TU NON SEI PIÙ MIO FRATELLO

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Scendo a fatica i gradini e nel mentre tento di incrociare almeno uno sguardo amico, ma nulla, osservo solo capi chini di impotenza.

-Vieni, avanti siediti- mi indica Tae dall'altro capo del banchetto e faccio come mi è stato ordinato.

-Ora possiamo iniziare- batte i palmi dando il via alle danze dei servitori che sfilano con lussuriose portate e in brevi mosse il tutto è pronto per essere gustato, o meglio ingurgitato a forza.

Il sequestratore assaggia un sorso di quello che sembra vino stagionato, ma ha l'aroma di tutt'altro e rompe il silenzio -Insomma nessuno? È da tanto che non ci vediamo e nessuno dice niente...- lancia sguardi agli altri, ma non riceve risposta -...bene allora inizio io. Sono enormemente grato al vostro passo falso, adesso non saremmo qui, tutti insieme e io...certo, io sarei senza la mia Haneul-

-Si chiama Youra, lei non è Haneul- riprende voce Jungkook urtando la corpulenta quaglia addormentata nella porcellana che funge da pasto.

-Lo sarà per te, ma da oggi quel suo nome non le appartiene più. Dobbiamo pensare al futuro ed è giusto ricominciare su ogni fronte. Acconsenti?- mi fissa intensamente e la mia testa non fa altro che annuire, anche se riconosco l'enorme sbaglio.

-Ah fratello, inoltre mi devi delle scuse. Avanti, ora le voglio sentire, qui davanti a tutti. Riconosci il tuo posto e che hai fatto una grandissima stronzata?- afferra il coltello e comincia a farlo roteare sulla punta.

L'interpellato trattiene la lingua.

-Immagino sia un sì. Jin ti trovo molto taciturno, qualcosa non va?- si sporge a destra verso il maggiore.

Sono incredula per il suo atteggiamento di apatia, dalla cattura è caduto in uno stato di totale incoscienza o così vuole fare credere.

-Ti credi tanto potente? Lo trovi fottutamente divertente vincere in modo sporco eh? Tutti questi coglioni asserviti per pulirti il culo e preparati la cena...dimmi una cosa, lo trovi spassoso rovinare gli altri? Figlio di una...-

-Yoongi...credi che minacce ed offese cambieranno le cose?-

-Oh non fa nulla Namjoon...- si gira con volto entusiasta -...lui è sempre stato così. Si rifugia dietro il suo rude comportamento perché non vuole far vedere che all'interno è un rammollito, che ha paura persino della sua stessa ombra. Suona canzoni melense solo per riscaldare i tasti e far emergere emozioni da povero ragazzo incompreso. Beh sai una cosa Yoongi? Non sei l'unico ad aver avuto un passato difficile- lascia cadere la lama vicino al piatto.

-Aish brutto stronzo- scatta in piedi tirando le catene senza risultati.

-Siediti o finiranno presto le energie. Non tra poco potrete nutrirvi a dovere-

-Questo non giustifica quello che hai fatto Taehyung, per puro egoismo. Perché noi abbiamo dovuto rinunciare e tu no? Anche noi l'amavamo, ma lei ha scelto te, ora non è lo stesso, quindi perché ti convinci del contrario?- prende parola Jimin, la sua voce soave mi ristora, è un grazioso ricordo.

-Parli proprio tu? Non sei uno stolto, ma un doppiogiochista. Non ascolterei le tue domande e la tua voce nemmeno sotto tortura. E voi avete mandato questo imbecille a convincermi a tornare assieme alla mia amorevole famiglia? Senti il consiglio che ho da darti: vedi di mantenere le tue corrispondenze più segrete, fai pena come talpa-

Alche Yoongi e Jimin si guardano di sfuggita e la colpevolezza li attanaglia.

-Già, bel piano di merda che avete escogitato. Pensavate di fregarmi e invece sorpresa- agguanta un succoso chicco d'uva dal cesto ramato -Mi avete sempre detestato per averla uccisa. Voi avete versato sangue tanto quanto me e nessuno vi ha mai ripudiato, ma io invece no...per me non c'era pietà. Haneul si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ho provato in tutti i modi a rimediare al mio errore, ho mutato tutto me stesso per voi e non ve ne siete nemmeno accorti...così ho rinunciato a chi credevo mi volesse bene e ho pensato esclusivamente a me stesso...perché vedete...- inizia a pressare l'acino tra le dita -...più si priva amore ad una persona più questa si ammala ed ammattisce tanto fino ad...- la buccia cede e il piccolo frutto si spappola in un gomitolo di polpa -...esplodere-

-Ce ne avresti potuto parlare piuttosto che arrivare a questo punto- tiene bassa la testa Hoseok.

-Tu hai sempre pensato al lato positivo vero? Ti piace vedere il sole anche quando non c'è, lo ammiro davvero, ma purtroppo questo sarà un periodo buio, quindi vedi di cambiare la tua visione e solo quando vedrò i cadaveri ballare cambierò la mia- ringhia.

Namjoon mi guarda per un istante e i suoi occhi mi domandano come stia, gli sorrido velocemente acquietandolo.

-Namjoon, laggiù infondo solo e pensieroso. Sei il più acculturato della famiglia, tu hai qualche buon reale consiglio da darmi o vuoi rinfacciarmi altro?- lo scruta.

-Non ho nulla di nuovo da domandarti, siccome ad ogni domanda rispondi sempre nello stesso identico ed egoistico modo. Sono solo curioso di come trascorrerai il futuro...che ne sarà di noi? e di Youra? Della città? Ci hai pensato?-

-Mi cogli alla sprovvista. A dire il vero io conto in un futuro dove tutto torni alla normalità, certo ci vorrà un po' di tempo, ma le cose si riassesteranno e se non sarà così farò in modo che accada-

-Non ti basterà l'eternità...- mastica colui che nella sala è rimasto di granito durante tutto il confronto fraterno.

-Cosa hai detto fratello?- avvicina l'orecchio, che inutile paradosso.

-Mi hai sentito benissimo e non sono più tuo fratello-

-Ah cosa vuoi insinuare? Ti sei dimenticato il legame di sangue fatto nel 1850?- si getta di peso sullo schienale.

-Sì me lo ricordo bene. Era nato per proteggere Haneul dai mostri come te-


Beh io non ho da aggiungere altro ahaha, diciamo che si sono strigliati tutti a vicenda.

тнє S҉тorιeѕ σf 7  ℣αмριяєѕ ❦втѕ❦ (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora