CAPITOLO DIECI: Una nuova me

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Subito dopo quella frase Dabi mi aveva premuto con forza un pezzo di stoffa sul viso, non badando alle proteste di Hawks, ed io ero presto caduta in un profondo stato di incoscienza.

Mi ero risvegliata in una stanza luminosa.
La testa mi tamburellava fortissimo, nonostante non avessi preso colpi.
Davanti a me c'era Dabi; seduto a rovescio sulla sedia, se ne restava immobile con il mento appoggiato sullo schienale in legno. Non appena vide che avevo aperto gli occhi ghignó.
In un angolo della stanza Hawks se ne stava appollaiato contro il muro, ancora con il viso cupo.
"Buongiorno principessa"
Non risposi.
Feci per alzare il braccio per sganciargli un destro, ma ovviamente mi avevano legata.
Ed avevano usato pure tutte le precauzioni: abbassai lo sguardo sulle mie mani, dei larghi anelli di ferro erano stati fatti scivolare appena all'inizio della seconda falange di ogni dita, ed erano collegati tra loro da grossi cilindri dello stesso materiale.
Ma cosa...?
Provai a chiudere le mani e constatai che questi mi impedivano il movimento.

"Carini vero? Li ho fatti fare apposta per te. Vedi? Questi ti impediscono di avvicinare le dita a mó di pistola, cosí eviti di spararci"
"Astuto, non trovi?" sussurró una voce alle mie spalle.
Saltai per lo spavento sulla sedia (ero incatenata anche a quella).
Una ragazzina abbastanza bassa, con due grossi chignon biondi e una divisa scolastica si sedette per terra ed appoggió il suo mento sulle mie gambe, ghignandomi: "Io sono Toga, hihi, non vedeva l'ora di incontrarti, diventeremo migliori amiche!"

Sapevo benissimo chi era.
La ragazza che al liceo era impazzita e aveva ucciso un suo compagno di classe per poi berne il sangue. Anche lei era presente durante l'attacco nel bosco.
Toga Himiko.
Qual era il suo Quirk?
Dabi si raddrizzó sulla sedia: "Ancora non capisco perché stiamo sprecando tutta quest'energia con te" inclinó la testa e socchiuse gli occhi squadrandomi: "Sul serio eroe, perché?"
Hawks alzó lo sguardo assente.
Guardó prima Toga e poi me. Lo vidi scuotere un poco la testa.
"Perché ho deciso cosí. Non la farete fuori"
Dabi sbuffo, mentre Toga tornó a fissarmi emozionata: "Solo un piccolo taglietto" sussurró prima di sghignazzare in una rumorosa risata.

 Non la farete fuori" Dabi sbuffo, mentre Toga tornó a fissarmi emozionata: "Solo un piccolo taglietto" sussurró prima di sghignazzare in una rumorosa risata

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La ragazza tiró fuori una siringa enorme e la conficcó con violenza nella mia coscia.
Non riuscii a trattenermi e dovetti urlare.
Dabi si riappoggió allo schienale e si limitó a fissarmi dolorante, mentre Toga cominciava a trasferire il sangue in una sorta di borraccia: "Ciuccia, ciuccia!" urló frenetica mentre fissava il mio sangue scorrere lungo il tubicino.
Strinsi i denti e mi costrinsi a tacere.
Non so perché, ma cercai con lo sguardo gli occhi di Hawks.
Immediatamente sperai che quello che mi aveva detto prima dell'arrivo di Dabi fosse vero.
Sperai cosí tanto che stesse solo facendo il doppio gioco; in quel caso mi sarei sentita un pizzico meno in pericolo.
Lui alzó gli occhi sofferente e fissó i miei
"Mi dispiace" mimó con le labbra.

Non me ne facevo nulla del suo dispiacere.
Toga farfugliò con la bottiglia; la staccó dal tubicino e ne riattaccó un'altra.
Mi sentii svenire.
Cosa volevano fare con tutto quel sangue?
Fingere che fossi morta?
Cosa, diamine!
Dabi inclinó leggermente la testa, la pelle ustionata si tiró tutta mentre ghignava ancora: "Non preoccuparti per cosa succederá. Tu non dovrai fare nulla, resterai qui a goderti lo show"
"Toga adesso basta"
Hawks si era staccato dal muro e si stava avvicinando con rabbia a noi.
Il ragazzo davanti a me cercó di nasconderlo, ma si era dovuto trattenere dal saltare in piedi e piazzarsi tra me e Toga, e Hawks. Non si fidava ancora di lui.

Hawks afferró la ragazzina e l'obbligó ad allontanarsi.
Staccó in fretta la bottiglia e sfiló con gentilezza l'ago dalla mia gamba.
Toga pestó i piedi sul pavimento lamentandosi, ma nessuno le diede particolare importanza.
"Sembri molto affezionato a lei" sussurró Dabi sornione.
Hawks non rispose.
"Lei vuole essere un eroe" continuó lui sporgendosi un poco, per guardare la reazione di Hawks: "Vuole essere quello che tu vuoi sconfiggere"
Vidi Hawks stringere i pugni.
"Non centra niente" sibiló lui alzando lo sguardo verso di me.
"Non è colpa sua se si è ritrovata qui. È terrorizzata, non serve che ci giochiate" "Non ho paura" lo corressi pronta.
Ne avevo.
Ne avevo eccome.
Ero abbastanza sicura che da un momento all'altro Dabi mi avrebbe arrostita.
"Gli eroi, quelli veri-" lanciai un occhiataccia a Hawks, sotto di me, "-verranno a cercarmi e vi faranno il culo"
Hawks abbassó la testa e la scosse lentamente, mentre Dabi socchiudeva gli occhi.
"Vedremo" disse semplicemente, per poi alzarsi e andarsene.
Toga lo seguí stringendo a se la borraccia con il mio sangue, lasciando me e Hawks da soli.

Lui optó per restare chinato davanti a me, piuttosto che sedersi sulla sedia occupata prima da Dabi.
Seguí un lungo momento di silenzio.
Non avevamo nulla da dirci, probabilmente.
Hawks si tenne la testa tra le mani per qualche istante, poi appoggió la fronte sulle mie ginocchia.
"Faró finire questa merda il piú presto possibile"
Dubito
Caló di nuovo il silenzio, interrotto solamente dai respiri frenetici di lui.
Mi voltai a guardare la stanza.
Era completamente vuota.
C'erano solo le due sedie e la porta d'uscita/ingresso.
Guardai le pareti, cercando una possibile via di fuga; sembravano essere rivestite di un materiale riflettente, simile ad alluminio.
"Cercheró di restare qui il piú tempo possibile, ma se manco troppo spesso a lavoro cominceranno a fare domande e non posso-" si bloccó.
"Mi lasci davvero qui?" domandai io con la voce spezzata.

Ora che Hawks aveva cominciato a intervenire stavo pian piano realizzando la cosa; e quando aveva detto che se ne sarebbe dovuto andare la mia maschera aveva ceduto.
In qualche modo pensavo che tutto questo finisse in un attimo, come con i sogni.
"T/n non ti faranno del male"
Tenni gli occhi fissi davanti a me, cercando di trattenere le lacrime.
"Ho detto a Dabi che se solo uno di loro ti avesse toccato avrei fatto scatenare tutta la lista dei top ten contro di loro; non ti toccheranno un capello" disse lui fissandomi preoccupato.
"Toga... mi ha infilzato una siringa" sussurrai io evitando di singhiozzare.

Lui abbassó il viso con espressione cupa: "L'ha fatto per il piano. Il suo Quirk è quello di prendere le sembianze della persona di cui beve il sangue..."
Sentii dentro di me esplodere una bomba.
Dabi aveva detto che non se ne sarebbero neanche accorti, che non mi avrebbero cercato.
Certo.
Perché per loro non ero sparita.
Toga Himiko sarebbe stata la nuova me.

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Due cose ho da dire;

- la prima é che il capitolo di ieri dovevo postarlo oggi,
ma la mia zucca credeva che ieri fosse mercoledí
- la seconda é sui disegni, la maggior parte la disegno "di mano mia"
ma alcuni caratteri devo per forza prendere spunto da altre fanart

PS: se siete fan di Demon Slayer - Kimetsu no Yaiba volate sul mio profilo
a leggere la mia bellissima Fanfiction su Tomioka Giyuu

Bacii :*
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WINGS ON FIRE [Hawks x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora