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"Ash, tutto bene?"
"Si, adesso va bene. Scusa se ho fatto chiudere il negozio a tuo fratello e scusa se ti ho fatto chiamare"
"Smettila di chiedere scusa, sono io che ho chiamato David e poi non c'è niente di male" David annuisce alle parole del fratello e si siede accanto a me.
"Ti va di spiegarmi cos'è successo?" Guardo mamma seduto poco lontano da me, con Owen in braccio che dorme e scuoto la testa.
"Adesso no, magari dopo se ti va ti racconto, non voglio far preoccupare mamma. Con lui e papá parlerò poi con calma e gli racconterò tutta la storia"
"Certo, vuoi che vi porto a casa? Owen poverino è distrutto. Poi mi spieghi anche cosa ci facevi in giro così presto con lui mezzo addormentato"
"Si grazie, puoi anche accompagnarci a piedi, non per forza con la macchina. L'importante che vieni con noi, mi sento più sicuro"
"Non devi neanche chiederlo. Harry, andiamo, vi accompagno a casa. Prendo io Owen" David prende Owen dalle braccia di mamma, salutiamo Evan e ci incamminiamo verso casa. Io non sono tranquillo però e continuo a guardarmi intorno. Io, mamma e Riv siamo più indietro rispetto a Dave e parliamo quasi bisbigliando.
"Ash, poi ci spiegherai chi è Daniel e che ruolo ha avuto nella tua vita?"
"Si mamma, te lo prometto, stasera spiegherò tutto a te e a papà. Adesso non dirgli niente per favore, voglio essere io a spiegargli tutto"
"Va bene amore. Torni a casa con noi?"
"No mami, adesso ritorno con David alla bakery, ci vediamo più tardi, passo io a prendere le consegne"
"Va bene Ash, a saperti con David mi sento più tranquillo. È un bravo ragazzo"
"Più che ragazzo é uomo, mami. È più un tuo coetaneo che il mio" fa una smorfia e poi ride
"Avete 10 anni di differenza, non sono troppi!"
"Mamma! Ma che dici!!"
"Io? Proprio niente, pesciolino. Ipotizzavo" alzo gli occhi al cielo e una volta davanti al cancello del ranch lo apro.
"Vai a casa e non aprire a nessuno, se non agli ospiti prenotati. Non dire niente a papà, poi vi spiego io più tardi" Dave passa Ow a mamma e lo saluto.
"Va bene Ash, stai tranquillo. Ciao David e grazie". Mamma, con il piccolo in braccio entra in casa e io adesso sono più tranquillo a sapere loro al sicuro. Camminiamo per un po' in silenzio, finché Dave non si decide a parlare
"Te la senti adesso di spiegarmi cos'è successo?"
"Si, sai andare a cavallo?"
"Ehm no.. non ci sono mai salito prima. Sono un uomo di città io" alzo gli occhi al cielo e gli faccio segno di seguirmi, devo tornare indietro a prendere Cappuccino.
"Senti uomo di città, hai quasi 35 anni, dovresti imparare a salire su un cavallo visto che ormai vivi a qui. Motivo per cui adesso andremo a prendere Cappuccino"
"Chi è cappuccino?"
"È il mio cavallo. Adesso ha circa 20 anni, ma quando mamma me l'ha regalato era un puledrino. È stato il primo regalo che mi ha fatto appena sono arrivato qui"
"20 anni?! Ma è tantissimo!!" Rido e scuoto la testa
"I cavalli in media vivono circa 22 anni, altri arrivano anche fino a 24 anni. Io spero che Cappuccino sia eterno ma so che non è possibile e adesso che è anziano ho sempre paura che possa lasciarmi da un momento all'altro. Ho già perso il mio migliore amico e non sono pronta a perdere anche lui" vedo che non parla e quindi mi affretto a spiegare
"So che per te sono solo animali, ma per me no. Tu vieni dalla città, da una grande metropoli come New York. Io invece ho vissuto in una casa famiglia ad Helena fino ai miei 8 anni che non è piccola come Moonville certo, ma comunque non è paragonabile alle grandi città. Poi a 8 anni, in uno dei miei numerosi soggiorni in ospedale ho conosciuto la mia mamma, che prima di diventare 'mamma' ci ha messo un po'" ridacchio e mi fermo imbarazzato, quando sono agitato tendo a parlare troppo
"Hey! Ti fermi sul più bello?! Vai avanti"
"Davvero ti interessa?"
"Certo che mi interessa, vai avanti" sorrido e riprendo il mio racconto mentre nel frattempo siamo arrivati di nuovo al ranch, entriamo e andiamo verso le stalle dove ci sono Cappuccino, Moonlight, Dorian e gli altri cavalli.
"All'inzio chiamavo mamma per nome, poi quando ha deciso di adottarmi e mi ha portato qui l'ho iniziato a chiamare papà e solo un paio di anni dopo ho avuto il coraggio di dirgli che per me era più una mamma che un papà. Quando le due persone che mi hanno messo al mondo sono tornati, mi hanno diciamo 'rapito', mi hanno preso con l'inganno per avere i soldi della mia eredità, mamma e papà hanno fatto di tutto per riportarmi a casa e in quell'occasione ho capito che ero davvero fortunato e che nessun bambino era amato come lo ero io. Per questo ho avuto sempre il terrore di essere abbandonato e di essere sostituito con un altro bambino, non ho mai voluto fratelli e a loro è sempre andato bene così, fino a 3 mesi fa quando è arrivato Owen"
"Per questo non lo volevi?"
"Si, è stupido dirlo visto che ho 24 anni, ma ho sempre pensato che visto che mi hanno abbandonato perfino i miei genitori biologici, potevano abbandonarmi tutti.. adesso mi rendo conto che è una paura irrazionale e poi, detto fra noi, adoro quel bambino.. ma ho comunque paura di affezionarmi a lui. Non sopporterei un altro distacco. Sto ancora superando la morte di Ron, il mio migliore amico. Il labrador che io e mamma trovammo in fin di vita sul ciglio della strada, quando avevo 8 anni. È morto due anni fa, durante la notte, in seguito ad un infarto, era anziano ma per me è stata comunque dura. Con lui ho vissuto gli anni più belli della mia vita, e so che adesso è impossibile per te capire queste mie parole, chi non ha un cane non può capire". Lo aiuto a salire in sella a Cappuccino e io mi metto avanti.
"Perché non parli? Mi dispiace se ti ho annoiato" Cappuccino inzia a camminare ma David è ancora muto.
"Dav, se ti sembro stupido e non vuoi più venire con me alla vallata non fa niente"
"Sono senza parole proprio per la ragione opposta, credo che tu sia straordinario, Asher".

Bring me to dream ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora