Mi svegliai e la prima cosa che vidi era il cielo di un azzurro.. era così chiaro.. era un azzurro cristallino, a quanto pare era mattina, saranno state le sette e trenta, poco dopo notai l'interfacciata di un edificio, e mi accorsi che mi trovavo in un ospedale. Come ci ero finita in ospedale? Finalmente guardai la mia stanza e mi alzai leggermente sentendo una fitta allo stomaco indescrivibile, peggio di quel periodo del mese.
Mi guardai piena di fili e con una benda sullo stomaco, capii che dovevo starmene bella e tranquilla, guardai la stanza: era davvero di un colore grigiastro che rendeva tutto molto triste. E poi notai Heiji che dormiva appoggiato alla fine del letto, non poco più in là c'erano anche Kazuha, Ran e Conan che si erano appena alzati vedendomi sveglia, la prima persona che iniziò a parlarmi è stata Kazuha: "Vedo che stai meglio." Mi sorrise dolcemente ed io annuii. Mi guardai ancora intorno osservando la stanza: come ho notato precedentemente era di un colore grigio scuro, notai anche che nella stanza c'erano altri tre letti vuoti, uno difronte a me, uno al mio fianco e un'altro difronte ad esso.
Inquadrai di nuovo i ragazzi in piedi alla mia destra: "Che cosa è successo?" chiesi, per sapere la scusa che dovevo usare, fu il piccolo Conan a rispondere: "Quando ti sei allontanata, dei rapinatori ti hanno presa e ti hanno portata al porto, io e Heiji ti abbiamo portata lontano dividendoci, Heiji ti aveva portato in un luogo sicuro, però alla fine durante la vostra fuga presero Heiji sulla spalla e a te allo stomaco. Per fortuna sono riuscito a chiamare in tempo la polizia e l'ambulanza." Io annui e guardai Heiji che dormiva ancora, era seduto su una sedia, con una coperta che lo copriva dal freddo mentre teneva la testa appoggiata sulle sue braccia incrociate, che a sua volta erano appoggiate sul fondo del mio letto.
Ricordo perfettamente cosa successe realmente: Vermouth puntò la pistola verso Heiji, lei sapeva perfettamente che io l'avrei coperto dal colpo. Sicuramente si sarà già intrufolata nell'ospedale, con la scusante che lei è la mia madre biologica, non solo aveva ben in chiaro i miei sintomi ma sapeva perfettamente il numero della mia stanza. Poi guardai Heiji perdendo lo sguardo verso il vuoto, avevo rovinato tutto. Non solo la mia copertura, quindi significava, di non avere più una vita normale, di cambiare città, di non andare più a scuola. Sento già la ramanzina che mi farà Akai, quando verrà a prendermi.
I miei tristi pensieri sono stati disturbati dal risveglio del ragazzo dalla pelle olivastra che alzò la testa strofinandosi gli occhi dal sonno, io, le ragazze e il ragazzino con gli occhiali iniziammo a ridere:" sei proprio buffo Heiji" disse Kazuha continuando a ridere, lui diventò ancora più buffo perchè mentre iniziò a litigare con Kazuha, aveva ancora la voce impastata dal sonno, quindi parlava in modo strano, infatti lei non gli nascondeva una risata, ad un certo punto, per colpa delle troppe risate sentii una fitta allo stomaco e per istinto poggiai una mano su essa, i ragazzi pian piano smisero di ridere e mi guardarono, fu Heiji a parlare:"tutto okay?" io annuii e guardai in basso, pensando che ho messo in pericolo la sua vita. Dannata me.
Entrò il dottore nella mia stanza e prima di guardarmi, squadrò in modo strano Conan, io guardai il ragazzino e il dottore iniziò a parlare: "Vi ringrazio per la permanenza, ma ora è meglio che usciate, l'orario di visita inizierà alle 18:00." disse, Heiji si alzò e mi diede un bacio sulla tempia e mi sorrise:"Riprenditi, va bene?" annuii ancora senza parlargli e loro uscirono dalla stanza, dopo che varcarono la porta e si allontanarono dalla stanza, il dottore mi puntò una pistola e si tolse la maschera. Io ovviamente inizialmente rimasi sorpresa, ma poi sorrisi:"pensavo ci avresti messo più tempo Vermouth" lei ridacchiò e si sedette sul mio letto facendo toccare la pistola alla mia testa:"mi sottovaluti tesoro." prima che lei premesse il grilletto, qualcuno varcò la porta
"Posa la pistola Vermouth."
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"La figlia di Vermouth" - DC
Mystery / ThrillerMaria Mieko Murakami. Figlia di Vermouth che adesso, nonostante la sua tenera età, è un'agente dell'FBI, e dopo tanto tempo, riuscì a convincere tutti a farla uscire dal suo nido e a prendere il volo verso il mondo esterno. Farà amicizie. Litigherà...