'Cosa intendi dire?' gemo eccitata.
'Ricordi quando ti avevo detto che ti avrei fatta urlare?'Abbasso lo sguardo, poggiandolo sulla sua intimità, e dopo sul suo seno. annuisco, deglutendo.
'Che cosa..' sospiro, mentre la sua mano si sposta in mezzo ai miei seni, spingendomi contro la parete. Voracemente morde e lecca il mio collo, spostandosi sempre di più verso il basso, facendo scivolare le mani lungo i fianchi, stringendo i miei glutei con forza.
'So che ti piaccio'
'Avanti layla, urla più forte'
La bacio, la bacio con tutta la forza che ho in corpo perchè dio, non ce la faccio più. Fino a che lei non mi prende in braccio, e in un attimo ci ritroviamo sul mio letto. Sono sotto di lei, che imperterrita mi spoglia della maglietta, lasciandomi solo in reggiseno, ed io sento caldo, sento talmente tanto caldo che il mio corpo forse sta briciando, ma lo fa così bene che sento i brividi consumarmi la pelle sotto alle sue dita affusolate e gelide che abili sfiorano la mia pancia lasciandomi interdetta, senza fiato.
'Quanto mi desideri, layla?'
'Lo vedo, i tuoi occhi supplicano le mie mani su di te'
Sorride sfacciata, mentre la sua mano scende verso la mia intimità, facendomi fremere sotto di lei. lei disinvolta mi spoglia dei pantaloncini e dell'intimo, guardandomi in viso compiaciuta. Sa di aver vinto, e che io non ho detto o fatto niente per impedire tutto ciò.
'Sei così carina, lo sai?'
Io m'abbasso, cercando contatto con le dita di asal, disperatamente, gemendo frustrata per l'attesa. Spingo il bacino verso il basso, per godere di più, mentre le sue dita si muovono contro il mio clitoride, stuzzicandolo senza controllo. La mano libera di lei finisce sui miei seni, massaggiandoli lentamente.
Socchiudo gli occhi, lei mi guarda estasiata.
Non so cosa questa ragazza voglia da me.In un pugno stringo forte le lenzuola sotto di me, tanto che le nocche assumono il colore del bianco. Mi mordo l'nterno della guancia, non posso urlare, non devo. Asal mi bacia di nuovo, ed io complice bacio lei, fino a che il fiato non manca ad entrambe. Le sue dita ora si muovono circolari intorno al mio clitoride, le mie gambe stanno per cedere ed io anche.
'Lasciati andare, sai di non poter scappare via' susurra Asal al mio orecchio, solleticandomi il collo.
Lascio andare un gemito, e poi un altro ancora, spezzato da un urlo, che mi fa inarcare la schiena ed urlare il suo nome, mentre la sento ridere soddisfatta.La vedo alzarsi, e senza dire nulla sparire.
Chiamo il suo nome, ma improvvisamente mi accorgo di quanto tutto questo suoni surreale e malato. Mi ritrovo nel mio letto, sono le cinque del mattino e non ho idea di quello che sia successo. me lo sono immaginata?
È l'unica cosa a cui riesco a pensare. Guardo sotto alle coperte, sono nuda. Indosso solo il reggiseno, e i miei vestiti sono sparsi sul pavimento come se qualcuno li avesse lanciati.
Mi guardo intorno, ricordo solo lei, io e lei.
Io e lei su questo letto e poi le urla.
Non so cosa sia successo, ma ho bisogno di sapere se era un sogno, magari lo è ed io sono completamente uscita di testa. Sono le cinque e dodici adesso, ma non ho sonno. Sussurro un'ultima volta il suo nome, ma di lei non c'è traccia.
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She, my demon
FantasyAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.