'Perche io?' Le chiedo, le lacrime bagnano il mio viso, le guance rosse, gli occhi lucidi. Siamo sedute sulla piattaforma di un tetto, la realtà è che questo è un posto vietato e se qualcuno mi vedesse sicuramente chiamerebbe i carabinieri. Asal mi guarda impassibile, di tanto in tanto mi accarezza i capelli e sotto al suo tocco non posso che sentirmi sicura. Sono sdraiata sulle sue gambe, e lei tiene una mano appoggiata alla mia pancia. 'Mi dispiace' dice solo, e so bene che mente, ma lo fa così bene che quasi cado nella sua trappola. 'Non è vero' 'Lo so, hai ragione'.
l'istinto mi spinge a chiederle di nuovo perchè sia qui, ma so già che la colpa è mia e del fatto che sia un'irresponsabile, e conoscendola me la farebbe di certo pesare fino allo sfinimento.
'A me piace, un po' ammetto cauta, e sul viso della rossa si forma un sorrisino che trasmette così tante sensazioni diverse che decifrarle è più difficile di una traduzione in italianodi qualche testo greco o cinese. 'So anche questo'
'Sai sempre tutto?'
'Di te? Si'
Quant'è sfacciata? Penso mordendomi l'interno della guancia. Intanto volgo lo sguardo alla luna, proprio su di noi, quasi sia qui per osservarci, per studiarci.
'Mi interessi più di quanto tu stessa immagini, Layla' dice lei, e ciò che vorrei fare in questo momento è riderle in faccia.
'Non mi sembra' ribatto, facendo inevitabilmente riferimento alla notte scorsa.
'Cosa stai cercando di dirmi?'
'Ti interessa di me solo perchè l'idea di potermi portare a letto ti fa eccitare tanto da farti uscire di testa' so che è realmente così e nemmeno me ne stupisco.
'Ah, e tu credi sia davvero cosi?' Mi guarda negli occhi, nello stesso istante le sue dita si avvicinano al mio viso e spostano i ciuffi dei capelli dietro l'orecchio; un brivido di freddo mi fa gelare il sangue sotto la pelle, nelle vene.
I suoi occhi verdi si scontrano con i miei, marroni, facendomi sentire nuda, i suoi occhi trasmettono sicurezza, tanto che mi spogliano di qualunque cosa io abbia addosso.
Con il pollice mi asciuga le lacrime ormai quasi secche. 'Smetti di piangere' dice poi bisbigliando. 'Ti stai mostrando debole davanti al nemico ed è l'ultima cosa che devi fare se vuoi salvarti il culo' spiega, ed io per quanto possa aver ragione non posso far altro se non rime affascinata dalla sua sapienza, dal suo essere dannatamente saccente.
'So cosa stai pensando' ecco, appunto.
'Finirà, prima o poi' a quelle parole sbarro gli occhi, poi mi alzo di scatto, senza mai smettere di guardarla. Lei, la sua espressione cerca di tranquillizzarmi, ma al contrario io sento il mondo cadermi addosso, pesarmi sulle spalle.
'Finisce solo se tu vuoi che davvero finisca'
'Smettila Layla, finirà e basta, non fare la bambina, come credi di poter tenere qualcuno accanto a te contro la sua volontà?' Domanda, pettinandosi i capelli con le dita.
'La sai una cosa asal, vaffanculo' mi alzo, sistemandomi la felpa sotto al fondoschiena, per coprirlo. Poi la guardo, squadrandola un'ultima volta e senza aggiunger nient'altro mi dirigo verso la porta da dove siamo entrate, lasciandola da sola.
L'unica cosa che ho voglia di fare è quella di lanciarmi sul letto a peso morto e soffocare questa sensazione insopportabile con il cuscino, magari se ne va, penso, ma mi rendo conto di non saper a chi sia riferito quel 'magari se ne va' e non so nemmeno io stessa come interpretarlo, e il fatto è che non sono realmente convinta di desiderar che Asal se ne vada da me.

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She, my demon
FantasyAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.