'Perchè siamo qui?'
'Io ti voglio, layla''
'Mi vuoi' ribadisco, incredula.
Intanto siamo accovacciate, la schiena contro la porta e le gambe incrociate.
'Si, ti voglio'
'Perchè, Asal? Cos'ho io?'
'Credimi, vorrei saperlo anche io'
'Eh? Mi vuoi ma non sai perchè?'
'Si, ti voglio ma non so perchè, non ho idea del perchè io sia qui a cercare te, a cercare la tua approvazione qualunque cosa io faccia, ma ti voglio'
'Puoi..puoi smetterla di ripeterlo?'
'Perchè? Ti imbarazza per caso?' Pericolosamente s'avvicina al mio viso, scopre i denti in un sorriso soddisfatto, e le mie guance si fanno inevitabilmente rosse. Scuoto il capo, non mi mette in imbarazzo.
'Ah no?'
'Smettila, tra noi quella che dovrebbe stare zitta sei tu! che mi vuoi e nemmeno sai il motivo! lo sai che le ragazze si desiderano per una ragione, Asal?'
'Lo sai che sei davvero carina quando arrossisci a causa mia?' Domanda, e intanto posa il mento tra l'indice ed il pollice, guardandomi negli occhi.
'Smettila'
'Non sono ancora stanca'
'Io si, per cui se non ti dispiace io vado a dormire, ti-'
Di forza afferra il mio polso, strattonandomi contro di lei, premendo le sue labbra rosse contro le mie, baciandomi in maniera così bisognosa che per un attimo dimentico qualunque cosa, e di nuovo ci siamo io e lei e basta.
'Resta qui, ho voglia di parlare con te"
ansima sulle mie labbra, avvicinando la fronte alla mia. Annuisco, baciandole l'angolo della bocca.
'di cosa vuoi parlare?'
'Di noi, perchè non capisco se mi vuoi, perchè tendi sempre a respingermi?'
'Non puoi..non puoi lasciarmi fare? Ti prego, layla, lasciami fare per una volta..'
Si fa piccola piccola, mentre la sua mano si posa sulla mia coscia, avvicinandosi alla mia intimità lentamente. Bruscamente levo la mano, guardandola storto.
'È già successo, due volte, ricordi?'
'Tu non eri convinta, io voglio..voglio che tu lo faccia perchè lo desideri davvero, perchè mi vuoi per davvero'
'Non ero convinta perchè avevi fatto la stronza'
'E ora?'
'Ora cosa?'
'Ora che siamo qui, da sole, e che mi sto comportando come vuoi tu?'
'Non succederà niente'
'Va bene, va bene! Lo accetto' alza le mani in segno di essersi arresa, poi s'appoggia alla mia spalla. Le accarezzo i capelli, con l'altra mano la tengo stretta a me, la paura che possa alzarsi e andarsene perchè non mi sono spogliata e non ho aperto le gambe davanti alla sua faccia per lei mi terrorizza. Il suo respiro si stabilisce, di tanto in tanto distolgo lo sguardo.'Finirà davvero, Asal?'
'Io non voglio che finisca, Layla'
'Dici troppe cazzate tu'
'Ah si?'
'Stai giù, cosi evito di arrossire perchè mi guardi e tu non mi prendi in giro'
'Te la sei studiata, di la verità'
'Astuta eh?'
Scoppiamo a ridere entrambe, tra noi c'è così tanta complicità che la si può percepire nella stanza, nella stessa stanza dove l'odore di sesso fa girare la testa.
'Quanto basta, Layla, quanto basta' mi fa l'occhiolino, e dentro di me tutto lentamente muore, silenziosamente. Mi mordo l'interno della guancia, 'non dire niente, Layla' 'stai zitta' ripeto a non finite tra me e me sperando che io non inizi a parlare troppo.
'Puoi respirare, lo sai?' Delicata scoppia a ridere, senza mai distogliere lo sguardo. Rido anche io, e poi per rassicurarla le dico: 'sto respirando, Asal'. lei mi guarda interrogativa, alzando il solito sopracciglio, inclinando di poco la testa.
'Non mi sembra, però te lo lascio credere, non vorrei mai che ti sentissi male al solo pensiero che possa farti l'occhiolino mentre sono a cavalcioni su di te..' ora sussurra, sa che sto per cedere e porta avanti questa scenata in modo tale che io possa dargliela vinta qui, sotto al suo sguardo, mentre siamo da sole.
non rispondo, non ne ho le forze.
'Il gatto ti ha mangiato la lingua?'
'Qualcosa non va? Ho detto qualcosa che ha urtato il tuo animo innocente, Layla?'
'Io..' le parole si bloccano in gola, vorrei tanto scappare, aprire la porta e correre senza guardarmi indietro.
'Posso fare qualcosa per farti sentire meglio, piccola layla?" Sa bene cosa sta facendo, e molto probabilmente anche io lo so. Al contrario delle altre volte resto ferma, inerme a lei. Prendo un respiro profondo, il batito aumenta a vista d'occhio e asal fissa quasi ossessivamente il mio petto, il suo alzarsi ed abbassarsi sempre più velocemente.
Chiudo gli occhi, serrando le labbra.
asal si muove su di me, strusciandosi contro il mio corpo bisognosa, spogliandomi della maglietta.
Le sue labbra s'avvicinano al mio collo, baciandolo, baciandomi disperatamente, quasi fossi rimasta solo io, quasi lei avesse solo me.
Le prendo il viso tra le mani, baciandola fino a restare senza fiato, mordendole il labbro inferiore, mentre il suo seno si scontra con il mio. Odio da morire il fatto che stia succedendo davvero, ma qualcosa m'impedisce di fermarla e di alzarmi. La spingo su di me, voglio averla più vicina, più di quanto lo sia realmente. In questo momento respirarla è l'unica cosa che voglio.'E dopo cosa succede?'
'Ti bacio'
'E dopo avermi baciata?'
'Ti bacio ancora, finche non ti stanchi'
Gemo sotto di lei, incrociando le gambe attorno al suo bacino, tirandola a me con tutta la forza che ho. Mi spoglia della maglietta, lasciandola sul pavimento, accanto al mio corpo accaldato.
Le circondo il collo con le braccia, lasciandole baciare la mia mandibola, e i suoi baci sono così delicati ed attenti che perdo il contatto con la realtà in poco tempo, rilassandomi al contatto delle sue dita lungo i miei fianchi, che lei tiene saldamente fermi e contro di sè.
'Voglio averti ad un respiro da me'
la sua suona quasi come una supplica, come una preghiera. La guardo di soppiatto di tanto in tanto, e ogni volta che incrocio il suo sguardo le farfalle che da tempo sono ferme nel mio stomaco si agitano a tal punto da farmi ansimare e gemere senza controllo.
'Sono qui Asal'
'Non mi basta, tu non basti mai'
Geme a sua volta, liberando il suo corpo dal vestito bianco, ed io prima di lasciarla fare la fermo, e guardandola dritta negli occhi la faccio voltare. Si lascia spogliare, ed io totalmente rilassata le bacio la schiena, stringendola a me, sussurrando il suo nome più volte.
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She, my demon
FantasyAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.