La amo incondizionatamente e me ne rendo conto solo ora, dopo aver passato mesi interi ad evitarla, ad evitare che tutto ciò potesse accadere, e adesso sono qui, le nostre dita sono incrociate e la mano libera di lei sfiora il mio corpo ovunque, slacciandomi il reggiseno, spogliandomi dell'intimo.
Sono nuda sotto di lei e la voglia che prima avevo di scappare è svanita, e se potessi probabilmente resterei qui con lei per tutta la vita.
'Cosa vuoi?' sussurra impecettibile, e nel mio stomaco si crea un vuoto. Cosa voglio? A dire il vero non lo so, non l'ho mai saputo realmente.
La guardo, nei suoi occhi una scintilla perversa si muove saccente, consapevole.
'Te, voglio te Asal'
'Ah, ora vuoi me?"
'Ti volevo anche prima' gemo, pregandola di toccarmi, contorcendomi sotto di lei impaziente. Tiene i miei capelli stretti in un pugno, senza farmi male. Gemo di nuovo al suo orecchio, mentre asal continua a parlare, a farmi domande che sento a stento, nemmeno rispondo, mi limito ad annuire, non so cosa io stia dicendo. Mi spinge contro di lei, tutto intorno a me sparisce. Mi stringo a lei che senza aspettare mi spoglia, lasciandomi nuda sotto al suo sguardo. Sento il suo bisogno di toccarmi fino a qui, lo vedo scivolare sul suo corpo, lo vedo bagnarle l'intimo, sussurrarle all'orecchio di prendermine farmi sua.
'Sei una bugiarda' sussurra sfiorandomi da sopra gli slip.
'Prima non la smettevi di respingermi'
'Dimmi la verità, Layla..'
La sua voce è tormentata, le sue mani mi liberano dall'intimo, lasciandolo per terra sul pavimento, dove siamo sdraiate anche noi.
Io annuisco, ha ragione, ma non m'interessa cosa pensa, perchè adesso la voglio, la voglio più che ma.
'Asal smettila'
'Per favore'
'E di fare cosa?'
'Smettila di rinfacciarmelo'
'Cosa ti sto rinfacciando? Non capisco..'
'Di essere stata una stronza del cazzo!'
Urlai senza riuscire a controllarmi, mentre le sue dita mi masturbavano con insistenza, sempre più veloce. Scoppiò a ridere, guardandomi negli occhi.
'Allora te ne rendi conto, eh?'
'Sai Layla..mi fa piacere che tu te ne sia resa conto..ma non pensi che sia un po troppo tardi?'
Sussurra con un tono che sapeva di dispiacere, di rimpianto. A quel punto dovrei esser io quella con la sensazione di rimpianto, eppure non sento nulla. L'istante dopo uno spasmo mi scuote da testa a piedi, facendomi contorcere violentemente sotto asal, che mi guarda contrariata.Tiro un sospiro, poi appoggio nuovamente la schiena al muro, è un inferno e forse anche asal ne è consapevole. Mi copro con un asciugamano, le gambe tremano ancora.
Prendo coraggio, so già che se non glielo domando ora finirò per non chiudere occhio.
'Tardi per cosa?'
Bisbiglio, e gli occhi si fan subito lucidi.
Sarebbe potuto esser tardi per infinite ragioni, che per di più non avrebbero avuto a che fare le une con le altre per nessun motivo.
Asal fissa un punto senza alzar lo sguardo.
'Per noi'
Risponde, e il mio cuore ricomincia a battere, e lo sento espoldere nel petto. la voglia di baciarla mi assale, soffocandomi.
'Per noi?' ripeto con un fil di voce.
'Eh, si, per noi'
'Per chi altri sennò?'
'E cosa te ne fai di questo fatidico noi?'
'Ci vivo Layla, ci vivo'
'Si, certamente'
Scoppio a riderle in faccia, com'è possibile che proprio lei viva per un 'noi'?
Vivere per 'noi' significa vivere per amore, lei non vive d'amore, non ne è in grado e lo ha dimostrato tante volte. La vedo alzarsi, mi guarda ferita, poi senza dire nulla apre la porta, guardandomi un'ultima volta.
'Vaffanculo, Layla' sussurra tra le lacrime, sbattendo la porta dietro di sè, svegliando inevitabilmente Claryssa.

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She, my demon
FantasyAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.