Bring me to dream ❀ L.S

23

"Shh, non spingere Own, fai piano. Dobbiamo vedere se Dave dorme" sentiamo le voci di Asher e suo fratello da davanti alla porta e sorridiamo automaticamente. Dave ormai è sveglio e totalmente ripreso dell'anestesia.
"Aspetta che busso"
"Va bene Ash, ti voglio bene"
"Possiamo?" Si affacciano con la testa oltre la soglia e sorridono a vedere David sveglio
"Ciao David!!!" Owen si divincola dalla presa di Ash e corre verso il letto di mio fratello. Si arrampica sul materasso e gli butta le braccia al collo
"Owen piano!!" Lo rimprovera Asher avvicinandosi a me, mettendomi una mano sulla spalla. Il piccolo però sembra non sentirlo, è troppo impegnato a coccolare David che ride delle attenzioni di questo dolce bimbetto.
"Ciao Ev"
"Rieccoti riccio. Quando ti dimettono?"
"Domani mattina. Non ho riportato nessun danno e le mie costole ormai stanno bene. Sono felice di vedere David sveglio"
"Hey cowboy, non si saluta?" Ash quasi arrossisce e annuisce sedendosi sul letto. Prende la mano di mio fratello fra la sua e l'accarezza.
"Mi hai fatto prendere un colpo. Sono così felice di vedere che stai bene. Potevi farti uccidere!! Sei un incosciente!" Penso che siano l'ansia e la paura a farlo reagisce così e infatti mio fratello sorride e l'attira a sé.
"Di cosa ti preoccupi, Ash? Non mi sarei mai fatto ammazzare!. Ho così tanto ancora da fare e soprattutto non posso lasciare Ev da solo, sarebbe perso senza di me" non so come faccia ad essere così tranquillo e a scherzare sulla sua stessa vita.
"Sei incredibile Dav, se non fossi già in un letto d'ospedale ti darei un pugno!!"
"Ow, li senti a questi due? Mi maltrattano! Sono convalescente e devo essere coccolato!"
"Giusto Dav! Io ti voglio tanto bene e sei anche tu mio fratello, anche se Ash lo è di più ed è un pochino più bello di te" io e Ash ridiamo e Dave si finge offeso
"Asher è più bello di me!?"
"Solo un pochissimo, Dave. Non ti preoccupare, quando diventerai grande sarai anche tu bello proprio uguale ad Ash" siamo ormai alle lacrime e Asher accarezza i capelli di suo fratello.
"Amore, Dav è già grande! È anche più grande di me. Ormai non cresce più!".
"Woooow!" Esclama accoccolandosi al petto di mio fratello. Owen è davvero un amore, vorrei tanto che conoscesse Ally, secondo me andrebbero molto d'accordo.
"Dav, sai già quando devi uscire?"
"No, in realtà devo fare anche fisioterapia per la spalla, appena si sarà sanata la ferita"
"Io... mi sento davvero in colpa. Non dovevo coinvolgerti, è una cosa che dovevo risolvere da solo".
"Ma smettila di dire stronzate! E comunque non mi hai coinvolto tu, sono stato io ad intervenire e menomale, altrimenti chissà cosa sarebbe successo"
"Ti giuro che ti farò da infermiere finché non ti riprenderai, sarò la tua ombra e non ti lascerò un attimo da solo" Owen ridacchia senza un apparente motivo e io osservo Asher e mio fratello parlare come se si conoscessero da una vita. Ripeto, non andrà a finire bene e sarà un disastro o forse no?.
"Evan?" Scuoto la testa e mi giro verso Dave
"Eh?"
"Cosa stavi pensando? Facevi smorfie strane"
"Io? Niente in particolare. Sono solo felice che stai bene e Ash, non c'è bisogno di fargli da infermiere, ci sono io che mi occuperò di lui". Il mio tono forse sembra troppo scontroso perché Ash mi guarda dispiaciuto e David contrariato.
"Uhm scusa Evan, non volevo essere invadente, voglio solo aiutare. Tu hai il negozio da portare avanti e tuo fratello non può fare subito le cose di prima per colpa mia, visto che ha subito un'operazione e deve anche fare terapia riabilitativa"
"Ash, ti ringraziamo ma davvero, non c'è bisogno del tuo interessamento. David ti ha salvato, tu hai ringraziato e va bene, basta così!"
"Evan, perché sgridi mio fratello Asher?! Lui è bravo vuole aiutare tutti. Adesso vuole bene anche a me e si è affezionato tanto! Perché io non vado mai via da lui!. I fratelli fanno così e tu non lo devi sgridare, lui vuole bene al tuo fratello grande!!" Sorrido, di fronte alla dolcezza di Owen non posso resistere, ma purtroppo non cambio idea. Non posso permettere che qualsiasi cosa ci sia fra di loro vada avanti, o meglio inizi. Ci tengo ad Asher e non voglio che soffra, é la persona più vicina ad un amico che ho.
"Lo so Own ma io devo proteggere David e la nostra famiglia" Asher capisce la frecciatina, prende Owen per mano e lo invita a scendere dal letto.
"Andiamo Ow, saluta David e andiamo"
"No Ash, aspetta" scuote la testa alle parole di mio fratello e si avvia alla porta
"Scusa, non dovevo venire. Se domani posso passare vengo a salutarti prima di tornare a casa"
"Mi dispiace, lascia stare le parole di Ev, lui n.."
"Ha ragione, ho sbagliato io. Ciao Dav, riguardati".

***

"Hai fatto una scenata assurda davanti ad Asher!! Potevi evitare" alzo gli occhi al cielo e sbuffo
"Ah io?! Tu piuttosto! E non dire niente perché ti conosco. Sono affezionato ad Asher e dopo il brutto episodio che ha passato con quello psicopatico non si merita bugie. Gli stai tralasciando la parte più importante della tua vita!"
"Sai che non voglio parlargliene finché non sarò sicuro che Ally sia finalmente libera di venire da me"
"Questo non centra! Ally fa comunque parte della tua vita e se le cose con Asher si fanno più serie fai bene a dirgli tutto, non mi sembra giusto tenergli nascosto una cosa del genere. Per colpa tua ho dovuto fare l'antipatico con lui e ferirlo per allontanarlo da te, per evitare che ci rimanga male dopo"
"Stai creando una storia che non esiste!! Smettila di parlare! Sono affari miei!"
"No, non lo sono più se tu coinvolgi un'altra persona. Ash non si merita le tue bugie"
"Evan! Ragiona! Non sono bugie, ho solamente omesso di dirgli una cosa delicata della mia vita. Ti prometto che se il rapporto fra me e lui diventerà qualcosa di più grande e forte di quello che è attualmente, gliene parlerò subito" rido nervosamente e inizio a camminare per tutta la stanza d'ospedale.
"Ally sarebbe una cosa delicata della tua vita? Ma porca puttana!! Ti senti?" Prova ad alzarsi dal letto per venirmi accanto ma lo blocco
"Non ti sforzare, anche perché adesso sarebbe inutile, sono stufo di ascoltarti, me ne vado. Forse torno domani". Non mi giro neanche a guardarlo e vado via, se rimanevo un minuto di più in quella stanza lo avrei preso a schiaffi.