brividi iniziano a percorrere tutto il corpo.
"Dobbiamo alzarci...Sono le otto." Gli dico sottovoce e lui si lamenta stiracchiandosi come un gattino.
"Devo andare a fare le prove al teatro.  Vieni con me?"
"Tipo supporto morale?"
"Oppure angioletta custode?"
"Umm, interessante! Va bene vengo con te."

Entriamo in teatro, accompagno Lino nel suo camerino. Mentre si prepara ripassa le sue battute, lo ascolto incantata seduta su una vecchia sedia in plastica  vicino alla finestra.
"Pronto?"
"Si amore. È solo una prova, tranquilla." Mi schiocca un bacio a stampo sulle labbra.
Dopo dieci minuti va sul palco e inizia a recitare. Sono estasiata nel guardarlo, si muove con un tale sicurezza che sembra quasi essere a casa sua. Più lo guardo e più me ne innamoro. Mi chiedo solamente come faremo quando dovrò andare a registrare a New York per un film, mi troverò dall'altra parte del mondo e lui non potrà seguirmi. Saranno giorni durissimi.
Le prove terminano in poco più di due ore, Lino mi raggiunge, madido di sudore.
"Andiamo a pranzo fuori?"
"Buona idea!"

IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora