15.

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"Dite che va bene? Non credete sia troppo scollato?" chiese Gaia alle sue migliori amiche che la stavano aiutando a prepararsi per una serata molto importante.

"Certo che va bene, non puoi mica metterti un burqa a luglio. Stai benissimo." sorrise la più grande, ovvero Roberta. "Sei impeccabile, davvero."

"Sembri una modella, non ti preoccupare. Andrà tutto bene e piacerai a tutti. Non sei volgare, ti sta benissimo." mormorò Alessia, per poi lasciarle un bacio sulla guancia. "Di' a Plaza che sto organizzando il nostro matrimonio e che aspetto la sua proposta da più di un anno." scherzò, facendo ridere entrambe. "Sono seria, prima o poi ci sposeremo, lo so."

"Glielo dirò di sicuro." ridacchiò Gaia per poi guardarsi un'ultima volta allo specchio.

Un corto, cortissimo tubino bianco le fasciava i fianchi, e sembrava quasi che le fosse stato cucito addosso, inoltre risaltava la bella abbronzatura ambrata.

"Allora io vado." disse, per poi prendere la borsa bianca dal letto ed andare in salone, dove suo padre e sua madre stavano tranquillamente vedendo un film.

"Patri, Mauri, ho l'onore di farvi vedere una modella dal vivo. Vostra figlia!" rise Roberta, per poi prendere la mano di Gaia e farle fare un giro su se stessa.

"Non è vero, smettetela." ridacchiò lei, rossa come un peperone.

"Sei spettacolare, fai la brava ma divertiti." disse la madre per poi alzarsi e abbracciare la figlia.

"Ti viene a prendere Federico o Andrea?" chiese il padre, ancora seduto sul divano.

"Sì, vado con Fede, Ale e Riccardo."

"Riccardo è già tornato? Non sarebbe dovuto tornare martedì sera?" chiese Patrizia, che sapeva sempre tutto, avendo un rapporto ottimo con sua figlia.

Le due erano come migliori amiche e si confidavano su tutto, difatti non c'era segreto che sua madre non sapesse. Gaia era veramente contenta e grata di questo bel rapporto che aveva costruito con sua mamma. Amava passare del tempo con lei, e inoltre aveva sempre ottimi consigli.

"Sì, ma alla fine sono tornati prima, poi partono con Andrea e gli altri ad agosto, vanno in Sardegna tutti insieme. Quando noi andiamo a Parigi!" esclamò per poi abbracciare le sue amiche. "Ora vado però, Fede mi ha chiamata già cinque minuti fa, mi starà aspettando." disse per poi salutare i genitori e raggiungere i ragazzi che la stavano aspettando in piazza, mentre le due amiche tornavano a casa.

"Qualcuno si è messa in tiro." commentò Alessandro, per poi farle l'occhiolino.

"Sei molto bella, davvero." mormorò Riccardo, abbracciandola.

"È bello rivederti, Riccà." sorrise lei, ricambiando l'abbraccio. "Come sei abbronzato." disse facendolo arrossire più di quanto non fosse, dato che si era ustionato il giorno prima.

"Anche tu eh." ridacchiò per poi aprirle la portiera della macchina, mentre sentiva che qualcosa dentro di lui si risvegliava.

Una volta arrivati nel locale che Andrea aveva scelto per festeggiare l'uscita di uno dei singoli più importanti della sua carriera, i quattro si incamminarono nel privè, dove gli altri li stavano aspettando da un po'. Quando Andrea la vide gli mancarono del tutto le parole di bocca, visto che rimase imbambolato ed aveva gli occhi fissi sul suo corpo.

"Buonasera." salutò lei, per poi baciargli la guancia, mentre lui restava là, immobile e imperterrito. "Andre, non mi presenti ai tuoi amici?" chiese, mentre gli altri ridevano per la scena divertente.

Chiunque aveva capito cosa passasse in mente al ragazzo, e il suo essere così pietrificato faceva divertire tutti.

"Certo, qua c'è Luca, Francesco e Vincenzo, ovvero Plaza, Ava e Paky. Ragazzi, lei è Gaia." disse alzandosi in piedi, affinché i suoi amici si potessero presentare.

Milano Ovest siamo noi | ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora