AL DI LÀ DELLA PORTA

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Anche quel poco che sono riuscita ad ingerire continua a tornarmi su.

Sono esausta, ma allo stesso tempo non riesco a darmi pace.

Può sembrare un paradosso, ma trovavo maggiormente piacevole quel materasso polveroso del rifugio a questo imbottito e profumato, proprio perché l'indole dei proprietari è nettamente diversa.

Non ho smesso un secondo di pensare agli altri fratelli, stremati ed affamati, segregati in qualche buia stanza a rimpiangere di non essere riusciti a fare di più.

Mi giro e rigiro, finché percepisco di non essere da sola a causa degli scarponi che si sono adagiati cautamente al di fuori della porta.

Blocco ogni mio movimento sperando di non attirare troppo la sua attenzione, non può essere altri che Taehyung, ecco il perché dell'acquietamento di ogni mio turbamento.

-Youra...-

-Jungkook?- pronuncio il suo nome nel lenzuolo che avevo adagiato sulla bocca per attutire anche il respiro.

-...Youra lo so che sei sveglia, il tuo battito è accelerato- addolcisce il tono e con esso percepisco anche la nascita di un sorriso.

Getto i piedi giù dal letto e scivolo verso la porta appoggiandoci un palmo -Sei impazzito? Cosa ci fai qui? Tae lo verrà a sapere- avvicino l'orecchio.

-E allora? Anche se lo venisse a sapere? Cos'altro potrebbe farmi? Non ho mica rapito la sua sposa- sbuffa con rabbia.

-Ti prego, non chiamarmi così- appoggio la fronte sul freddo legno.

-Hai ragione, perdonami- lui fa lo stesso, il vuoto dall'altra parte sembra essersi rimpinguato di un'altra fronte calda in sovrappensiero.

-Io...io devo scusarmi, non tu...Jungkook io volevo davvero sapere cosa stesse succedendo alla tua famiglia. Io sono la causa di tutto, dovevo conoscere, mi capisci?-

-Lo so, non è mai stato il tuo forte smettere di intrometterti ed io come sempre non sono bravo con le parole, ho scritto troppo e ho aizzato la tua curiosità, ma la causa di tutto ciò non sei tu e non ti permettere di pensarlo un secondo di più...ehi ti ho detto di non pensarlo, smettila- sbatte leggermente sulla porta rivendicando il suo ordine.

-Ok scusami, ma ora basta leggermi nella mente, perché sei qui?-

-Ti devo parlare e poi...- mi allontano appena sento la serratura scattare e la mia fittizia prigione venir aperta -...mi mancavi-

Ci fissiamo, come mai prima.

Ora siamo da soli, lontano da occhi indiscreti o malelingue, per la prima volta dopo anni passati a ricordarci l'uno dell'altra senza mai sentirne la presenza o il calore emanato.

Alza le braccia in un invito amichevole di riconcilio, ma le abbassa immediatamente imbarazzato -È bello poterti parl...- lo zittisco con una forte stretta allacciandogli le braccia intorno al collo -Io non ti potevo abbandonare- gli sussurro -Jungkookie sei sempre lo stesso ragazzo impacciato che ho conosciuto- sorrido appoggiando la testa sulla sua spalla.

-E tu la solita impicciona e testarda- si sottrae all'abbraccio con fastidio.

-Stai rischiando molto ad essere venuto qui- guardo verso i corridoi.

-Youra, tu non ti meriti quello che Tae ti vuole imporre, lui non deve pensare a sé e tanto meno a quello che vogliamo noi. Ti riporterò a casa, mi serve solo del tempo...- appoggia la sua tenue mano sulla mia gota e la sfiora lievemente -...peccato che non ne abbiamo-

-Jungkook non ti permetterò di mettere a repentaglio la tua vita, e non mi interessa se siete immortali o sovrannaturali. Non vi combatterete l'un l'altro per una stupida cotta durata oltre due secoli. Perché sei rimasto qui con lui? Per tutto quello che ti ha fatto lo sostieni ancora?-

-No Youra, io lo odio. Per quello che ha fatto a me e ancor più agli innocenti, ma lui è pur sempre mio fratello e oltre a quello ci lega anche il sangue della maledizione. Pensavo che restando a palazzo avrei arginato alcune delle sue mosse, ma è stato tutto vano. In più Jimin si è proposto di restare al mio fianco e avrei creato difficoltà pure a lui...hai sentito?- sporge l'orecchio.

-No? Cosa?- mi sporgo.

-C'è qualcuno, vieni devo dirti altro, ma è meglio non farlo qui- avvolge le mie dita con le sue ed inizia a guidarmi nella fioca illuminazione.

A quest'ennesimo contatto sono percossa da un'infinità di brividi, gli stessi ed identici che provai la sera della festa di carnevale, quando un invito a ballare risultò la richiesta più bramosa e piacevole dell'intero cosmo.

-Jungkook i tuoi fratelli, dobbiamo assicuraci che stiano bene-

-Oh Youra, sempre altruista. Sono vampiri se la sanno cavare- ghigna con tenerezza.

-Dove and...- sbatto di colpo dietro la sua schiena -...che succede?- sposto la testa per visionare l'ostacolo di quella scappatella tutt'altro che romantica.

-Succede che lei signorina dovrebbe essere in camera sua- comanda la voce rauca della donna scheletrica simile ad un segugio appena intravista la sua preda.

-Spostati- la intimidisce il ragazzo.

-Non vorrai colpire una signora anziana- tenta di impietosirlo.

-Tu sei tutto tranne che anziana, nemmeno l'appellativo di signora ti si addice. Spostati, non te lo ripeto più, lasciaci passare devo conferire da solo con lei- attende qualche secondo per poi voltarsi verso di me -Inizia a camminare- allunga un braccio per allontanare la serva.

Accade tutto in un istante, da una delle sue tante bende colorate estrae una forchetta e pugnala il collo di Jungkook con una violenza inaudita.

-Noo...- le mollo istintivamente uno schiaffo -...che cosa hai fatto? Jungkook? Perché non ti rialzi? Jungkook mi senti?- prendo il suo collo tra le mani imbrattando i polsi del suo sangue.

I suoi occhi vacillano tra il bianco e il colore -You...you..ah-

-Ben fatto- emerge Tae da dietro un angolo avvolto in un ricco accappatoio di flanella.

-Padrone- si inchina fino a quasi lustrargli le scarpe con le labbra.

-Jungkook e così ti volevi divertire a mia insaputa? Youra dovrò rieducarti come si deve, non sapevo che l'aria di città ti avesse trasformato in una puttanella- fece segno ad altri di portare via il fratello incosciente.



Ok...a quanto pare Jungkook è stato colto alla sprovvista e Tae risulta essere sempre un passo avanti, idee per quello che accadrà?

тнє S҉тorιeѕ σf 7  ℣αмριяєѕ ❦втѕ❦ (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora