Il giorno dopo Tokoyami ed io ci presentammo di nuovo all’agenzia di Hawks.
Ovviamente dovevamo fare come se nulla fosse; non potevamo mica sbaciucchiarci in mezzo a tutti.“Oggi ci concentreremo sull’esperienza”
Hawks aveva deciso improvvisamente che fare solo ronde e lavori da ufficio non gli andava piú bene.
“Nella vostra scuola avete imparato a conoscere il vostro potere, no?” – piú o meno; sono un disastro, penso ve ne siate accorti – “Con me imparerete come sfruttarlo nei migliori dei modi”
Era difficile starlo a sentire.
Ci aveva portati sulla cima di un edificio e il vento soffiava forte, trascinando via la maggior parte delle parole.
Perché aveva sta fissa di stare sui posti alti?
Eravamo in due su tre incapaci di volare.
“Le vostre Quirk?” domandó lui voltandosi verso di noi.
Tokoyami partí subito.
Spiegó di Dark Shadow; di come poteva comandarlo; di quando non ci riusciva.Mi morsi il labbro in preda al panico.
Non mi piaceva parlare del mio Quirk; se gliel’avessi spiegato per bene avrebbe saputo tutti i miei punti deboli.Okeeeeey, è il numero due; li avrá scoperti giá da un pó, starete pensando.
Ma è diverso!
Dovere spiegare cosa riesci a fare e cosa no ti rende piú vulnerabile.
Per non parlare di chi stava ascoltando la conversazione.
No, non me ne ero scordata.
Anzi, ero praticamente sicura che fosse la Liberation Army.
Avevo anche un piano, a dirla tutta, e il fatto che Hawks non sapesse che avevo decifrato il messaggio rendeva tutto piú facile.“Luccichino?” si voltarono verso di me
Ugh
Mi raggomitolai ben lontano dal bordo del tetto e cominciai a spiegare a malavoglia: “Diciamo che la mia luce deriva dal potere di una stella. Da quel che mi hanno detto posso usufruire del mio Quirk fino a quando quella continuerá a splendere, ovviamente rischio di farla morire io stessa” spiegai in fretta e furia.
Far morire una stella era praticamente impossibile, ovviamente; avrei dovuto usare una tale potenza…
Hawks mi fissó corrugando la fronte.
Restammo qualche secondo in silenzio, a fissarci.
“Stai scherzando?” fece lui irritato.
Feci per offenderlo ma lui mi zittí: “Tu trai il potere da questa stella no? Ma ti limiti solamente a sparare luce”
Sospirai, cos’altro avrei potuto fare?
“Hai presente quanto sono pericolose le stelle? Cosa succede sulla loro superficie? Le piú grandi esplosioni dell’intero universo; li chiamano i brillamenti solari, una cosa del genere” spiegó lui frenetico.
“Sono causate dall’attivitá magnetica della stella. In pratica quando le linee di campo magnetico si aggrovigliano si crea una sorta di cortocircuito che va a liberare un’enorme quantitá di energia”
Sollevai le spalle.
Si okay, sembrava figo. Ma come sarei mai potuta, io, riuscire a farlo?
E soprattutto, come diamine faceva a saperlo?Hawks mi fissó intensamente, aspettando che realizzassi: “Diciamo almeno qualche milione di testate nucleari”
Ah.
Okay, sembrava decisamente figo.
“Potresti letteralmente polverizzare la terra. Hai capito? Potresti semplicemente schioccare le dita e fare fuori centomila persone…”
Centomila…L’armata.
Corrugai la fronte: “Ma gli eroi non uccidono”
Le ali di Hawks vibrarono d’eccitazione: “In effetti si. Mi sono spinto troppo oltre. Ma il punto è questo; con il potere che ti ritrovi potrai entrare facilmente nella top ten”
L’idea era allettante, okay.
Ma entrare nella top ten non era mai stato uno dei miei obbiettivi principali.
Mi bastava aiutare le persone.
Poi, se fossi entrata nella top ten, ovviamente non mi sarebbe dispiaciuto.Abbassai lo sguardo.
Ora che Hawks aveva fatto questo discorsetto, la riuscita del mio piano sarebbe stata ancora piú semplice.
“Perché non ci provi?” domandó Tokoyami sporgendosi da dietro l’eroe.
“Non so come fare” “Dovresti saperlo, è il tuo potere” constató Hawks.
Mi morsi il labbro.
Aveva detto che queste esplosioni erano causate da una sorta di aggrovigliamento delle linee di campo magnetico…
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WINGS ON FIRE [Hawks x Reader]
Adventure"Potrei pensare che il tuo Quirk sia quello di metterti nei casini" constató altezzoso l'eroe, riservandomi uno dei suoi soliti sorrisetti. Io serrai i pugni e mi costrinsi a non urlargli contro: "È strano da dire, ma i casini sono iniziati da qua...