IL RIFUGIO

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-Jin- biascico per la gioia nel vederlo, non sono mai stata così tanto grata ad un essere vivente o quasi.

Nonostante abbia provato un certo macabro sollievo nel morire e potermi unire nuovamente ai miei genitori, ma solamente in quel limbo di anime che la mitologia suppone, una parte di me ha desiderato combattere perché insoddisfatta, proprio così, insoddisfatta del non sapere la posizione di Jungkook, di tutto quello che ancora non ho avuto il tempo di chiarire e vedere con i miei occhi.

Mi porge una mano e mi rialzo in piedi grazie al fievole vigore tornato a scorrere nelle gambe, ma superato il momentaneo shock dell'incontro e della scampata morte emerge un'unica preoccupazione -Hoseok- copro la bocca con le mani appena vedo la scena.

Il suo corpo è malmesso e la neve intorno disegna una pozza di sangue ghiacciata e soffice, respira mentre alterna fremiti, intorno al collo una stringa violacea di pelle e il soprabito a brandelli.

Namjoon tenta di prestargli più cure ed aiuto possibili, arriva addirittura a tirare e risistemare le falangi spezzate con un paio di mosse accompagnate dalle urla del ferito.

-Namjoon dobbiamo andarcene ora, come è la situazione?- si volta Jin con serietà continuando a trattenermi per la manica ed impedendomi di correre da Hoseok per mortificarmi di tutto quello che gli è successo.

-Non riesce a rimarginare velocemente i traumi, si deve cibare, per questo il metabolismo non collabora, è davvero molto debole- diagnostica stringendolo e sollevandolo da terra.

-Va bene allora torniamo al rifugio- riporta l'attenzione su di me.

-Deve bere del sangue? Lo faccio io, può bere il mio- concedo in fretta e furia il mio braccio sollevando la manica, ma mi copre annullando la mia azione.

-Dillo se vuoi morire, mi risparmieresti tutti questi inconvenienti, ti rompo la giugulare e il dissanguamento sarà imminente- intraprende il dialogo sarcasticamente per poi frugare nelle tasche e tirare fuori uno straccio lercio di olio-motore.

-Non mi ucciderà, Hoseok è cresciuto rispetto a due anni fa, io mi fido, lui si tratterrà- mi dimeno spostandomi inutilmente perché vengo tirata ancora una volta verso di lui.

-Per quanto ti possa sembrare responsabile e conscio di quello che fa non ti fidare mai di un vampiro denutrito. Mi dispiace ammetterlo, ma se ti avvicini ti salterà addosso e ti prosciugherà, deciderà di fermarsi quando è troppo tardi e allora sì che sarai fuori gioco...- striscia con vigore quel disgustoso pezzo di stoffa sulle mie guance provocandomi ustioni per quanta foga impiega -...stai ferma ho quasi fatto- afferra con l'indice e il pollice il mento girandolo a piacere.

Ora che lo osservo da vicino pure lui è esausto dallo scarso nutrimento, ma incredibilmente maturo, i tratti sono più marcati e i capelli ondulati ricadono sempre su quelle iridi rosee, la bocca è un grumo di colore e vividezza sul suo pallore.

-Ahia Jin, striscia meno forte e poi mi sta sporcando, che odore di olio bruciato, dai smettila- lo allontano dopo aver assaggiato quello schifo per sbaglio mentre parlavo.

-Ok perfetto, il tuo odore è nascosto e ti ho anche ripulita di quel cadavere laggiù- getta il lerciume ai suoi piedi.

-Non mi rintracceranno così?- domando raccogliendo lo sporco sul volto ed annusandolo curiosa, stesso identico profumo che aleggia nelle ferramenta.

-No, il tuo odore umano è deviato e confuso dall'olio bruciato. Namjoon, io e Youra andiamo avanti, tu ed Hoseok stateci dietro, ma non troppo se no inizia a fare il matto e mi tocca spezzargli altre ossa per renderlo innocuo. Andiamo- prende la mia mano e cammina veloce verso un paio di palazzi abbandonati e carbonizzati.

Lo sfondo è munito di copioni di edifici crollati e messi nei modi peggiori, ogni strada è uguale, con la sola differenza di più o meno calcinacci e lampioni abbattuti.

-Muoviti Youra, sei una preda facile, l'olio non ti fa sparire, ma li disorienta e basta, se si concentrano ci mettono un secondo ad arrivare- tira come un cavallo selvatico muovendo agilmente i piedi sul terreno instabile e disastrato.

-Sono nei dintorni?- guardo ai miei lati e in tutto il circondario terrorizzata di trovarmi una decina di altri vampiri simili a quello precedente.

-Non qua vicino, ma anche a qualche chilometro riescono a captarti...eccoci- si blocca controllando che gli altri due siano a buon passo e comincia a spingere un blocco di cemento grande come una macchina.

-Posso aiutar...- mi zittisco quando vedo il suo sguardo interrogativo.

Certo che non posso dargli una mano, a malapena riesco a spostare un detrito delle dimensioni di un gatto, figuriamoci qualcosa che è dieci volte me.

-Apprezzo la tua buona volontà, ma questo me lo chiederai semmai diventerai un vampiro- sorride riacquistando quell'ironia tipica persa da troppo.

Grazie alle sue fatiche si apre un varco e scendiamo fin a raggiungere la metropolitana sotterranea, che miracolosamente ha retto al crollo.

Namjoon con Hoseok sulle spalle ci raggiunge e richiude in fretta l'entrata.

Proseguiamo per un altro breve tratto di strada nella penombra o nel buio totale fino a che odo una serratura scattare e Jin che mi dice di fare attenzione alle scale.

Una volta arrivati nel nascondiglio un ronzio si impossessa dell'aria e siamo inondati di luce artificiale.

La stanza è molto simile ad un bunker in vecchio stile -Cazzo l'alimentatore e i led sono quasi saltati del tutto, Namjoon li hai lasciati accesi?- raccoglie alcune lucine scuotendole.

-No, si vede che sono andati- getta di peso Hoseok sul divanetto e si precipita verso il frigo -Questo non ci voleva Jin, ci servirà qualche sacca in più per rimetterlo in sesto e sono contate, non riusciremo a cibarci come si deve- osserva con smarrimento il sacchetto smunto dalle labbra del fratello che riacquista colore e lo scricchiolio delle ossa rimbomba mentre tornano al proprio posto.

-Ce la caveremo, troveremo una soluzione, intanto dobbiamo preoccuparci di lei- lo rassicura come solamente un fratello maggiore può fare e si avvicina a me con un pacchetto di snack alle patate dolci -Mangia qualcosa, devi mantenerti in forza-

-Quella più debole tra tutti non sono i qua dentro- lo accontento prendendo il cibo e va a sedersi su una sedia posta nell'angolo.

-Credo che Hoseok ti abbia già raccontato qualcosa di quello che sta accadendo, ma è bene che tu sappia cosa Tae voglia da te-

Mi fermo appena rompe il silenzio con questa frase.

-Eh sì, sei stata via per troppo tempo e hai perso la forza con cui proteggevi i tuoi pensieri- ghigna inumidendosi le labbra.



Come vi sembra? I prossimi capitoli dovrebbero essere tranquilli, hanno più o meno tutti questo calibro. Hoseok è messo davvero male e le scorte di sangue non sono sufficienti, che cosa escogiteranno? Nel prossimo "episodio" entrerà in scena un'altra figura, idee?
Alla prossima ^❤️^

тнє S҉тorιeѕ σf 7  ℣αмριяєѕ ❦втѕ❦ (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora