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Ero arrivata molto in anticipo, praticamente mezz'ora prima, avevo paura di non svegliarmi e così arrivai anche prima de previsto.

Decisi di guardare nei negozi che si trovavano alla metro di Osaka, non che ci fosse granché, o c'erano cose ad alto prezzo di marche firmate o c'erano tabacchini che vendevano biglietti, sigarette e portachiavi.

Avevo troppa ansia e il motivo non lo sapevo, mi ripetevo tra me e me che non dovevo accettare questa uscita, ma al contempo magari sapeva qualcosa sul l'organizzazione, però, erano tante le domande che mi ribombavano nella testa se fosse reale l'ipotesi, la prima come faceva ad avere quelle informazioni? Magari poteva anche essere uno di loro e voleva sapere se fossi veramente io o meno ad essere la figlia di Vermouth. O magari conosceva qualcuno che era un infiltrato, o magari non dimostra l'età che ha e ha preso l'antidoto per farlo sembrare più giovane. E se sulla scomparsa di Shinichi centrasse qualcosa con loro?

Mi girai e lo vidi difronte a me, mi spaventai leggermente e tornai alla realtà: "Ehi, Ciao." mi disse sempre con il suo atteggiamento. Accennai un sorriso e ricambiai il saluto: "Bene, emh.. - iniziai ad essere titubante e timida, non quella ragazza che vide difronte agli spogliatoi, e questa cosa non andava bene - dove andiamo? Dopo tutto tu mi hai invitato no?" dissi guardandolo. Cavolo, era ben più alto di me, quindi dovevo per forza inclinare la testa verso l'alto per vederlo negli occhi. Che imbarazzo: "Ci facciamo un giro e poi mangiamo qualcosa, ti va?" mi disse sorridendo. Io annuii e ricambiai il saluto: "Va bene allora fammi da guida." Gli dissi ridendo per poi incamminarci verso l'interno della metro.

La mattinata era andata molto bene, meglio di quanto mi aspettassi, parlammo del più e del meno, cose che in realtà io di lui già sapevo, come il suo amore per il suo "lavoro" da detective, la sua bravura per il kendo e ogni modo qualsiasi per dichiararsi a Kazuha. Ebbene sì, lui era davvero cotto, era talmente cotto che sul cellulare nelle note si era scritto tutti i luoghi più romantici per dichiararsi, alcune di quelle c'era affianco una X e gli domandai il motivo e lui mi rispose: "Perché Shinichi ha dato il suo primo bacio proprio lì, voglio che il luogo di me e Kazuha sia solo mio e suo." Shinichi? Interessante. Allora non era morto: "Chi è Shinichi?" dissi e lui si pietrificò. Ho fatto bingo.

Allora c'era un motivo da detective per portarmi qui, e dalla sua espressione si direbbe che Shinichi centrasse realmente, lui rise nervosamente e si grattò la testa guardando verso l'alto: "Ahh nessuno di importante." mi disse. Decisi di indagare più a fondo: "So che è scomparso dalla circolazione da un bel po' di tempo. Tu ne sai qualcosa?" Mi guarda impanicato, non sapeva come rispondere: "Ecco, diciamo che è andato all'estero a risolvere casi difficili." mi disse ancora, sospirai per il momento rassegnata, magari in un altro momento avrei potuto parlargli di ciò: "Ehi vuoi il gelato?" mi chiese poi, per cambiare discorso. Annuii e poi mi fermai davanti alla gelateria: "Che gusti vuoi? Li prendo io per entrambi." Dissi mentre tiravo fuori i soldi, prima che lui mi fermasse: "Come minimo te lo offro io, dopo tutto ti ho invitato io" disse ridendo, per poi tirare fuori i soldi e porgermeli: " Io fragola e yogurt - disse - intanto faccio una chiamata." Io annuì e andai a fare la fila per il gelato.

"Ti conosce Shin."
"Dici che sa anche della mia vera identità?"
"Improbabile in più non credo che faccia parte dell'organizzazione."
"Cosa te lo fa pensare Heiji?"
"Lo so e basta. Ti richiamo più tardi."

Autrice.
scusate la mia assenza ahaha. Ma con le videolezioni, compiti, e tanto altro non sono riuscita a stare dietro alla storia.
Rimedierò promesso.
L

"La figlia di Vermouth" - DCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora