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Tutte le cose che sono accadute in seguito ora ristagnano in un angolo della mia testa creando confusione e rendendomi difficile il racconto. 

Ricordo i tuoi occhi ovunque,le tue mani che sfiorano le mie cose, io che ti presento i miei amici, fiumi di vino rosso che ti facevi spedire dalla Puglia, telefonate a tutte le ore: di giorno, di notte, mentre tu eri in ospedale a lavorare , mentre io ero in studio di registrazione. Il telefono vibrava continuamente, eri un fiume di parole. I mille modi che cercavi per non dover uscire con me in pubblico, quel piccolo bar di cui tu conoscevi il proprietario in zona Brera che ci preparava un cappuccino buonissimo e ci lasciava il tavolo più nascosto del locale, la tua fissa di farmi bere 2 litri di acqua al giorno, le sigarette a meta, ''dobbiamo smettere di fumare, ora o prima o poi?'', ''si è fatto tardi, domani ho da studiare'' ''vengo con te'' ''Ghali non puoi venire con me in biblioteca'', tu che trovavi scuse con tua madre per non scendere in Puglia e restare a Milano, io che trovavo scuse per non scrivere .

 Quando hai provato ad insegnarmi a guidare e ti sei accorta che confondevo ancora destra e sinistra,

 ''metti la freccia  e gira a destra Ghali...Cazzo questa è la sinistra. Lo spacchiamo sto cazzo di Enjoy mh? Che dici? Leggo già il titolo in prima pagina che racconta di come il famoso trapper abbia preso in pieno un palo in un parcheggio a Milano'' 

''la prossima volta mi porti a guidare in tangenziale?'' 

''la prossima volta non ci sarà perchè saremo morti. E abbassa sta musica mo''

 ''ma è la base per la nuova canzone! Sei davvero insensibile'' 

''mi sembra tutta uguale sta roba''

 ''io ti odio, professoressa del cazzo'' 

''io ti odio ,pirata della strada senza patente e con le gambe troppo lunghe per questa 500 mini'' 

''quando vieni a ballare con me una sera?'' 

''un attimo che ti dico quando ci vengo, un attimo eh .Mai''

 ''dai che ti presento un po' di gente''

 ''dai che mi viene un infarto nel privè dei posti che frequenti senza ricircolo d'aria, dai che il giorno dopo ho sala operatoria e ci vado in hangover'' 

''prima o poi ci riuscirò'' 

'' se pianifichi come guidi la vedo dura''

Il tuo sarcasmo, il modo assurdo che avevi di vedere il mondo, come ti mordevi l'interno del labbro mentre studiavi.

''vediamoci alle 19 in Duomo''

''Fra..''

''scusami, giusto, non puoi. Alle 3 di notte ci sono fans in giro?''

''ho un'intervista in radio''

''cerca di non arrivare in ritardo almeno lì''

''passo più tardi da te?''

E in tutto quel periodo ,nemmeno una volta, avevo provato a sfiorarti. Ti lasciavo fluttuare attorno a me, mi saresti bastata comunque così. O forse no,considerando cosa è successo in seguito. 

Eri il mio boomerang, più ti lasciavo libera di volare in cielo e più tornavi da me. 

''non sono ispirato''

''che significa che non sei ispirato? non hai niente da raccontare a questa gente?''

''ho troppo da raccontare''

''allora fallo''

''non è così semplice'' mugugnavo disperato fissando l'ennesimo foglio bianco

''devi renderti conto che non puoi far altro che raccontare ciò che sei. La gente vuole solo la verità''

Quando mi hai portato quei colori a tempera e abbiamo provato a far viaggiare la mia mente con le diverse tonalità dei miei colori preferiti. Quando ti sei sporcata il naso con il verde e io non ti ho detto niente. Sei uscita dal mio appartamento così e mi hai richiamato dalla metro incazzata nera. Io che ridevo, tu che ridevi.

''un mese fa era diverso?''

''era meglio?'' ti chiedevo 

''dico solo che era diverso. Senza tutta questa storia''

''E' una storia,allora''

''E' un fatto Ghali, solo un periodo di tempo''

Il suono cristallino della tua risata, la ruga che ti si creava in mezzo alla fronte quando dovevi darmi una cattiva notizia e ne eri preoccupata.

E poi la musica: a tutte le ore, dal tuo giradischi, dal giradischi che mi avevi regalato per ''toccare la musica'' e riconnettermi con il mondo da cui vengo. La pila dei vinili sulla tua libreria, la voce di Dalla che si espandeva nella tua stanza al quarto piano, le tisane allo zenzero. 

''ora senti cosa dice qui, senti''

Tu che chiudevi gli occhi , io che facevo un altro tiro e ti passavo da fumare. 

''C'è molta poesia
A stare zitti
Se non si ha niente da dire
Madonna disperazione
Corre a disfare la piega del letto
Per andare a dormire''

Quella canzone di Dalla che ho riascoltato durante tutti i mesi interminabili in cui non ci siamo più parlati in seguito. E io cosa mai avrei potuto saperne in quel momento?in quella capanna di felicità quotidiana che mi avevi concesso, in quello spazio di mondo in cui Ghali era solo e semplicemente Ghali, che il buio stava per calare sui tuoi occhi verdi? Che mi sarei perso, rovinato, maledetto su una strada lontana da te?


***

Ed eccoci qui, chi lo avrebbe mai detto. Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, giusto?

Senza troppi giri di parole, ciao a tutti :)

La prima volta\ GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora