UN' ULTIMA COSA

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Mi sento come obbligata ad afferrargli la mano, infatti lo sono.

Ogni cellula del mio corpo esaudisce quelle pupille vampiresche che si dilatano e contraggono, circondate da microscintille fredde.

Lo seguo come desidera, ma la mente non è del tutto imprigionata in quel subdolo volere.

-Perché? Perché hai distrutto famiglie intere? Questa città, la vostra città. Guarda cosa hai combinato per uno stupido capriccio, sei forse un bambino?- mi pizzica lo sguardo.

-No, sono un uomo e poi non avrei mai permesso alle famiglie di soffrire, infatti ho rimediato a quello fatto- raggiungiamo le radici dell'albero e mi prende tutte e due le mani fissandomi, assumiamo la stessa ed identica posizione di quella passata sventura d'amore.

-Cosa significa?- domando più confusa rispetto all'inizio della conversazione.

-La città è sotto soggiogamento, in poche parole al di fuori dei confini tutti credono che Seoul sia ancora la solita metropoli caotica...- nota la mia perplessità accentuarsi -...vedi è come il rapporto che c'è tra questa sfera e l'esterno. Chi ha lasciato questo posto, semmai decidesse di tornare, vedrebbe la città un momento prima che piombasse nel caso, è un'illusione ottica. I miei servitori intercettano chi non ha subito il soggiogamento e rimediano rimandandolo a casa con una serenità mai provata prima. Loro vedono la vita...- indica intorno -...ma in realtà non c'è nulla di essa, solo neve e ruderi-

-Non puoi aver creato un controllo mentale così forte, nessuno di voi ne è capace-

-Con i giusti aiuti sì, per fortuna li ho trovati prima che venisse Jimin a rompermi le palle con le sue preoccupazioni- gira di lato l'espressione schifata.

-Taehyung ti vogliono bene. Sono passati secoli, perché non riesci a riappacificarti con loro?-

-Mi prendi in giro?...- aumenta la presa e sento le dita esplodere per la pressione -...loro non sono miei fratelli, hai sentito cosa ha detto Seokjin? Siamo solo legati dalla stessa maledizione, non saremo mai in buoni rapporti...e chi mi mette i bastoni tra le ruote...- lascia la frase alla mia interpretazione.

-Avete sofferto, vissuto e amato insieme, uno accanto all'altro. Ricominciate da capo, loro sono disposti, non ti vogliono perdere. Sono solo arrabbiati per quello accaduto. Tu sei loro fratello, non conta più il tempo o lo spazio, avete l'eternità e fino ad adesso l'avete gettata nell'odio. Fermati ora che sei ancora in tempo-

Lui mi guarda e sorride scuotendo la testa.

Sembra una dolcezza non vera, quegli occhi sembrano voler dire: "Hai ragione, sono ancora in tempo" e pare che le mie parole lo abbiano smosso verso un'altra direzione, ma poi ripiombo subito nella realtà.

-Io non credo, abbiamo superato il limite. Tu non li conosci, per loro sono un caso perso ormai, non c'è più tempo...propri per questo...- mi accarezza una guancia e si inginocchia tirando fuori un cofanetto.

Vorrei scappare a quella domanda, a quell'inevitabile gesto.

-...vuoi sposarmi? Ti prometto fedeltà e amore eterno, solo io e te. Se accetterai farò in modo che tutti tornino dalle proprie famiglie e anche i miei fratelli saranno liberi. Ovviamente noi fuggiremo in modo che non possano trovarci. Se tu sarai mia ogni cosa tornerà al suo posto- scuote il prezioso delle dimensioni di una noce.

Il mio sacrificio permetterebbe riparazione a tutto quello che, a causa mia, si è scatenato.

Jungkook e gli altri sarebbero rilasciati, ogni uomo tornerebbe dalla propria moglie, tra gli abbracci dei figli, ma io diventerei un vampiro, un mostro dalla dannazione dettata senza fine.

Questa è la mia occasione, non per spirito di privazione o autocommiserazione, ma perché è la cosa giusta, pronuncio la mia sentenza.

Parole a cui mai e poi mai avrei acconsentito.

-Sì, ti sposerò-

Il ragazzo con la gioia sbocciata in viso si alza e mi bacia.

Non posso sottrarmi e quella lingua ferisce ogni centimetro della mia bocca.

-Non sai quanto tu mi renda felice. Ho faticato così tanto, ma alla fine hai acconsentito, ora sei la ragazza che riconosco, devota e gentile- si stacca.

-Io lo farò, ma tu devi mantenere fede alle tue parole. Se non lo farai, non te lo perdonerò mai, ogni cosa al suo posto hai detto e così dovrà essere-

-Certo ogni cosa...eccetto noi due che saremo molto lontani- fa sfilare l'anello tra le dita, le quali vengono appesantite da quel diamante.

-Sarà una cerimonia degna di te, ho già preparato il tuo abito- confessa entusiasta credendo che sia felice del regalo.

-Ti ricordi la promessa fatta? Se mi fossi comportata bene...-

-Sì che la ricordo...- torna serio in un battito di ciglia -...lo potrai vedere, stasera-

-Solamente io e lui...- lo vedo sbuffare -...è l'ultima volta che posso vederlo Taehyung- acconsente titubante.

-Devi fare per me un'ultima cosa- afferra le mie spalle.

-Cosa vuoi? Ti ho già dato tutto quello che potevo, cos'altro vuoi?- domando incredula dopo l'ennesima richiesta.

-Io ti conosco abbastanza da sapere che farai la stupida anche durante le nozze, perciò non posso permettere che tu rovini l'opera ora che è prossima al suo compimento-

Affonda lo sguardo nel mio.

-Tae no no-nno ti prego- tiro le braccia verso di me per quello che posso, provo a non guardarlo, tanto che iniziano a sgorgare le lacrime precedentemente trattenute.

-Stai ferma, lo devo fare-

-No Tae smettila, non mi sogg...- la voce viene sedata da uno stato di totale trance, ogni mio pensiero addormentato e così anche la capacità di giudizio e ragione.

-Ora che mi stai a sentire senza controbattere voglio che tu faccia esattamente questo...- si avvicina confabulando le mie future mosse al nostro matrimonio.



Bene si terranno le nozze, ma cosa avrà mai detto Tae a Youra? E Jungkook come reagirà e i fratelli?
Ps. Scusate ancora del ritardo ahaha

тнє S҉тorιeѕ σf 7  ℣αмριяєѕ ❦втѕ❦ (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora