Capitolo 20

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È positivo. Non ci posso credere.
La mano che tiene il bastoncino trema incontrollabilmente, le lacrime iniziano a solcarmi le guance. Accarezzo la pancia. Sarò mamma.
"Sarò mamma." Lo ripeto diverse volte, ancora non riesco a crederci, mi sembra di essere intrappolata in un sogno.
Sono sicura che il padre sia di Lino, o forse no? Nella mia mente iniziano a crearsi pensieri di ogni tipo, domande. È impossibile che sia di Ross, insomma siamo stati insieme solo ieri sera...Avevo la nausea già da prima. Me lo sento, è di Bacon.
Devo dirglielo, mi alzo lentamente e mi dirigo in salotto dove ho lasciato la borsa.
"Alessandra, cosa hai fatto, perché sei così bianca in viso?" Mamma che sta cucinando, preoccupata si avvicina a me e mi accarezza il braccio. "Perché piangi bella di mamma?" Mi asciuga le lacrime che continuano a scorrere, i miei occhi sembrano un fiume in piena. Faccio un respiro profondo per calmare la tachicardia.
"Mamma...Sono incinta." Si copre la bocca con le mani e anche lei inizia a piangere. Mi abbraccia così forte che credo mi spezzerà qualche costola.
"Oddio, sarò nonna!"
"Già!"
"Lo hai detto a Lino vero?"
"Non ancora, gli chiedo di incontrarci."
"Come vanno le cose tra voi? È tanto che non me ne parli."
"È un momento particolare per entrambi, vado a scrivergli." Cerco di evitare di parlare del nostro rapporto, mi fa stare troppo male.
Entro in camera mia e mi stendo sul letto, senza pensarci due volte inizio a digitare il messaggio e dopo cinque minuti prendo coraggio e lo mando.

Sono le undici, ho dato appuntamento a Lino allo Sciascia Caffè 1919, mi ha risposto che sarebbe venuto anche se aveva una marea di impegni per l'allestimento dello spettacolo, ma sta facendo molto tardi, è più di mezz'ora che lo aspetto. Dopo venti minuti sto per andare via quando finalmente  Lino arriva.
"Alessandra, scusami il treno ha tardato." È affannato, molto probabilmente avrà corso all'impazzata.
"Tranquillo."
"Mi hai detto che è urgente, che succede?" Lo vedo distante. Lo guardo attentamente in viso e come al solito mi perdo nei suoi occhi. Vorrei abbracciarlo e trovare un po' di conforto tra le sue braccia, ma non posso.
"Sediamoci." Lino continua a guardarmi con aria interrogativa.
"Va bene, peró fra mezz'ora ho di nuovo il treno per Torino." Ci sediamo ad un tavolo, ordiniamo un caffè, il mio cuore sta battendo all'impazzata e la testa inizia a farmi male. Gli sorrido, non riesco a trovare le parole nonostante mi fossi preparata un discorso mentre lo aspettavo.
"Che succede?"
"Lino...io..." Sto andando in ansia e questo non va bene soprattutto per il cuore che continua a battere sempre di più, la tachicardia mi perseguita fin da piccola.
Faccio dei respiri profondi e prendo delle gocce di biancospino che porto sempre con me in borsa.
"Ehi, stai bene?" Lino mi accarezza la mano, inizia ad essere preoccupato e mi fa un sorriso che riesce un po' a calmarmi.
"Lino sono incinta." Dico tutto d'un fiato, senza pensarci due volte.
Sbianca, le palpebre inferiori gli si gonfiano, sta per piangere. Trattiene a stento le lacrime.
"Ti prego dì qualcosa..."
Sul suo viso compare un sorriso incredibile a cui nessuno sarebbe capace di resistere. Le lacrime iniziano a scendere sulle sue guance.
"Sarai un papà fantastico." Gli dico asciugandogli il viso con la mano e lui si abbandona al mio tocco chiudendo gli occhi e sorridendo.
"E tu la mamma migliore al mondo."
Parliamo del più e del meno, fantastichiamo sul bebè in arrivo fino a quando non è arrivata l'ora di andare via. Usciamo dal bar e ci salutiamo.
"È stato bello rivederti, mi sei mancata."
"Anche tu."
Tra noi cala il silenzio e si crea un'atmosfera tesa, come se fosse il nostro primo appuntamento, come se fossimo due ragazzini.
"Allora ci vediamo."
"Ci vediamo." Ci incamminiamo in direzioni differenti, io verso la macchina mentre Lino verso la fermata dell'autobus che porta alla stazione. Ci sono rimasta un po' male, non so il perché ma speravo in un finale diverso, devo smetterla, mi faccio troppi film mentali. Non sempre nelle storie c'è un lieto fine.
Sono quasi arrivata al parcheggio quando sento Lino chiamarmi da lontano e mi fermo.
Inizia a correre verso di me.
"Dimmi."
Si avvicina sempre di più e in battibaleno mi bacia. Non so descrivere cosa stia provando in questo istante. Gioia, ansia, serenità, paura sono mischiate insieme. Un cocktail di emozioni.
Le farfalle nello stomaco svolazzano all'impazzata. In questo momento sono al settimo cielo, tra le sue braccia.
Mi sono mancate le sue labbra, le sue carezze, il suo profumo, la sensazione che provo quando passo le dita tra i suoi capelli.
"Ti amo."
"Anche io, non immagini neanche quanto."
Le parole di Lino mi arrivano dritte al cuore e giuro che potrei svenire per la commozione.
Improvvisamente peró la preoccupazione e la tristezza hanno la meglio. Come dirò a Lino di averlo tradito con Ross? Come reagirà? Ho paura di perderlo di nuovo.
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Eilà,
come state? Spero bene.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciate un voto e magari anche un commento, accetto anche critiche per capire in cosa posso migliorare.
Buona giornata❤️

IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora