23.

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Come già successo il giorno prima dell'uscita di "Mon Fre'", Andrea organizzò una serata in discoteca, aspettando mezzanotte per l'uscita di "Bossoli". Aveva invitato i suoi amici più stretti per festeggiare, ma anche altri artisti a cui voleva bene. Mentre Gaia stava perdendo tempo con suo fratello, pur sapendo di essere in ritardo, Andrea la chiamò al cellulare, visto che era già arrivato.

"Sono sotto, scendi?" chiese, non appena lei rispose.

"Mi devo ancora vestire, dammi cinque minuti e ci sono." mormorò, mentre Mirko rideva, steso sul letto della ragazza.

Andrea alzò gli occhi al cielo, consapevole che quei cinque minuti sarebbero stati come minimo venti. Niente di nuovo, ormai ci aveva quasi perso le speranze.

"Va bene, però non metterti un vestito come quello dell'altra volta, per favore." borbottò, per poi scendere dall'auto ed accendersi una sigaretta.

"E perché non dovrei farlo?" ridacchiò mentre faceva vedere a suo fratello un vestito blu elettrico, che era appeso nell'armadio.

"Perché se mi verrà un erezione verrai in bagno con me e risolviamo insieme, e conoscendoti non ti piacerà l'idea." la provocò Andrea, per poi ridacchiare.

"Hai ragione, ma mi metterò comunque un bel vestitino." sorrise, per poi sedersi sul letto.

"Mi fai impazzire, comunque sono sotto e ti sto aspettando da cinque minuti. Vestiti in fretta o salgo." mormorò, per poi salutare con un cenno Leo, che gli stava venendo incontro. "Siamo già in ritardo."

"Abbiamo gli ormoni a mille oggi." scherzò, per poi sorridere a Mirko, che scuoteva la testa, immaginandosi bene ciò che aveva detto l'altro.

"Vestiti! Ciao." disse, per poi fermarsi a parlare con Leo. "Fra, che ci fai ancora qui? Non dovresti già essere all'Old da mezz'ora?"

"Sto andando da Ale, Fede e gli altri. Mi ero addormentato sul divano dopo cena. Tu stai aspettando Gaia?" chiese, per poi fare un tiro dalla sigaretta che Andrea aveva deciso di smezzare con lui.

"Sì, aspetto e spero. Morirò aspettandola, già lo so." scherzò, facendolo ridere. "È perennemente in ritardo."

"Le donne sono così fra... sono vanitose e lente, non possiamo farci nulla purtroppo. Io vado, sennò gli altri mi lasciano qui. Ci vediamo direttamente al club." sorrise, per poi dargli una pacca sul petto ed andarsene.

Dopo cinque minuti, per non dire dieci, Gaia arrivò e fu accolta da un applauso ironico da parte di Andrea, che salì subito in auto, abbastanza infastidito da tutto il ritardo che stavano facendo.

"Buonasera eh!" esclamò, incrociando le braccia al petto.

"Sei tu quella in ritardo di venti minuti, non io." borbottò, per poi iniziare a guidare molto veloce.

"Andrea rallenta." disse, per poi posare una mano sul suo braccio, ma lui ghignò e continuò ad andare, come se nulla fosse, nonostante le imprecazioni e gli insulti della ragazza.

Una volta arrivati davanti alla discoteca, neanche aspettò il ragazzo e raggiunse direttamente Leo e tutti gli altri, ignorando completamente Andrea.

Quando entrarono andarono subito a salutare Vincenzo e Luca, che li stavano aspettando nel privè. Quando fu mezzanotte tutti si congratularono con il rapper, tranne la ragazza che neanche lo degnò di uno sguardo, né tantomeno gli fece dei miseri complimenti. Dopo aver bevuto un cocktail Gaia andò a parlare un po' con il rapper di Rozzano, mentre Andrea stava chiacchierando in tranquillità con Alessandro e Simone.

"Ho visto le storie, com'era Parigi?" chiese il ragazzo, per poi portarle il drink che lei gli aveva chiesto.

"Bellissima, sono stata bene. Tu hai visto qualcos'altro oltre a Rozzano?" scherzò, facendolo ridere.

Milano Ovest siamo noi | ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora