9.

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Quando i due ragazzi scesero dall'auto di Federico, il rapper si fece subito vedere, visto che li stava aspettando da un po' ormai.

"Che cosa ci fai qui?" domandò subito Gaia, visto che in teoria sarebbe dovuto tornare la sera successiva.

"L'ultima data è stata cancellata per problemi di organizzazione, quindi ho deciso di tornare a casa prima." mormorò lui, per poi stringerla a se in un forte abbraccio. "Ciao Fede." disse battendo la mano al ragazzo, mentre teneva ancora vicino la bionda, avvinghiata al suo busto.

"Quindi? Sono ritornati quei rompicoglioni?" chiese il moro, cercando il gruppo rivale con lo sguardo.

"Sì, in realtà me l'aveva detto Alessandro questa mattina, fino a dieci minuti fa stavano ai muretti... li ho visti non appena sono arrivato." mormorò Andrea, per poi lasciare un bacio a stampo sulla fronte della ragazza. "Però ora li ho persi di vista."

"Beh, pure se fossero tornati? Cosa avete intenzione di fare? Una guerra?" ironizzò la ragazza, mentre i due scuotevano la testa con convinzione.

La prendevano molto sul serio questa situazione.

"Non dovrai preoccuparti di ciò che succederà, perché non ti metteremo in mezzo a queste brutte storie. Ce ne occupiamo noi ragazzi." disse Federico, per poi guardare Andrea, che ovviamente era d'accordo.

"Esatto, li cacceremo di nuovo, come abbiamo già fatto qualche mese fa." borbottò il ragazzo che era appena tornato. "Visto che nonna non c'è, andiamo su da me. Tra poco arrivano anche Simone e gli altri." disse per poi cingere con un braccio le spalle della ragazza.

"Io prima passo un attimo a casa a cambiarmi, voi andate pure." sorrise Federico, il cui intento era semplicemente quello di lasciare da soli i due ragazzi.

"Come sta Mirko?" chiese Andrea, incamminandosi verso l'entrata del palazzo.

"Bene, è cambiato un sacco. Ma è sempre lui, non l'ho visto male. Sembra solo molto più maturo e consapevole. Gli manchi e dice che lo devi rendere fiero." ammise la ragazza, per poi stringere con forza la mano calda di Andrea. "E tu come stai?"

"Ora che sono qui molto meglio, mi sei mancata da morire." mormorò, una volta dentro l'ascensore.

"Anche tu Andre, un bel po'." disse per poi slanciarsi verso di lui ed abbracciarlo con forza. "Stasera cosa fai?"

"A proposito di questo, pensavamo di andare tutti insieme a casa di Simo. Abbiamo organizzato all'ultimo, ci sei? Esce anche il pezzo con Dani Faiv, non puoi mancare ai festeggiamenti." le chiese, posando le mani sui suoi fianchi.

"Certo che ci sarò." mormorò per poi affondare le dita tra i suoi capelli corvini, mentre lui nascondeva il volto nell'incavo del collo della ragazza.

"Mi fai impazzire Gà." sospirò lui, lasciandole un paio di baci umidi sulla spalla scoperta. "È stato difficile stare senza di te in questi giorni."

"Mi fa piacere saperlo." ridacchiò portando le mani sulle spalle del ragazzo. "Quando abbiamo un po' di tempo da soli ti va di parlare?"

"Ora ce l'abbiamo, no?" chiese il ragazzo, ma proprio quando le porte dell'ascensore si aprirono videro Simone che li stava aspettando. "Forse no."

"Simo! Che bello vederti!" esclamò la bionda, per poi abbracciare con forza il moro.

"Gaietta! Sei felice che siamo tornati prima? Come sta Mirko?" domandò Simone, mentre Andrea apriva la porta di casa, non dopo aver sbuffato rumorosamente, infastidito dalla presenza del suo amico.

"Sì, sta bene. Gli mancate tutti, però l'ho visto molto tranquillo e fiducioso. Sono più calma ora." ammise Gaia per poi prendere sottobraccio il ragazzo ed entrare nella casa della nonna di Andrea.

Milano Ovest siamo noi | ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora