Mi sveglio di colpo, non riesco a respirare. Qualcosa mi dice che il suo gioco è più pericoloso di quanto mi fossi immaginata e la cosa inizia a spaventarmi. sono sola, non può succedere di nuovo, non adesso.
Mi sfioro il collo, eppure sembrava tutto a posto. scuoto il capo, in un attimo riprendo a respirare e non posso fare altro che provare un sollievo infinito.
Zussurra il mio nome, noto che esso è però spezzato dai gemiti, non ci posso credere. Mi alzo dal letto, la vista s'annebbia. La bassa pressione mi sta giocando un brutto scherzo.
'Layla..' geme contrariata, L'idea che lei provi cosi tanto piacere pensando a me mi fa arrossire, e qualcosa tra le mie gambe si accende. Non ho nè il coraggio nè la forza per chiederglielo ma so di non starmi sbagliando.
Appare improvvisamente davanti a me, con un sorriso poco rassicurante, e mi si butta addosso. Faccio per levarmela di dosso, ma la sua bocca sta già morendo il mio collo.
Non avrei mai creduto che potesse cosi sfacciata. Fa caldo, fa cosi caldo che vorrei spogliarmi, levare tutto quello che ho addosso.
la prendo per i fianchi, sono sfacciata anche io, cosi tanto che mi struscio su di lei e la voglia di averla si fa avanti per la seconda volta.
non resisto, ma perche mi sta baciando?
Non faccio in tempo a voltarmi che le sue labbra sono sulle mie. Improvvisamente mi stacco, non posso, non posso farlo. Lei mi guarda, il solito sorrisetto le spacca il volto pallido, non ho idea di cosa voglia da me.*
"Non uscirai più con quel tuo compagno di classe, Layla!" Urla mia mamma, furiosa. Si è accorta del succhiotto che porto sul collo e a quanto pare non ha intenzione di guardarmi in faccia.
Io annuisco, so bene che ribattere non servirà a nulla e sto solo zitta, trattenendo una risata. Dentro di me una rabbia incondizionata si versa silenziosamente su asal che complice osserva la scena sulle scale, sorridendo perversa, quasi orgogliosa di quel che ha provocato. La guardo male, e allora lei alza le spalle, come a farmi capire che non c'entra niente, eppure il mio collo dice e dimostra ben altro.'Dimmi Asal, è tanto difficile per te lasciarmi stare?' Alzo la voce una volta che siamo solo io e lei nella mia stanza. Lei prova a sfiorarmi il braccio senza dir nulla, ma mi scosto bruscamente.
"Ti ho detto che non devi toccarmi!'
'Layla, per favore" riprova lei, vorrei smaterializzarmi. Scuoto il capo, non la voglio.
Me lo ripeto, sembra che io lo faccia più per ricordarlo a me stessa che per altro, ed una parte di me non è d'accordo. Una parte di me desidera asal adrentemente.
Lei mi sfiora la pancia, facendomi contorcere. la odio, la detesto cosi tanto.
Perchè non può starsene buona? Magari ritornare da dov'è venuta, anche se non sono completamente sicura del fatto che io voglia che se ne vada. Mi sono quasi abituata alla sua presenza e vorrei uccidermi per questo.'Non voglio giocare'
'Oh si che lo vuoi..'
'È il tuo stesso corpo a chiedermelo, non vedi?'
Bisbiglia al mio orecchio, e a momenti sono certa che ci perderò la testa per lei.
Continuo a ripetere 'no' perche sono certa di non volerla davvero, ma c'è qualcosa in lei che mi fa credere il contrario.
'Smettila di scappare, sai bene che non hai possibilità con me' sento il suo sguardo addosso, mi sta mangiando con gli occhi e non posso far altro che mordermi il labbro per evitare di dire cose di cui potrei pentirmi.
'Asal..stai lontana da me" provo ad assumere un tono autoritario, ma il respiro mi contraddice.
'Mi fa impazzire il fatto di spaventarti tanto'
'Non ho mai detto di aver paura di te'
'Allora lasciati toccare, tanto sappiamo entrambe che ci metterai poco a cedere'
spero stia scherzando. Sta scherzando, vero?
Vorrei urlarle addosso che è una stronza egoista; provo cosi tante emozioni contrastanti che averla qui davanti mi confonde ancor di più.
'Non voglio, non voglio..' 'Asal no, Asal per favore' ansimo, mi ritrovo tra la parete ed il suo corpo, sorprendentemente caldo. Cerca di baciarmi, ma mi volto dall'altra parte.
'Layla..' sorride lei, poi di forza la sua lingua finisce nella mia bocca, assecondata dalla mia. Mi vergogno cosi tanto, ma è cosi brava da farmi dimenticare qualunque cosa.
Ricambio il bacio, non so cosa io stia facendo e nemmeno perchè, ma la sua figura mi da alla testa.
Il suo profumo mi riempie le narici.
Ho il suo respiro sul collo e continuo a gemere presa alla sprovvista.
'Alza la voce, voglio sentirti farlo più forte' sussurra cincendomi i fianchi, ancorando il suo corpo al mio senza possibilità di scappare.
'Ora non devi pensare a nulla..'

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She, my demon
FantasiAltra notte, altro incubo. Ogni notte, ogni fottuta notte lei è lì, sopra di me. Stringe la presa sul mio collo, mozzandomi il fiato.