16.

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Guardai nel luogo dove ho sentii la voce che ordinò a Vermouth di mettere al proprio posto la pistola, poi la luce che viene dalla grande ed ampia finestra illumina la persona e non credetti ai miei occhi.

Jodie teneva la pistola con due mani, fissa verso Vermouth che si alzò dal mio letto con le mani alzate, Vermouth le dava le spalle mentre guardavo Jodie, e dal suo sguardo non capivo se era impaurita, o arrabbiata, o non so altro:"Sei circondata Vermouth. Arrenditi." Vermouh, purtroppo, è troppo furba per essere presa, sicuramente aveva preparato un piano di riserva, ad un certo punto, non troppo lontano dalla mia stanza, si sente una esplosione, mi girai di scatto per poi sentire una fitta allo atomaco, ed ogni volta mi definivo una stupida.

Guardai Vermouth e Jodie mentre nell'ospedale esplodeva il caos, infatti Jodie accostò leggermente la porta mentre vedeva tutti nel caos.


Heiji e gli altri erano ormai usciti, ma sentendo l'esplosione, i due detective si guardarono per poi guardare le ragazze: "Kazuha, Ran allontanatevi immediatamente dall'ospedale, chiamate la polizia." I due ragazzi stavano per entrare ma Ran ferma il ragazzo con gli occhiali: "Conan tu non ci vai, è troppo pericoloso." Gli ordinò, Heiji intanto si era fermato mentre si avvicina a Ran con agitazione: "Sh-Conan tu rimani qui okay?" gli disse Heiji, il ragazzino era molto confuso, voleva aiutare infatti, si agitò sulle braccia di Ran e cadette a terra: "Io non ti mando li dentro da solo! Metti che ci sono altre bombe Heiji! Anche se riesci a portarla fuori dalla stanza, ma chi sono altre bombe rimarrete secchi entrambi." detto questo poi guardò Ran: "Mi dispiace Ran, non ne vale solo la vita di Maria ma anche centinaia di persone. In caso, portate i malati al sicuro va bene? Tornerò presto." Conan iniziò a correre mentre dal suo zaino fa uscire lo skeatboard per poi buttarlo a terra e salirci sopra: "Ascolta, io vado a far evacuare l'edificio e cercare le bombe, tu porta Maria in salvo, sicuramente c'è lo zampino dell'organizzazione." Heiji annuisce e prima che entrambi prendano i corridoi opposti Heiji gli parlo: "Buona fortuna Shinichi." Quest'ultimo sorrise e partì.


Heiji nel mentre correva, per cercare la mia stanza, io assistivo ad un confronto tra Jodie e Vermouth. Sapevo che cosa aveva fatto lei a Jodie 20 anni fa, e a me dispiaceva tantissimo, quindi immagino per lei sia ancora un trauma, non solo vederla, ma anche rivederla nello stesso identico modo per colpa dell'aptx 4869, Jodie era una di quelle agenti che non sapeva dell'apotoxina, ed era meglio così sinceramente, tutti meno sapevano e meglio era. Ad un certo punno fu Heiji ad entrare nella stanza e guardare entrambe: "Portala via di qui, per favore." Heiji si avvicinò al mio letto mentre Vermouth prese la pistola e la punta per istinto verso Heiji mentre Jodie saldò la presa della sua di pistola: "Non ti conviene Vermouth."

Una pallottola derivante dall'esterno, non solo ruppe la finestra, ma sfiorò la gamba di Vermouth. Questo non è stato un errore di mira, era proprio lui. Vermouth si guardò prima la gamba e poi la finestra, ormai con il vetro frantumato a terra, Heiji mi prese in braccio, ma entrambi non eravamo nelle condizioni migliori, il suo braccio sinistro troppo debole per reggermi, e il mio corpo, pieno di dolori per reggersi a sua volta in piedi. Così decisi di mettere un braccio attorno al suo collo, e di camminare, alla prima sedia a rotelle che avremmo visto, l'avremmo presa. Vermouth ormai era alle strette e si avvicinò alla finestra.

Prima che io ed Heiji uscimmo dalla stanza, lei si buttò dalla finestra. Sgranai gli occhi: "Nooo!" un istante dopo un elicottero nero, guidato da Chianti e Korn, sale sopra salvandola. Non so se ero sollevata o arrabbiata, Heiji mi svegliò dai miei pensieri: "andiamo Mary.." lo guardai e annuii rispondendogli di sì, Jodie uscì insieme a noi aiutandoci.

All'uscita incontrammo anche Conan, Ran e Kazuha che erano fuori dall'edificio, però assieme a loro c'era anche qualcun'altro, era di spalle che stava parlando con Ran, dalla sua voce era molto sorpesa di vederlo, magari era un suo amico, fu Conan a notarmi:" Maria!" corse verso di me e io gli sorrisi: "Ciao Conan."

Il ragazzo si girò e sorrise aiutandomi: "Non è un modo molto consolo per conoscersi non crede?" il ragazzo ridacchiò e si presentò: "Piacere, Tooru Amuro."

"La figlia di Vermouth" - DCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora