'Lasciami, per favore'
'Ti prego'
'Non fare rumore, sveglierai i tuoi genitori'Mi sveglio di soprassalto, spero sia stato un sogno, lo spero con tutta me stessa. Con tutta la forza che ho mi alzo dal letto, guardo l'orario: è ancora notte, fuori è buio e tra un paio di ore sorgerà l'alba. Mi chiedo allora cosa possano essere tutti questi rumori, e la risposta arriva subito. Un'ombra nera mi taglia la strada, una risata viene quasi sussurrata al mio orecchio, mettendomi i brividi. Cammino per qualche secondo, il tempo di ritrovarmi faccia a faccia con il pavimento, come ho fatto a cadere? Ma posso stare più attenta? Mi maledico mentalmente, mentre un peso mi schiaccia il corpo. Sussulto, ho già capito cos'è, e vorrei solo cambiare dimensione, una dove non esiste questa cosa che a quanto pare non ha intenzione di lasciarmi pace nemmeno un istante. Chiudo gli occhi, mi fa paura.
sento io suo respiro sul collo, perche io? cosa ho fatto?'Perchè ce l'hai con me?' sussurro, una lacrima riga il mio viso, mi lascio andare.
'Perchè non te ne vai? Ti assicuro che ti lascio stare, per favore'
Vedo i suoi occhi, verdi, scrutarmi. Un leggero sorrisino sulle labbra, segno di una vittoria.
Mi guarda impassibile, mi odia, si. Probabilmente mi detesta ed è qui per farmela pagare, perche non penso mai prima di fare qualcosa?
'Mi lusinga, il fatto di farti cosi tanta paura' sghignazza.
'Perche ridi?'
'Sei alquanto..imbarazzante' bisbiglia lei, alzandomi il mento con l'indice ed il pollice, girandomi il viso da sinistra a destra a suo piacimento. Arrossisco, ma è buio e per fortuna lei non se ne rende conto. Anzi perlustra il mio corpo come fosse un tesoro appena riesumato da sotto terra.
'Ti sei divertita quella sera, eh?' ora ride, ma la sua voce nasconde un tono d'odio che tenta di nascondere, ma non ci riesce tanto bene. mi sento terribilmente in colpa. di sicuro si riferisce a ciò che io e la mia amica abbiamo scambiato per un gioco, quando il contatto con l'aldilà era probabilmente l'obiettivo.
'Stavamo soltanto-'
'Facendo una stronzata? tranquilla, lo immaginavo, mi è bastato guardarti' eh, beh? Cosa intende? Mi alzo di scatto, questa poteva anche tenerla per se, penso. Mi sistemo la canotta piena di pieghe, ma lei è ancora li. Non fa più paura, ma è alta, anzi altissima. I capelli rossi le arrivano alla schiena, risplendono lucenti nella notte, un po' come i suoi occhi, l'unica cosa che al buio si distingue dal resto.
'Cos'hai da guardare, layla?'
Non mi faccio alcuna domanda, non ho intenzione di sapere dove ha sentito il mio nome perchè so giá che la risposta non mi piacerebbe affatto.
'Perchè credi sia imbarazzante?'
'insomma, guardati.'
'Non capisco' mi mordo il labbro, confusa. I suoi occhi spostano la loro attenzione su quel dettaglio, mettendomi enormemente a disagio. Perche fa cosi? la detesto. Lei alza un sopracciglio, ed io sono ad un passo dal saltarle addosso e prenderla a schiaffi con tutta la forza che ho in corpo.
'Sei così interessata a quelle come me, eh? Come mai, layla? Cosa ti attrae di tutto questo?'
'Io- veramente..veramente fin da piccola mi interesso a questo genere di cose..'
Spiego con calma, lei mi guarda incuriosita.
'Studi quelle come me?' Sfoggia un perfetto sorriso orgoglioso, leccandosi il labbro, intenta a saperne di più.
'Si..almeno credo..'
'Almeno credi? e cosa credi?'
'Puoi allontanarti?'
'E perche dovrei?' S'avvicina ancor di più.
'Io..' cerco di dire, ma il suo nome non lo conosco.
'Asal, sono asal..' bisbiglia, e in un attimo le sue mani mi sfiorano, lasciandomi interdetta.
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She, my demon
FantasyAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.